Joel Dicker, celebre autore svizzero, ha recentemente presentato il suo ultimo lavoro, “Un animale selvaggio”, durante il Salone del Libro di Torino, evento che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico. Questo nuovo romanzo, già ai vertici delle classifiche italiane, segna un significativo cambiamento nella carriera dell’autore, abbandonando le ambientazioni americane per ritornare alle sue radici europee.
Joel Dicker: l’incontro tra passato e presente
“Un animale selvaggio” si distacca dai precedenti romanzi ambientati nel Maine, presentando una storia avvincente che si svolge a Ginevra. I protagonisti, due coppie, si trovano coinvolte in una rapina e in un intrigo che nessuno di loro potrà dimenticare. Joel Dicker utilizza questo contesto contemporaneo per riflettere su temi universali quali l’identità, la percezione di sé e l’impatto delle aspettative altrui sulle nostre azioni.
Durante la presentazione, Dicker ha condiviso alcuni dettagli sul suo processo creativo, rivelando di scrivere all’alba e di come il suo approccio alla narrazione sia cambiato con il tempo. “Scrivere è come una maratona; non si corre per competere ma per superare i propri limiti”, ha detto, sottolineando come la scrittura sia per lui un’esplorazione personale piuttosto che un tentativo di compiacere il pubblico.
Il nuovo romanzo offre anche una riflessione sul ruolo degli autori e sulle aspettative dei lettori. Dicker ha spiegato di non cercare l’approvazione del pubblico ma di aspirare a una condivisione più autentica e personale con i suoi lettori.
Un animale selvaggio non solo promette di essere un successo di vendite ma anche di offrire spunti di riflessione significativi sui temi dell’autenticità e dell’autoascolto in un’epoca dominata dai social media e dalle apparenze.
E a te, come influenzano le aspettative altrui le tue decisioni quotidiane?