La prima cosa che ci viene spontaneo fare, quando non conosciamo qualcosa, e nemmeno chi ci sta accanto conosce la risposta, è aprire una pagina Internet e fare una ricerca. Non è raro che il primo risultato sia una pagina di Wikipedia, l’enciclopedia online. Ma chi scrive quelle voci? Nel caso di più di duemila biografie, l’autrice è Jess Wade.
Jess Wade, scienziata e autrice di più di duemila biografie di scienziate su Wikipedia
Rinomata e pluripremiata fisica britannica, Jess Wade è da anni attiva nelle campagne per l’uguaglianza di genere e per il riconoscimento del lavoro di persone appartenenti a comunità minoritarie. Fin dai tempi dell’università, infatti, è stata chiaramente consapevole di come il mondo scientifico inglese – e diciamocelo, a livello mondiale e in Italia la situazione non è poi così diversa – sia un ambiente in cui la componente principale è maschile e bianca. Non solo, Wade si è anche resa conto che i canditati per premi e riconoscimenti in campo scientifico sono tendenzialmente professori già noti, o nomi ricorrenti, e difficilmente tra di essi si notano appartenenti a comunità minoritarie o donne.
Invece di rimanere a guardare, o semplicemente constatare la situazione, la professoressa Jess Wade – tiene corsi universitari a livello triennale – ha deciso di fare qualcosa. Nello specifico, non solo tiene conferenze e incontri di sensibilizzazione in tutto il Paese, nelle scuole e non, per cercare di avvicinare alla carriera scientifica quanti più giovani possibile, ma ha anche scritto un enorme numero di biografie su Wikipedia per scienziate che non ne possedevano una. A febbraio 2024 si contano circa 2100 voci.
Il suo operato è particolarmente importante se si tiene conto che da secoli, ormai, non è raro che il contributo di scienziate o addirittura loro scoperte vengano attribuite ai loro colleghi uomini (non che sia un fatto solo dell’ambito scientifico eh). Ciò ha fatto sì che molte meno donne siano state candidabili a premi d’importanza anche mondiale, in quanto le loro scoperte non erano a loro nome. Grazie a persone come Jess Wade, che conoscono la materia e che hanno informazioni non comunemente diffuse tra i profani, sempre più spesso queste scienziate stanno ricevendo il riconoscimento che meritano, ma è certamente un processo molto lungo.
Più di recente, Jess Wade ha intrapreso un nuovo passatempo: nominare colleghe e colleghi meno conosciuti o appartenenti a comunità minoritarie per premi e riconoscimenti. In alcuni casi, sono state proprio le sue nomination ad aggiudicarsi il riconoscimento e soltanto dopo le associazioni per cui lavorano hanno pubblicato articoli che decantano i risultati del loro lavoro.
Libri che parlano di donne
Come dicevo qualche riga fa, non è così inusuale che scoperte o particolari risultati raggiunti da donne siano attribuiti a uomini, o non vengano proprio presi in considerazione. Ora, finalmente, pare che il mondo si stia decidendo a cambiare strada, ma si tratta di un processo lungo e che richiede apertura mentale e volontà di mettere in dubbio ciò che si conosce, azioni che non tutti sono sempre pronti a compiere. A mio parere, uno dei modi migliori per aiutare questo processo è leggere, informarsi. Per questo, ecco qualche consiglio di lettura per conoscere l’operato di donne spesso rimaste nell’ombra.
Il primo consiglio è il celebre Storie della buona notte per bambine ribelli di Francesca Cavallo ed Elena Favilli, che conta ad oggi quattro titoli nella serie. Si tratta di storie lunghe non più di una pagina, che introducono molte personalità che hanno cambiato il mondo o con vite particolarmente importanti. Con un concetto simile, ma in una versione più “per adulti”, troviamo Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini.
Un altro titolo è Scrittrici di Katharina Mahrenholz e Dawn Parisi, un saggio illustrato molto interessante, in cui le autrici ripercorrono la vita e le opere di molte scrittrici, sfatando miti e nozioni della storia della letteratura che si danno per scontati.
Parlando, invece, di diritti delle donne, interessante è una pubblicazione Mondadori abbastanza recente: Non ci hanno viste arrivare di Lisa Levenstein, In cui si parla della storia del movimento femminista.