Un nuovo regency per la Words edizioni, si tratta de Le api di Waterloo di Giulia De Martin. Un libro che ti porterà in giro per l’Europa falcidiata dalla guerra e poi di nuovo a casa.
Chissà perchè Giulia De Martin ha deciso proprio di metterci le api in questo titolo? Questo, mio caro iCrewer, non te lo posso proprio dire, ti dirò che questo animaletto è uno dei protagonisti de Le api di Waterloo.
E poi mi chiedo, perchè mai ste api sono proprio quelle di Waterloo? Lo so che stai pensando alla battaglia a cui presero parte Napoleone Bonaparte e gli eserciti britannico-olandese-tedesco del Duca di Wellington. Ci saranno state delle api anche in quella volta? Nemmeno questo posso dirti.
Phèdre, protagonista di questo romanzo, è una giovane ragazza con cui viviamo alcuni momenti della sua vita. Giovane un po’ sopra le righe, non ama la mondanità e l’omologarsi all’alta società di cui fa parte.
Secondogenita di un nobile e orfana di madre, secondo il protocollo deve attenere che si sposi la sorella Charlotte per poter avere qualche possibilità di trovare marito. Phèdre è un personaggio complesso, che muta a livello psicologico in quanto sono diversi e di grande portata gli eventi che si mettono sulla sua strada. Sicuramente una ragazza con la testa sulle spalle, che non si lascia abbattere dallo sconforto nemmeno nel momento più tragico della sua vita. Sempre pronta ad avere l’ultima parola, sia che si tratti di discutere che di chiacchierare in modo amichevole con chiunque:
«Se continuate a parlare di me in modo tanto irrispettoso, mi vedrò costretta a spingervi accidentalmente in questa meravigliosa vasca e a farvi cacciare da casa mia zuppo come un anatroccolo»
Non è solo lei il protagonista del romanzo di Giulia De Martin, infatti troviamo due uomini che possiamo definire coprotagonisti un quanto si contendono buona parte del testo. Due personaggi molto differenti tra loro ma legati da un filo indissolubile. Uno è Richard Hale, rampollo di buona famiglia, che risulta da subito inquadrato nel suo ruolo. L’altro è Edward Hale, marchese dagli occhi di ghiaccio, con una forte personalità, che entra nella vita di Phedre senza chiedere il permesso, così com’è nel suo carattere. Sicuramente un personaggio intrigante e interessante.
Ambienti e personaggi de Le api di Waterloo
Come dicevo all’inizio sono diversi gli ambienti che fanno da sfondo a questo regency, sia che si tratti di ville suntuose che se stai leggendo di battaglie o miniere. Le descrizioni sono curate e portano l’attenzione alla visione generale dei luoghi, prima che al particolare.
I personaggi che fanno da contorno a questo romanzo sono diversi e hanno tutti delle caratteristiche necessarie per rendere la storia interessante, così passiamo dall’amicizia di Phedre con Noha, alla marchesa di Hale fino ad arrivare alla dama di compagnia e all’amata Charlotte.
Tanti personaggi, forse troppi? Non saprei dirtelo. Sicuramente per qualcuno di loro si potrebbero aprire le pagine di un nuovo libro.
Giulia de Martin è laureata sia in letteratura inglese che in giornalismo. Ha vissuto in Irlanda e oggi ha trovato la sua occupazione nel mondo del digitale, ma non ha abbandonato la sua passione per i classici e la loro bellezza. Vive fra le Dolomiti alternando web e carta stampata, lavorando come modella e viaggiando per l’Europa. Il romanzo storico è per Giulia il mezzo per trattare temi attuali e riflessioni profonde; i suoi personaggi sono donne forti e determinate che combattono per mantenere la loro posizione e felicità, in questo rispecchiano le giovani di oggi, sognatrici e pragmatiche. Il suo romanzo d’esordio, Come la pioggia e la Scozia, ha vinto i Watty’s per la categoria narrativa storica nel 2019, prima di essere pubblicato da Words Edizioni. Il romanzo è stato per mesi tra i Bestseller Amazon. Le Api di Waterloo ha vinto i Watty’s 2020 sempre nella categoria storici.