Un volume denso di contributi che tocca diversi interessanti argomenti.
Ordine e progresso?, di J
Pochi mesi dopo l’elezione di Jair Bolsonaro, uno dei più grandi reporter americani, nonché uno dei massimi esperti di America Latina, prova a rispondere alla domanda di tutto il mondo: come è stato possibile? Il racconto illuminante di un paese che credevamo diverso.
Funk, orgoglio e pregiudizio, di Alberto Riva
Volgari, esagerate, sguaiate. Ma anche pionieristiche, liberatorie, femministe. Le funkeiras rovesciano il paradigma della società patriarcale, che vuole un corpo femminile scultoreo e perfetto, e si oppongono allo stereotipo della bellezza bianca e borghese.
Prima serata, di Alex Cuadros
Per decenni, la programmazione di Rede Globo ha scandito la routine serale brasiliana: telegiornale, poi telenovela e partita di calcio. Il gruppo mediatico è un’istituzione di potere. Se la sua influenza diretta sulla politica è in declino, quella sulla società, grazie alle telenovelas rimane formidabile.
Il tempio è denaro, di Anna Virginia Balloussier
In Brasile è boom di conversioni al movimento neopentecostale e in particolare alla Chiesa universale del regno di Dio che predica la teologia della prosperità: paga e abbi fede.
Apologia della frammentazione, di
Come definire l’indefinibile? Come mettere un’etichetta sola a un paese in cui convivono talmente tante sfaccettature da sembrare schizofrenico?
La strada, di Stephanie Nolen
L’autostrada BR-163 attraversa il Brasile e le sue ambizioni contrastanti: diventare una potenza economica di punta e preservare l’Amazzonia contro il cambiamento climatico. Stephanie Nolen ha viaggiato per duemila chilometri scoprendo un ventaglio di modi – spesso controintuitivi – con cui la foresta potrebbe mettere tutti d’accordo.
Carnevale di lotta e di governo, di
Dopo decenni di sottomissione, le scuole di samba si misurano su tematiche sociopolitiche al centro del dibattito contemporaneo.
La guerra, di Bruno Paes Manso, Camila Nunes Dias
Due fazioni si contendono il mercato della droga, il controllo delle carceri e delle favelas in uno scontro a tutto campo per il dominio del Brasile.
C’è posta per la favela, di
Un tempo le strade di Rocinha non avevano indirizzo, finché Eliane Ramos non ha disegnato la prima cartina del quartiere, che ha utilizzato per la sua startup di posta. Una storia di successo dalla favela.
Sul fiume ero un re, di
La costruzione di una diga ha obbligato le persone che vivevano felicemente sulle rive del fiume Xingu a trasferirsi nella periferia di Altamira, la città più violenta del Brasile. Ora vivono in mezzo a continue sparatorie e al riparo di finestre munite di sbarre, costretti a comprarsi da mangiare con soldi che non hanno mai avuto, e di cui non hanno mai sentito il bisogno.
Fotografia
Le foto di questo numero sono del fotoreporter brasiliano André Liohn. Nel 2011 André Liohn è stato il primo fotografo latino-americano a ricevere la Robert Capa gold medal e a essere nominato per il Prix Bayeux Calvados-Normandie per l’impegno documentaristico durante la Seconda guerra civile libica. Suo mentore è stato il fotografo ceco Antonín Kratochvíl.