La simmetria dei desideri è forse un romanzo troppo recente per essere definito classico, ma, per quanto mi riguarda, ha tutte le carte in regola per esserlo o, per lo meno, per entrare a far parte di questa grande famiglia al più presto.
È un romanzo straordinario, datato 2010, che è già diventato un bestsellers; uno dei più belli che io abbia letto nella mia carriera da lettore. Del resto l’autore, Eshkol Nevo, è uno dei talenti letterari più importanti del panorama contemporaneo. Per dirla tutta, il film con cui Nanni Moretti sarà in concorso al prossimo Festival di Cannes è tratto dal suo romanzo Tre piani.
La simmetria dei desideri è uscito in Italia nella collana Beat di Neri Pozza e vanta già diverse edizioni.
La simmetria dei desideri: gli amici, il calcio e i sogni
Per quale motivo ho scelto questo libro da inserire come protagonista all’interno di questo nuovo articolo dedicato ai classici?
Il motivo principale è per la sua bellezza. Per quanto mi è piaciuto. La simmetria dei desideri ha un posto di tutto rispetto all’interno della mia libreria. Se può interessarti un retroscena personale, amico lettore, è stato uno dei libri che mi hanno regalato quando sono andato a vivere da solo. Ricordo che avevo invitato a cena una parente e lei si era presentata con questo libro. Regalo apprezzatissimo.
Il secondo motivo, quello che invece si sposa al format di questa rubrica, è che penso sia il titolo giusto per questa settimana, visto che venerdì inizieranno gli Europei di calcio. A Roma, con la partita inaugurale che vedrà impegnata la nostra nazionale contro la Turchia.
L’incipit de La simmetria dei desideri, infatti, abbraccia il mondo del calcio in un modo straordinario. L’idea con cui l’autore da il via a tutto il suo romanzo è a mio avviso incredibile: quattro amici neanche trentenni si trovano per guardare la finale dei mondiali di Francia 98. Siamo a Tel Aviv e ognuno di loro ha una storia diversa alle spalle.
Decidono di scrivere su un foglietto le aspettative per il loro futuro, delimitando l’arco di tempo in cui realizzarle nei quattro anni che passano tra un mondiale di calcio e l’altro. Entro i prossimi mondiali vorrei… trovo sia bellissimo!
In questa scena iniziale ci vedo tutto l’universo di noi uomini. Innanzi tutto la partita di calcio come occasione per vedersi, per trovarsi e per dar libero sfogo alle chiacchere e ai racconti di quello che stiamo vivendo, in seconda battuta il tempo scandito dai grandi eventi sportivi.
Il mondiale di calcio è l’evento per antonomasia più importante e, come detto, si svolge ogni quattro anni.
Quante volte con i miei amici abbiamo detto… dai, ai prossimi mondiali sarai sposato… avrai un figlio… chissà che lavoro farai… Il bello è che ci si vede per la partita e poi nascono serate o conversazioni che sfiorano la filosofia e la risoluzione dei problemi del pianeta.
Sia inteso, ne La simmetria dei desideri il calcio è solo l’argomento di fondo che unisce i quattro giovani, non viene mai approfondito e non se ne parla quasi mai.
La storia è raccontata in prima persona da uno dei quattro amici, che è anche quello in cui più mi riconosco.
I temi trattati sono quelli della vita che evolve nei ragazzi che affrontano il grande passo di diventare uomini e genitori. Gli amori che segnano il carattere e le aspettative, il conflitto con le generazioni precedenti, i successi professionali, le disgrazie in famiglia, i viaggi che aprono le porte a nuove idee…
Insomma la vita in tutti gli aspetti riportata sempre ed analizzata nel cubo immaginario che formano questi quattro amici.
Gli amici che sono una risorsa fondamentale per la crescita, gli amici che poi a volte diventano un limite se gestiti male, gli amici che una volta adulti si spandono come una foce a delta ognuno per la sua strada. In questo romanzo c’è tutto questo, e non mi vergogno a dire che nelle pagine finali mi sono anche commosso.
Quando l’ho letto, anni fa, ho pensato ai miei amici, quelli della mia infanzia, che ancora oggi chiudono il quadrilatero degli affetti veri, ho pensato a come diventando adulti ci siamo persi di vista.
Ho pensato a come guardando indietro siamo stati bravi ad affrontarle tutte e viverle al meglio, ho pensato che il futuro fa un po’ meno paura sapendo che i veri amici possono anche non incontrarsi di persona per tanto tempo, ma poi, alla prima occasione, è come se il buco tra un incontro e l’altro si azzeri all’istante.
E in questi anni ho effettivamente constatato che è così.
La simmetria dei desideri: la sinossi
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent’anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l’esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto.
Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie.
Durante la partita Amichai ha un’idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita.
Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: “Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia”. Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.
Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme nel 1971 ed è uno dei maggiori talenti letterari contemporanei di Israele e del mondo intero.
La mia speranza è che nei prossimi giorni, o settimane, ci si possa incontrare serenamente con gli amici per guardare le partite dell’Italia di Mancini a Euro 2020. Come dice il titolo della manifestazione – rinviata lo scorso anno per la pandemia – c’è un anno intero da recuperare che non può per nulla andare perso.
Almeno nei racconti che da sempre si fanno tra amici, davanti a una partita, a una birra e al grande piacere di ritrovarsi.
Concludendo, mi sento di cuore, di consigliarti la lettura de La simmetria dei desideri.