Ieri, 31 maggio 2020, dalla sua pagina Facebook Christo and Jeanne-Claude Official e dal suo sito ufficiale christojeannecloude.com, è stata data la triste della scomparsa de
L’artista 84enne Christo Vladimirov Javacheff, morto a New York per cause naturali.
Se hai visitato il Lago d’Iseo tra il 2014 e il 2016, anni in cui l’opera è stata installata, avrai sicuramente visto The Floating Piers, installata nel 2016, consistente in una rete di pontili galleggianti su cui era possibile passeggiare, e attraversare parte del lago d’Iseo tra Sulzano, Montisola e l’Isola di San Paolo. L’artista commentò così il suo lavoro “l’opera è aperta, bisogna sentirla. È questo il significato. E qual è il significato di una sensazione? Voi dovete scoprirlo, non è un problema mio, ogni interpretazione è legittima”.
Nel comunicato si legge quanto segue:
“DICHIARAZIONE SU CHRISTO
31 maggio 2020
L’ artista Christo Vladimirov Javacheff, noto come Christo, è morto oggi per cause naturali, il 31 maggio 2020, nella sua casa a New York City. Aveva 84 anni.”
La dichiarazione continua: “Ha vissuto al massimo la sua vita, non solo sognando ciò che sembrava impossibile ma realizzandolo. Le opere d’arte di Christo e Jeanne-Claude hanno riunito le persone nelle esperienze condivise in tutto il mondo, e il loro lavoro continua a vivere nei nostri cuori e nei nostri ricordi.
Hanno sempre chiarito che le loro opere in corso sarebbero continuate dopo la loro morte. Per i desideri di Christo, “L’Arc de Trionfo, avvolto” a Parigi, Francia, è ancora prevista per il 18 settembre-3 ottobre 2021.“
Si legge poi una piccola biografia dell’artista e una lista dei suoi lavori: “Nacque il 13 giugno 1935 a Gabrovo, Bulgaria. Lasciò la Bulgaria nel 1957, prima a Praga, in Cecoslovacchia e poi fuggì a Vienna, Austria, poi si trasferì a Ginevra, Svizzera. Nel 1958, andò a Parigi, dove incontrò Jeanne-Claude Denat de Guillebon, non solo sua moglie, ma anche compagno di vita nella creazione di opere d’arte ambientali monumentali. Jeanne-Claude morì il 18 novembre 2009. L’artista ha vissuto a New York per 56 anni.
Dai primi oggetti avvolti ai monumentali progetti all’aperto, l’opera di Christo e Jeanne-Claude trascese i confini tradizionali della pittura, della scultura e dell’architettura. Alcuni dei loro lavori includevano Wrapped Coast, Little Bay a Sydney, Australia (1968-69), Valley Curtain Colorado (1970-72), Running Fence in California (1972-76), Isole Surrounded a Miami (1980-83), The Pont Neuf Wrapp a Parigi (1975-85), Gli ombrelloni in Giappone e California (1984-91), avvolto Reichstag a Berlino (1972-95), The Gates nel parco di New York (1979-2005), The Floating Piers al Lago d’Iseo (2014-16). ), e The London Mastaba sul lago Serpentine di Londra (2016-18)
L’opera d’arte temporanea di Christo a Parigi, in Francia, intitolata L’Arc de Trionphe, Wrapped (Progetto per Parigi, Place de l’Étoile), come detto, è prevista per il 18 settembre-3 ottobre 2021. Inoltre, La grande mostra al Centre Georges Pompidou potrà essere visitata dal 1 luglio al 19 ottobre 2020.
La dichiarazione termina con una citazione:
In una lettera del 1958 Christo scrisse: ” La bellezza, la scienza e l’arte trionfo sempre. ” Teniamo da vicino queste parole oggi.”
All’artista e alle sue opere sono stati dedicati molti libri:
Christo and Jeanne-Claude. Barrels and The Mastaba 1958-2018 di Paul Goldberger
Christo and Jeanne-Claude: Remembering the Running Fence di Brian o’Dorothy
Per citarne alcuni e ultimo in ordine di pubblicazione è Trasformazioni, l’arte di nascosta di Christo e Janne Cloude di Zornitza Kratchmarova edito Morellini disponibile dal 1 aprile 2020.
Una grande perdita per il mondo dell’arte ma come ha sempre sostenuto l’artista: Il suo lavoro vivrà anche dopo la sua morte.