Autentico filosofo del calcio, uomo di sport senza compromessi e senza mezze misure, allenatore amato ovunque abbia importato le sue idee, fondatore di Zemanlandia, la terra promessa del gol, Zdeněk Zeman è un’autentica figura di culto.
Queste sono le prime frasi dell’autobiografia di Zeman, che sta riscuotendo un ottimo successo tra il pubblico sportivo e non, intitolata La bellezza non ha prezzo su uno degli allenatori più controversi della storia del calcio italiano, scritta con il giornalista Andrea Di Caro, edito da Rizzoli. Dopo cinquant’anni di carriera alle spalle, dopo che è stato amato e odiato, ha unito e diviso tifosi e addetti ai lavori ha deciso finalmente di fermarsi e dare vita a quel silenzio che molto spesso lo ha contraddistinto, continuando a essere sincero e facendo il punto della situazione intorno a una vita dedicata al calcio, la sua passione.
Addentriamoci meglio nella sinossi di questa perla di letteratura sportiva!
La bellezza non ha prezzo di Zdeněk Zeman
Il titolo di questo libro dice tutto sull’uomo che ha rivoluzionato il modo di giocare una partita a pallone, portando innovazione ad un gioco che in quegli anni era molto difensivista. Le battaglie di Zeman per un calcio pulito, le sue aperte dichiarazioni anti juventine, il gioco d’attacco come filosofia di vita, la ricerca della bellezza e il suo schema famoso del 4-3-3 ci rimarranno impresse nelle mente per sempre.
Questa la sinossi del libro:
Non sono mai esploso di gioia, ma ho visto i miei tifosi pazzi di felicità. Non sono mai rimasto a bocca aperta, ma li ho visti emozionarsi. Non mi sono mai messo le mani nei capelli, ma li ho visti disperarsi. Non ho mai avuto un sorriso stampato sul volto, ma li ho visti divertirsi tanto.
Eppure dentro, in silenzio, a modo mio, quello che hanno vissuto apertamente loro l’ho vissuto anch’io.”In cinquant’anni di carriera ha diviso ma soprattutto unito, fatto discutere tifosi e addetti ai lavori, versare i proverbiali fiumi d’inchiostro però mai, prima d’oggi, si era raccontato con la sua viva voce.
Mai aveva spiegato il suo calcio e illustrato i suoi metodi di allenamento così in dettaglio, mai aveva parlato in modo così intimo della sua vita fuori dal campo. Lo fa in queste pagine che sono esattamente come lui: profonde, piene di intuizioni folgoranti, divertenti e sincere nel raccontare se stesso e tutto ciò che ha visto e costruito nel mondo del pallone.
Dai primi gradoni nel Foggia dei miracoli alla Lazio di Signori, Nesta e di un Nedved scoperto prima di tutti; dalla Roma di un giovanissimo Totti (il “ragazzino”, come lo chiamava il presidente Sensi) al quale Zeman affida le chiavi della squadra e la fascia da capitano, alle battaglie per un calcio lontano dalle farmacie e dagli uffici finanziari, dal doping reale e amministrativo; dal Pescara dei tre gioielli Immobile, Insigne e Verratti (“Ciruzzo”, “Lorenzolo” e “Marcolino”, futuri campioni d’Europa) a oggi.
Fra autobiografia e manifesto, “La bellezza non ha prezzo” regala pagine traboccanti di un amore straordinario per il gioco del calcio e per tutto ciò che di più bello può caratterizzarlo: la passione dei tifosi, lo spirito di squadra, la cura dei talenti. È la storia di un uomo – e di un allenatore visionario – che ha sempre anteposto i suoi ideali all’imperativo di vincere.
Il Premio al Trieste Film Festival
La 34esima edizione del Trieste Film Festival, in programma dal 21 al 28 gennaio, vedrà un nuovo ospite: non un attore o un regista, ma il Boemo più amato d’Italia, Zdeněk Zeman.
Il grande allenatore sarà a Trieste martedì 24 gennaio per ricevere l’Eastern Star Award (il secondo attribuito a una personalità non cinematografica, dopo quello del 2019 a Michail Gorbačëv) sul palco del Politeama Rossetti, prima della proiezione de Il Boemo, il film di Petr Václav dedicato al compositore del ‘700 Josef Mysliveček.