Il romanzo storico e di formazione, La Portalettere, opera prima di Francesca Giannone, edita da Nord, è l’esordio più venduto in Italia nel 2023, stabile nella top ten dei libri più venduti fin dall’uscita: è arrivato all’undicesima edizione. Il romanzo presto diventerà un film.
La portalettere diventerà un film
I diritti sono stati acquisiti da Lotus Production, una società di Leone Film Group. Lotus Production ha prodotto successi cinematografici come Gli anni più belli, A casa tutti bene, La Pazza Gioia, Perfetti Sconosciuti. La trama del romanzo si snoda lungo oltre un ventennio e inizia nel 1934, nel Salento, a Lizzanello, paese d’origine dell’autrice. Protagonista è Anna detta ‘la forestiera’, bella come il sole, fiera e spigolosa, uno spirito libero che si ribella a chi vuole dettarle regole; per questo nel piccolo centro di una manciata di anime, la sua presenza sconvolge gli equilibri e destabilizza, Anna è sulla bocca di tutti.
Soprattutto quando, vincendo un concorso, diventerà la prima postina di Lizzanello: a piedi e in bicicletta, consegnerà le missive dei soldati al fronte, le cartoline degli emigranti e le epistole d’amore degli amanti.
Il libro è nato così: Francesca Giannone un giorno trova in un cassetto un vecchio biglietto appartenuto ad Anna Allavena. Portalettere, sua bisnonna. Da lì è iniziato il viaggio nella memoria di Giannone che si è messa sulle tracce dell’antenata, scoprendo “una donna straordinaria”, come si legge nella presentazione contenuta nel volume.
Francesca Giannone si è laureata in Scienze della Comunicazione e ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Oltre a scrivere è anche pittrice.
La trama di La portalettere
Ecco la trama di La portalettere di Francesca Giannone
Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud.
Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno.
E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.