Italia dei record, mi è sembrato il titolo giusto per iniziare il mio articolo. Certo, avrei potuto parlarti di qualche nuovo libro in uscita ma vuoi mettere con le gioie e le soddisfazioni che lo sport italiano ci sta regalando? Insomma quando ce vo ce vo!
È il momento di toglierci qualche sassolino dalle scarpe e forse più di uno e magari, se ci è concesso, vantarci delle belle imprese dei nostri atleti. capaci di portare lo sport italiano sul tetto del mondo. Lo sono stati tutti, alcuni forti dell’esperienza, altri giovanissimi, comunque spinti da un entusiasmo travolgente. Dalla Europei di calcio alle Olimpiadi, le imprese dei ragazzi paralimpici, ai vari campionati Europei di ciclismo, canoa, volley che fino a ieri ci hanno comunque regalato gioie infinite.
Italia dei record, un’estate da ricordare!
Oggi è tempo di riavvolgere il nastro per rivivere i momenti che ci hanno resi importanti agli occhi del mondo e sono stati tutti unici e straordinari. Le prime emozioni forti ce le hanno regalate i ragazzi di Mister Mancini conquistando a Wembley un europeo da favola!
U risultato che in qualche modo ha fatto da apripista ad una estate incredibile e soprattutto scintillante per i record conquistati.
Un mese vissuto al cardiopalma con l’Italia incollata alla televisione e la segreta speranza di alzare la coppa al cielo. Un sogno che giorno dopo giorno, è diventato realtà e la coppa, c’è poco da fare, ce la siamo portata con orgoglio a casa! E anche in quel momento abbracciarsi è stato importante!
La gioia per il successo londinese ce la siamo portata dietro anche a Tokio , per quindici giorni ombelico del mondo sportivo. Tante le mozioni, le gioia per le vittorie e qualche delusione per le sconfitte, ma l’aver partecipato alle olimpiadi giapponesi ha reso tutti più felici.
Anche qui gli abbracci non sono mancati, quello tra Gimbo Tamberi e Marcel Jacobs alla fine dei 100 mt credo abbia davvero fatto il giro del mondo.
Al di là dell’impresa che ancora adesso ci onora, ha colpito il profondo senso che questo evento ha ricoperto, un sogno che non aspettava altro che di materializzarsi per essere dare valore ai sacrifici fatti.
Siamo riusciti a volare alto, a correre più veloci, e non solo, ognuno dei trecento atleti italiani ha fatto la sua parte, molti portando a casa una medaglia scintillante altri hanno tentato fino alla fine, l’importante è stato esserci, comunque!
Lo stupore e l’infinita gratitudine, almeno da parte mia, va ai 110 atleti italiani che hanno onorato le paralimpiadi. Non è retorica. le 67 medaglie di cui 30 solo nel nuoto, danno l’esatta dimensione di ciò che questo evento ha significato per ognuno di loro.
Dentro ad ogni abbraccio la ferma convinzione che i sogni sono fatti per essere realizzati, con ogni mezzo E in ogni situazione, che la sfida ai propri limiti è l’inizio per scoprire che tutto alla fine è possibile, l’importante è volerlo davvero! Chapeau ragazzi!
L’ Italia dello sport non si è fermata. Le ragazze del volley guidate da un grande Mazzanti ci hanno regalato un Europeo fantastico fatto di emozioni forti e non senza qualche timore. Una prova di maturità e di coraggio per le defezioni subite in seguito ad infortuni improvvisi e invalidanti.
Vincere in Serbia è stata la risposta giusta alle critiche per l’eliminazione ai quarti durante le olimpiadi. Un riscatto in piena regola, sognato, voluto e conquistato e questo non ce lo toglie nessuno!
Italia dei record, Il volley italiano si riscatta e vince entrambi gli europei!
Ci siamo presi la nostra rivincita ache con i ragazzi del vollei maschile con la straordinaria vittoria su fortissimi atleti della Slovenia. Alla guida un nuovo allenatore e grande amico Fefè De Giorgi, ti assicuro, un nome e una garanzia. Siamo saliti sul podio più alto con la squadra più giovane di tutto il torneo e c’è chi giura che questo è solo l’inizio!
Insieme a loro abbiamo applaudito per la medaglia d’oro conquistata da Filippo Ganna nel mondiale di ciclismo a cronometro, quella conquista da Alessandro Di Liberto nella gara di velocità di canoa ai mondiali di Copenaghen, il terzo posto di Filippo Tortu nei 200 a Nairobi, il suo tempo ora come ora è dietro solo a quello di Mennea ed è poco!
E proprio vero, siamo fuori di testa ma diversi da loro! E ora tutti zitti e buoni!