Ciao iCrewer! Non so se a te capita mai, ma io, a volte, mi ritrovo a guardare le vetrine e pensare, dubbiosa “ma qui, non c’era una libreria?”. Purtroppo non è una frase insolita da sentire, o dire, in questo periodo, soprattutto per quanto riguarda i negozi che non fanno parte di un franchising, che sono del tutto originali, con una propria anima ben precisa, e che hanno, quindi, ancora più difficoltà. Per fortuna, dopo questo cupo inizio, sono qui per darti una bellissima notizia: a Cagliari, Il Bastione, libreria storica, va controcorrente e, invece di chiudere le serrante, le rialza!
Il grande evento è stato pochi giorni fa, il 13 febbraio, quando i due nuovi gestori, la libraia Maria Luisa Siddi e l’imprenditore Alessandro Berlucchi, hanno incontrato i loro lettori, gli hanno accolti e hanno presentato loro un calendario ricco di appuntamenti, presentazioni, laboratori e attività che renderanno sicuramente Il Bastione un centro culturale di cui la città non potrà più fare a meno.
Non ti ho detto, però, che l’eredita che i due giovani portano sulle spalle non è per nulla indifferente. Il Bastione, infatti, anche prima di prendersi un periodo di pausa per riordinare le idee, era – ed è tutt’ora – la libreria più antica del capoluogo sardo.
Ha accolto i primi clienti già nel 1922 – ufficialmente dal 1923 – e anche se il nome era diverso, Il Nuraghe, erano comunque i libri a farla da padroni. La prima sede non era in Piazza Costituzione, dove si trova ora, ma in via Manno al numero 8. Il trasloco non fu dettato dalla voglia di cambiamento, quanto più dalla necessità: lo stabile originale era stato distrutto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e, quando, nel 1946, la libreria riaprì le porte, lo fece in una nuova location e con un nuovo nome, Il Bastione, appunto.
Non sono pochi i personaggi celebri che si sono avvicendati tra le sue stanze, primo tra tutti quello che potremmo considerare il suo padrino, presente sia all’inaugurazione del ’23, sia a quella del ’46, Raimondo Carta Raspi, intellettuale sardo, e poi Emilio Lussu, Luigi Crespellani e Giuseppe Dessì. Fu persino sede dell’omonimo circolo letterario.
E ora a ripartire sono Maria Luisa e Alessandro, pieni di voglia di fare, di passione e, soprattutto, di coraggio. Coraggio di scommettere su qualcosa che troppo spesso, ormai, è preso sotto gamba, relegato a margine, bollato come interesse di nicchia: i libri.
Come fervente amante della letteratura, in ogni sua forma, non mi resta che augurare buona fortuna a questo nuovo progetto!
