Liliana D’Angelo apre il 2021 della Words edizioni con il suo romanzo storico La luce dell’alba.
Che dire? Leggilo, caro iCrewer, soprattutto se sei amante dei romanzi storici dove quel tanto di rosa e intrigo non guasta.
Ho amato fin da subito La luce dell’alba, ancor prima di arrivare all’ultima pagina, per vari motivi, quello fondamentale è sicuramente che la lettura è stata piacevole nonostante il tema principale non sia tra i più leggeri.
Il secondo dopoguerra è un periodo storico che fa da sfondo a molti romanzi e cadere nel banale era molto semplice, invece Liliana D’Angelo è riuscita a scrivere una storia intrigante e mai scontata.
Come si legge nella quarta di copertina i personaggi sono tre giovani amici che si ritrovano dopo tanti anni, ma protagonista indiscussa è l’Italia e gli italiani del periodo della Resistenza: le lotte dei giovani, le differenze di classe, la speranza per un futuro migliore. Tutto questo tra Roma, Firenze e l’appennino Tosco-emiliano. Realtà molto diverse tra loro, tutte descritte in modo preciso e, oserei dire, puntiglioso; questo fa si che pagina dopo pagina si passi da un ambiente all’altro con estrema facilità e non si perda mai il filo conduttore di tutte le vicende.
A tenere uniti gli eventi, che avvengono per buona parte del romanzo quando i nostri protagonisti sono dei giovani adulti, mentre ricordano momenti della loro infanzia, sono proprio Emma, Lavinia e Lorenzo. Ognuno di loro ha un vissuto differente che si ripercuote sulla vita di tutti e tre. Ho molto apprezzato la descrizione dei personaggi che, secondo il mio parere, è fondamentale per la buona riuscita di un romanzo
Era Lorenzo, ma non era più lui. Le spalle si erano allargate e apparivano sode sotto la stoffa della giacca. I tratti del viso rivelavano spigoli e asperità sconosciute. La pelle aveva assunto il colorito di chi passa molte ore all’aria aperta. E quegli occhi… le parlavano.
La crescita interiore dei ragazzi è differente perchè diverse sono le circostanze che devono affrontare; Lavinia è la giovane con alle spalle una famiglia agiata che impara tardi a prendersi le sue responsabilità; Emma è il personaggio più complesso, sarà costretta ad accettare una realtà che mai avrebbe pensato; Lorenzo è il giovane italiano che ha voglia di riscatto, che non vuole soccombere a niente e nessuno.
Com’è la scrittura di Liliana D’Angelo?
Un libro scritto bene, con una certa cura nella ricerca e uso delle parole più adatte. Nulla è dato per scontato sia dal punto di vista della trama che da quello del lessico utilizzato. Sicuramente non è un romanzo scritto di getto e dato in pasto al pubblico, si capisce leggendo l’attenzione e la cura che l’autrice ha messo in quest’opera.
Una parola sulla cover: elegante come la scrittura di questa autrice; marrone come la terra dell’Appennino; uccelli liberi in volo come la libertà che cercano i protagonisti.
Brava Liliana D’Angelo!