La fortuna di una Lady di Sara P. Grey edito Dri Editore
Questo romanzo appartiene al genere Historical Romance, che connota in sé le caratteristiche del Regency. Una storia che ti prenderà per mano e ti porterà indietro nel tempo tra titoli nobiliari, ton e dove l’utilizzo del voi è doveroso.
È maggio, ci troviamo nel 1890 e una dolce fanciulla dalla incantevole quanto delicata bellezza incontrerà, per un evento del tutto fortuito – e quasi tragico – un giovane e affascinate duca: nel momento in cui gli occhi di lui agganceranno lo sguardo smarrito e incuriosito di lei, questi si sentirà annegare in quello sguardo «Aveva degli occhi bellissimi: colore del cielo e dei fiordalisi che adornavano i campi estivi, limpidi e pini di meraviglia, completamente privi di qualsiasi traccia di paura. Il duca cadde dentro, stivali compresi.»
Cosa accadrà tra il duca e la lady? Cosa ne sarà di questo casuale ed inusuale incontro? Sono tanti i punti interrogativi che permeano la mente dell’uomo ma, allo stesso tempo, non riesce a staccarsi da questa donna così magnetica benché sa bene che certi atteggiamenti poco si confanno con il titolo nobiliare dallo stesso posseduto.
Andando ad analizzare l’aspetto tecnico, il nostro libro si compone di venticinque capitoli, ognuno di lunghezza diversa, ciascuno dei quali gode di un titolo che possiamo pensare come ad una sorta di anticipazione di quello che si andrà a leggere; inoltre taluno di essi riporta, poco prima dell’inizio, in corsivo una data e una località che te lo pone come una sorta di diario, e chissà che non lo sia in un certo qual modo…
Il romanzo vede una narrazione in terza persona, ma ci viene raccontato, alternandosi, attraverso il punto di vista dei protagonisti principali. Ciò ti consente di sapere sempre cosa pensi il personaggio maschile e cosa quello femminile: questa doppia ma parallela narrazione è di certo eloquente e ti permetterà di conoscere i pensieri di ciascuno dei soggetti; grazie a ciò avrai un quadro d’insieme non indifferente che ti aiuterà ad analizzare con maggiore criticità e introspezione la storia.
Il ritmo narrativo ha un incedere costante e rilassato: tutto ciò che avviene ti viene fatto assaporare gesto dopo gesto. Devo ammettere che questo mi ha resa indolente nella lettura: sebbene la storia mi attirasse non riuscivo a divorarne le pagine, leggevo sì ma procedevo con una flemma per me atipica, solo successivamente – e quasi alla fine del romanzo – questo ritmo cadenzato viene interrotto, accade qualcosa, un evento inaspettato, che ti terrà con il fiato sospeso, arriverai persino a temere per le sorti di qualcuno.
In questo frangente seguirai la storia con maggiore attenzione, la lettura diverrà più avida e ti si prospetteranno dinnanzi agli occhi tutte le scene quasi fosse un film. Ti dirò, proprio in questo punto, la mia mente ha lavorato alacremente di immaginazione: è come se mi fossi costruita un libro all’interno del libro; mentre leggevo la mia testa è andata velocemente avanti pensando già a cosa potesse accadere da un momento all’altro, battuta dopo battuta.
A questo proposito vorrei inserire una breve parentesi: questa è la riprova che i lettori sono dotati di quella rara quanto fervida fantasia grazie alla quale riescono a costruire pagine su pagine partendo da un semplice punto.
Detto ciò, e tornando al nostro libro, la scena non si è sviluppata come io avevo supposto, forse non mi sarebbe dispiaciuto che l’evoluzione degli eventi avesse preso la piega da me congetturata, resta ben inteso che questa è una mia mera e modesta opinione.
Dopo questo accadimento inatteso gli eventi tendono a velocizzarsi leggermente, il ritmo diviene incalzante per poi adagiarsi verso le battute finali. Pochissimi i refusi riscontrati, quantomeno nella versione e-book da me letta.
La scrittura è fluida con l’utilizzo di termini particolareggiati, va da sé che il linguaggio adoperato è tipico del genere del nostro romanzo, come detto l’impiego del voi nei dialoghi, quello scambio di battute condite da sapiente ironia ed eleganza.
I personaggi principali sono essenzialmente due, anche se attorno agli stessi, com’è giusto che sia, ne gravitano di secondari: qualcuno esilarante, qualcuno spregevole, qualche altro glaciale con un forte senso dell’egoismo, insomma un panorama piuttosto variegato.
Lady Katherine Whitley nonostante sia una ragazza esile si mostra dotata di straordinaria forza, dolce come il miele ma che all’occorrenza sa usare le parole per lasciare di stucco il proprio interlocutore; una donna che del coraggio ne ha fatto un’arte e che non si lascerà mettere in un angolino dibattendo con abilità le proprie idee. Dotata di un orgoglio tutto femminile che non trascende mai nella superbia.
«Eh no, accidenti. Sono arrivata fino a qui, non posso arrendermi! Un moto d’orgoglio e stizza la prese, come quando era piccola e le cose non andavano secondo i suoi desideri. Katherine sentì le forze venirle meno e si indignò per quella palese ingiustizia. Aveva affrontato tanto per perdere proprio a un passo dalla libertà?»
Colui che però ho prediletto in assoluto è il duca di Westburn, Edward Stokewell, e non solo per il suo essere un uomo affascinante, quantunque non ne vengano descritte nel dettaglio le caratteristiche fisiche, ma per il suo, come dire, atipico savoir faire: così morigerato e protettivo, un nobile nel titolo ma soprattutto nell’animo. «Non aveva dubbi che sarebbe arrivata: la sentiva addensarsi nell’aria, cupa, anche se non era in grado di prevedere quanto in fretta si sarebbe mossa e dove avrebbe colpito. Poteva solamente sperare di riuscire a mettere al riparo Katherine a Featherfield sembrava la soluzione migliore. Si era sempre sentito protetto e al sicuro lì, più a casa che in qualunque altro posto.»
Tuttavia è pur sempre un uomo ed anche per una persona reverente come lui in talune circostanze si è rivelato difficile non cedere alla tenue e irresistibile beltà di Katherine: chissà quindi se il nostro bel duca sarà riuscito a mantenersi così riguardoso nei confronti della bella lady…
A chi consiglio la lettura de La fortuna di una Lady? Chiaramente a tutti coloro che sono amanti di questo genere ma anche a tutti coloro che apprezzano quelle letture delicate e leggere e che aiutano a sognare consentendo al turbinio dei pensieri di fermarsi per un po’.
«Da quando la conosceva, tutte le prospettive si erano inevitabilmente ribaltate, lasciandolo stordito a chiedersi dove fosse il Nord e perché non gli sembrasse più così strano che la stella polare avesse la sua brillante luminosità.»