Ognuno di noi nasconde in qualche angolo del proprio cuore un libro o due dai quali non riesce a staccarsi. Vorrei che fosse semplice ottenere un cassetto, una scatola, in cui riporre pagine e storie diverse; un cassetto della memoria che faccia spazio a nuovi amori, a nuovi segreti e a nuove esperienze.
L’idea me l’ha fatta venire il libro scritto da John O’Connell sull’eredità libraria lasciata da David Bowie: i 100 libri che più hanno influenzato la sua carriera e cambiato il suo modo di guardare il mondo.
La scatola dei ricordi – Il book club di David Bowie
Prendendo ad esempio Il book club di David Bowie voglio proporti un nuovo “gioco”, creare una scatola dei ricordi, sul genere della capsula del tempo, che altro non è che un contenitore creato per un unico scopo: contenere al suo interno il nostro lascito per le popolazioni future.
Nel 2013, in occasione dell’apertura della mostra itinerante David Bowie is l’artista preparò una lista dei libri che maggiormente avevano influito sul suo modo di sentire e vivere la vita e la musica. La disparità di argomenti su cui vertevano tali scelte ha suscitato in O’Connell la volontà di esplorare meglio questa lista che spaziava dal buddismo alla cultura afroamericano, dal Giappone al postmodernismo, e poi la Repubblica di Weimar, la teoria dell’arte, il modernismo, la fantascienza.
Grazie a questi 100 libri riusciamo ad avere un’idea dell’uomo, ribelle per eccellenza, talmente particolare anche nell’aspetto fisico da aver un occhio di colore diverso dall’altro, che ha sperimentato musica tra glam e space rock per un decennio, per scegliere poi un sound più commerciale per andare incontro ai favori del pubblico pur mantenendo il suo gusto per il nuovo. Infatti la sua carriera non è stata solo musicale, ma si è dedicato alla pittura e al cinema.
Visto quante cose si possono capire di una persona attraverso i libri che legge?
La scatola dei ricordi – Il book club di David Bowie
Ecco perchè ci tengo a proporti, caro iCrewer, se ti va, di indicarmi quali sono i libri che vorrai mettere nella tua scatola dei ricordi. Creeremo così la TUA SCATOLA DEI RICORDI.
Ci tengo a precisare che si tratta di una lista, non di una classifica, perciò le posizioni non rappresentano assolutamente una via preferenziale. “Quali libri sono rimasti nella tua memoria?” L’elenco di titoli può comprende grandi romanzi, poesia, teatro e pure fumetti.
Magari potresti seguire i punti che di seguito ti fornisco,
1 – lasciato a metà anni fa, ma potrei ricominciarlo
2 – stupendo
3 – m’incuriosisce
4 – già preso e ancora da leggere
5 – anche questo m’incuriosisce
6 – deludente
7 – discretamente coinvolgente
8 – bello, anche se con la traduzione ho perso la metrica
9 – sopravvalutatissimo
10 – icona letteraria: da leggere e rileggere
11 – istruttivo
12 – ce l’ho: forse un giorno lo leggerò
Del resto non sto inventando nulla di nuovo. Nel 1952 anche Henry Miller pubblicò il saggio I libri nella mia vita, dove tracciò la storia della sua vita raccontando di libri come di esperienza vitale, pur ammettendo di aver letto indubbiamente “almeno cento volte di più di quanto avrei dovuto leggere per il mio bene”.
Non ho molto in comune con la sua esperienza di lettura, ma di sicuro condivido questo suo pensiero:
“…per quanto riguarda i libri, così come gli amici, gli amanti, le avventure e le scoperte, tutto è mescolato inestricabilmente. Il desiderio di leggere un libro è spesso provocato dai fatti più inaspettati. Tanto per cominciare, tutte le cose che capitano a una persona sono strettamente legate tra loro. E i libri che decide di leggere non fanno eccezione. […] Con tutte le migliaia di titoli che capitano sottomano fin dai primi anni di vita, come mai un individuo si dirige verso certi autori e un altro verso altri? I libri che un uomo legge sono determinati dal tipo di uomo che egli è.”
Via via, negli anni, in tanti continuano a pubblicare la propria lista di 100 libri che hanno influenzato la propria vita. Anche sui social per un certo periodo (a volte ritorna) circolava una lunga lista di titoli e ognuno la ricondivideva apponendovi il proprio “celò, manca”.
Detto ciò, chi sono io per esimermi dal pubblicare la mia lista? Infatti sarò proprio io la prima a pubblicare la mia scatola dei ricordi, e non è detto che debba contenere 100 titoli.