Ecco per te, caro Icrewer, le proposte di marzo della casa editrice DeA Planeta.
Iniziamo con Il figlio dell’italiano di Rafel Nadal, tra saga familiare e grande storia, una vicenda romantica e struggente sui temi dell’identità e dell’amore in uscita il 10 marzo 2020.
L’autore con questo romanzo ha vinto il Ramon Llull, il più prestigioso premio dedicato alla letteratura catalana. In Spagna ha venduto 50.000 copie in pochi mesi.
Tutti evitano la casa di Mateu della Mina, la più misera del paesino catalano di Caldes de Malavella. E anche Mateu, se potesse, farebbe lo stesso. Figlio di un boscaiolo e di una lavandaia, è tutto il contrario della sua numerosa famiglia: laddove genitori e fratelli sono irruenti e litigiosi, lui è introverso e riflessivo, e alla loro scarsa voglia di lavorare oppone un’indole seria, rispettosa e determinata. Mateu, si mormora in paese, è “il figlio dell’italiano”, un soldato sopravvissuto al naufragio della corazzata Roma, bombardata dai nazisti dopo l’armistizio del 1943. Del forestiero si ricordano solo i modi gentili, il bell’aspetto e le canzoni napoletane che amava fischiettare. È alla morte della madre, a sessant’anni quasi compiuti, che Mateu decide di chiarire il mistero delle proprie origini: intraprende così un viaggio attraverso Spagna e Italia, alla scoperta di un amore proibito e di ricordi a lungo rimossi. A tornare alla luce saranno, oltre alla sua, le storie delle centinaia di marinai italiani scampati al bombardamento della Roma e delle famiglie catalane che offrirono loro rifugio. Le vicende di Ciro, Santo, Ovilio, Gavino e del Poeta si intrecciano così a quelle di Joana che amava i fiori, di Pere di casa Rabassa, padre fuggitivo della piccola Carme, di Quimeta di Vidreres, la “fidanzata catalana”, e di Manela dell’Ideal, indomita figura di vedova capace di ribellarsi alla violenza della Storia. Nel ricostruire un episodio – poco noto ma dall’alto valore simbolico – della Seconda guerra mondiale, Rafel Nadal compone un romanzo corale che intreccia ricostruzione biografica e invenzione romanzesca in un affresco epico e intimo allo stesso tempo.
E ancora I Sognatori di Karen Thompson WALKER, in uscita il 17 marzo: un romanzo sinfonico in bilico tra storia d’amore, fine del mondo e meditazione sul senso della vita.
Il romanzo d’esordio di questa autrice, L’età dei miracoli, è stato un bestseller internazionale pubblicato in 27 paesi. Questo è il suo secondo romanzo.
Silenzio, come quando nevica. Una pace gelida, totale, a intorpidire le membra. E poi sogni, profondi quanto oceani, uno dopo l’altro, sogni senza tregua.
È ciò a cui va incontro chiunque si ammali del misterioso “virus di Santa Lora”, dal nome della cittadina in cui tutto ha inizio.
È una tersa notte di inizio autunno quando una studentessa del college del piccolo centro californiano lascia una festa, va a dormire e non si sveglia più. Pochi giorni dopo è il turno di un’altra ragazza. Sebbene le autorità si affrettino a mettere il college in quarantena, il contagio si diffonde, dapprima tra i residenti del dormitorio e presto anche all’esterno. Di casa in casa, di famiglia in famiglia, di sogno in sogno, Santa Lora soccombe alla misteriosa epidemia. Ma dietro lo schermo di quei corpi immobili, nei recessi di quelle coscienze solo apparentemente sopite, un turbinio instancabile di visioni, falsi ricordi, mezzi presagi – ora indecifrabili, ora più lampanti della realtà stessa – rimescola e sconvolge i destini di tutti.
Straordinario romanzo corale sui temi dell’amore, del tempo e del senso della vita, I sognatori scava a fondo nei personaggi e nelle dinamiche di una comunità in pericolo per disegnare una mappa precisa delle nostre paure, dei nostri infinitesimali trionfi e della nostra irrimediabile vulnerabilità.
Un’altra proposta è Nàccheras, romanzo d’esordio di Ilenia ZEDDA, in uscita il 24 marzo.
Caterina ha quattordici anni e a Sant’Antioco, paese senza tempo e dimenticato da Dio, tutti la conoscono come “la nipote della strega”. Sua nonna infatti è un Maestro di bisso, l’ultima a tenere viva l’antica tradizione della tessitura di questa seta che cresce sui fondali marini, all’interno di un’enorme conchiglia. Non un artigianato; piuttosto un’arte, un rito, qualcosa di sacro e misterioso. E la ragazza è stata scelta per raccoglierne l’eredità, diventando a sua volta Maestro. È figlia del mare, e in mare si esercita per ore, sotto gli occhi innamorati e timidi di Francesco, uno scapestrato che vorrebbe diventare uomo ma non sa ancora come farlo. Insieme si troveranno a prendere una difficile decisione, quando tra gli scogli emergerà un cadavere…
Buona lettura!