Ciao iCrewer! Ti capita mai di fermarti a pensare in quale lingua sia stato originariamente scritto il libro che stai leggendo? Se sono romanzi italiani, allora nessun problema, ma se sono volumi in traduzione, ti sei mai chiesto com’è la versione in lingua originale?
Magari ti starai chiedendo qual’è la differenza, perché dovresti preferire libri in inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo (solo per citare alcune lingue) alla loro traduzione in italiano.
Anche io mi sono fatta più volte la stessa domanda, non riuscendo a comprendere il motivo dietro un’azione del genere. Dopotutto, amo l’italiano, la sua ricchezza, la sua storia, le sue mille sfumature di significato; approcciarmi a un altro idioma con lo stesso trasporto mi sembrava impossibile. Finché non è accaduto: il volume che volevo leggere – secondo di una serie, tra l’altro – non era stato tradotto. Che fare? Cambiare? No, perché quel poco che avevo capito dalla trama inglese mi sembrava molto intrigante. Quindi mi sono armata di dizionario e mi sono lanciata all’avventura.
Non ti nascondo che, rileggendo la stessa opera (e visto che continuiamo a menzionarla, ora ti dico anche il titolo: Goddess of Spring di P. C. Cast), mi sono resa conto di non aver capito molto la prima volta, ma si sa, la pratica rende perfetti.
Perchè leggere libri in lingua originale?
Beh, lanciarsi in questa impresa può avere svariati benefici.
Prima di tutto, se sei uno studente (superiore o universitario che sia) o se ti interessano gli idiomi stranieri, leggere in lingua originale può aiutare a prendere confidenza con la tua lingua target, oltre che a imparare nuovi vocaboli (e i vocaboli salvano la vita!).
Se ti è già stato suggerito, ma non ci hai mai creduto, porto la mia testimonianza a favore. Sono la prima a dire che studiare un qualcosa tra i banchi di scuola non sempre genera amore, ma se lo si vede come un modo per avere accesso a più libri da leggere, secondo me acquista tutto un altro fascino.
Ad esempio, non mi è mai piaciuto troppo l’inglese: ero bravina, ma non riuscivo proprio a raccapezzarmi con la pronuncia (ancora oggi praticamente gioco al lotto quando devo dire o leggere ad alta voce qualche parola che non ho mai sentito). Però poi, quando ho ingranato, mi sono dimenticata tutti i motivi che me lo facevano trovare spiacevole.
In più, come se una maggiore varietà di titoli non fosse sufficiente, mi sono ritrovata ad aver imparato moltissime parole nuove! Cosa che, studiando per la verifica o il test ho sempre faticato a portare a temine.
Più scelta
L’ho già detto più volte ma, davvero, quando riesci a prendere confidenza con un’altra lingua quel tanto che basta per poterti barcamenare nella scelta della lettura, senza cadere vittima dei libri “per principianti”, cambia tutto.
È come se ti trovassi davanti ad una porta immensa, i cui battenti, pian piano, si schiudono lasciandoti dapprima intravvedere, e poi ammirare nella loro maestosità, opere di cui fino a quel momento non eri a conoscenza. Volumi che mai avresti pensato di poter leggere. Titoli che avevi già scartato a prescindere dalla tua lista di lettura, perché non tradotti.
Una sensazione esaltante, davvero. Soprattutto se, come me, ti appassionano generi che sono più a proprio agio in altre culture, come il fantasy (moltissimo è anglosassone, per quanto ce ne sia anche italiano), lo steampunk, o i grandi romanzi russi dell’Ottocento (quello che troviamo in libreria non è che la punta dell’iceberg).
Come rompere il ghiaccio? Mi permetto di suggerirti di iniziare con un romanzo recente, con una trama che ti affascini, magari meglio se non troppo lungo. Però non dobbiamo dimenticare che ai libri piace essere imprevedibili e, quindi, a far scoccare la scintilla potrebbe benissimo essere un tomo di mille pagine del ‘600. Sta tutto nel provare e nel non perdersi d’animo.
Accesso diretto al cuore dell’autore
Forse te ne sarai già accorto, ma quando leggiamo le parole dell’autore senza passare per traduzione, che per quanto ben fatta possa essere è comunque un filtro, esse acquistano tutto un altro sapore.
C’è poco da fare: se uno scrittore sceglie di presentare una storia in un certo modo, una ragione c’è di sicuro. Sia per l’uso di artifici retorici, sia perché ogni parola è utilizzata per uno motivo specifico, nella versione in lingua originale ci si sente presi per mano e accompagnati in un mondo magico dal suo stesso inventore.
Quindi, in generale, quello che posso dirti è: se hai la possibilità di leggere in lingua originale, prova! Magari la prima, la seconda e anche la terza volta non sarà facile e non avrà proprio tutte le proprietà rilassanti di solito associate della lettura, ma alla lunga, verrai sicuramente ampiamente ripagato!