La quercia nel mio giardino di Odri Koglot, edito da PubMe, è un romanzo che va assaporato e gustato lentamente capitolo per capitolo per l’intensità e lo stile dell’autrice che è riuscita a creare un fortissimo impatto con i lettori.
In che modo?
Vediamolo insieme attraverso la mia recensione!
La quercia nel mio giardino di Odri Koglot: la mia recensione
Seduta sulla sedia a dondolo contemplava i colori del suo giardino. Le foglie della grande quercia frusciavano al vento autunnale. Quel suono aveva da sempre il potere di calmarla. Il terrazzo era colmo di fiori, se ne prendeva cura con grande passione.
Spesso si confidava con loro mentre sradicava le piccole erbacce, visitatrici fastidiose e sgradevoli che ne offuscavano la bellezza. Era diventato quasi un rito, una liberazione, un momento tutto suo per dare spazio ai pensieri senza correre il rischio di essere giudicata.
Quel piccolo pezzo di terreno dinanzi a lei rappresentava tutto ciò che le rimaneva. Appoggiò la testa e chiuse gli occhi.
La quercia nel mio giardino di Odri Koglot è un romanzo che a primo impatto può apparire autobiografico, in quanto la scrittrice è riuscita perfettamente a descrivere dettagliatamente i particolari, le sfumature e il percorso della protagonista di nome Amalia.
Una donna che, nei 46 capitoli che leggerai, vedrai inizialmente come una bambina goffa e insicura della vita, costantemente messa in secondo piano rispetto alla sorella Diana che da sempre ha un rapporto difficile e complicato con la madre, che la tratta duramente e mai con dolcezza.
La quercia nel mio giardino: voce alle donne maltrattate
Un aspetto che rende la trama interessante, attuale e di valore aggiunto è la tematica che getta luce sulla realtà spesso oscura e sconvolgente delle donne maltrattate. Attraverso questa storia intima e potente, l’autrice, con grande sensibilità e compassione, ci offre uno sguardo penetrante sulle esperienze di questa donna coraggiosa e sulla sua resilienza straordinaria.
Con una scrittura empatica e coinvolgente, Odri Koglot trasmette le emozioni, i pensieri e le sfide affrontate da Amalia e non solo, restituendo una voce che spesso è stata soffocata dal silenzio e dalla paura. Un racconto unico e affascinante, mostrando le diverse sfaccettature del problema della violenza domestica e dell’abuso sulle donne.
Attraverso la narrazione, il libro cerca di sensibilizzare il lettore sulla complessità del tema e di rompere i tabù che circondano la violenza domestica. L’autore affronta le dinamiche di potere e il ciclo di abuso che spesso si perpetua, cercando di suscitare una riflessione profonda sulla responsabilità sociale e sulle modalità per porre fine a questa violenza.
La quercia: protagonista emblematico del romanzo
Doveroso approfondire il discorso rispetto alla quercia: un albero maestoso che rappresenta l’ambiente di fondo che circonda tutta la lettura del libro e che rappresenta per Amalia un luogo ideale per ripararsi dalle schegge della vita sofferente e per cercare di ritrovarsi nei momenti in cui si sente completamente perduta.
La quercia è spesso considerata un simbolo di forza, longevità e saggezza. Questo maestoso albero è stato venerato in molte culture e ha rappresentato diverse qualità positive nel corso dei secoli.
La forza della quercia è evidente nella sua struttura robusta e nella sua capacità di resistere alle intemperie e alle sfide della natura. Le sue radici profonde e i suoi rami possenti simboleggiano la stabilità e la protezione. La quercia è spesso associata alla resilienza e alla determinazione, rappresentando la capacità di superare ostacoli e di crescere nonostante le avversità, proprio come la protagonista di questo romanzo.
La longevità della quercia è un altro motivo per cui è considerata un simbolo potente. Questi alberi possono vivere per centinaia di anni e, a volte, anche per secoli. Questa caratteristica rappresenta la perdurabilità e la resistenza nel corso del tempo. La quercia è spesso vista come un simbolo di continuità e di connessione con il passato.
Inoltre, la quercia è associata alla saggezza. La sua presenza imponente e il suo ciclo di vita lungo sono spesso interpretati come simboli di saggezza accumulata nel corso degli anni. La quercia è considerata un albero maestro, che offre rifugio e nutrimento a molte forme di vita nella sua foresta.
La resilienza delle donne
Una delle caratteristiche più significative di questo libro è la sua capacità di trasmettere un senso di empatia senza giudizio. Questo approccio permette al lettore di comprendere meglio le sfide incontrate dalle donne coinvolte e di apprezzare la loro forza interiore nel cercare di superare queste situazioni difficili.
Questo libro è importante anche perché solleva il velo rispetto al lato oscuro dei matrimoni infelici, all’alcolismo, e alla tematica del tradimento che solleva il velo sulla realtà dolorosa invitando alla riflessione e all’azione. È un invito a non rimanere indifferenti, ma a contribuire a creare una società più giusta e sicura per tutte le donne.
Non puoi scrivere un nuovo capitolo della tua vita se continui a leggere i precedenti» concluse la sua seduta un giorno, lasciandola riflettere da sola.