Oggi, per la rubrica Sport in Book, vorrei dedicare questo articolo – in omaggio alla mia città e alla mia squadra di calcio del cuore – a uno dei calciatori mito della storia del calcio e del Torino Fc: Gigi Meroni. E in uscita, a partire dal 21 aprile, la farfalla granata sarà protagonista del racconto a fumetti intitolato Il Magnifico 7 di Marco D’Aponte e Bruno Sarda, pubblicato da Edizioni del Capricorno.
Ma vediamo insieme chi era Gigi Meroni e perché era soprannominato farfalla!
Gigi Meroni: la farfalla granata
Ma Gigi era doppiamente diverso: perché portava avanti certe idee in un ambiente che ne ha poche e poco ardite, cioè nell’ambiente dello sport; e perché le portava avanti con originalità, con profonda convinzione.
Luigi Meroni, per tutti Gigi, nasce il 24 febbraio 1943 a Como e sin da piccolo ha doti talentuose nell’arte della pittura e del disegno (amava le cravatte di seta). Questo suo estro comincia a intravedersi nelle formazioni giovanili del Como calcio a tal punto che arriva prima in Serie B nel Genoa e poi passa all’attenzione nazionale arrivando al Toro, allenato da Nereo Rocco, per 300 milioni di lire, all’epoca cifra record per un giocatore di soli 21 anni.
Da qui inizia a svelarsi finalmente l’ala destra granata che giocava con il numero 7 e diventa quindi uno dei calciatori più eclettici nella storia del Torino calcio e di quello nazionale. L’ala era denominata farfalla per la leggerezza con cui si muoveva sulla fascia destra avanti e indietro come gli era richiesto. Meroni ha disputato 145 partite in Serie A con la realizzazione di ben 29 reti. Negli anni Sessanta Gigi si è saputo distinguere dagli altri non solo sul campo ma anche nella vita privata: oltre al suo dribbling fantasioso, aveva una folta chioma, indossava vestiti sgargianti, amava portare la sua gallina al guinzaglio e una ribellione circondata di purezza.
Il destino spezzato di Meroni
La vita riserva a volte momenti di gloria e a volte momenti in cui i sogni si spezzano e si frantumano. Questo è successo a Meroni, troppo presto, all’età di 24 anni. Torino, città che lo aveva accolto e portato ad essere una celebrità sportiva diventa la città che lo uccide letteralmente in una giornata come tante.
Gigi rimane vittima di un incidente stradale e viene investito da un ragazzo di diciannove anni, un benestante, un figlio dell’alta borghesia sabauda. Un ragazzo il cui nome è Attilio Romero, conosciuto da tutti perché diventerà poi a suo tempo il presidente del club granata, patron negli anni Duemila. Romero travolge con la sua Fiat 124 in Corso Re Umberto quella farfalla granata, commemorata con un monumento che puoi vedere ancora oggi nel luogo dell’incidente eretto dal Comune Torinese.
Il magnifico 7 di Marco D’Aponte e Bruno Sarda
Ecco la biografia a fumetti, un tributo graffiante, un ritratto in pieno stile Sessanta del numero 7 per antonomasia, Gigi Meroni.
Ecco la sinossi!
Il racconto a fumetti di uno dei miti dell’epopea del Toro. Per cuori granata e amanti del calcio di tutte le età. Chi era Gigi Meroni? Un giocatore di straordinario talento, scomparso troppo presto, e anche per questo entrato subito nel mito granata? Un «7» amato dai tifosi per i suoi dribbling ubriacanti, che facevano ammattire gli avversari per la loro irriverente, imprendibile naturalezza? Certo, Meroni è stato un grande campione, e ancor più grande sarebbe diventato se la sua carriera non fosse stata interrotta da un destino avverso. Ma in realtà «il Magnifico 7» era molto di più.
Dalle pagine di questo fumetto il lettore scoprirà non solo le imprese del giocatore, ma capirà come Meroni sia stato un artista a tutto tondo, in ogni campo: amava la musica, adorava dipingere, disegnava da sé gli abiti che indossava e sarebbe stato uno stilista perfetto.
E, soprattutto, si renderà conto di come, nell’Italia della seconda metà degli anni Sessanta, abbia incarnato lo spirito del cambiamento, di un rinnovamento del pensiero e del costume che al conformismo e al perbenismo preferiva ribattere con l’ironia, con un comportamento estroso che investiva ogni aspetto dell’esistenza. Un grande calciatore, un grande uomo. Un inedito graphic novel per raccontare la leggenda di uno dei personaggi più amati nella lunga e appassionante storia del Toro.