Caro iCrewer oggi voglio farti conoscere Le Sfogliatelle, un’altra bella realtà made in Brianza, ovvero quella piccola area d’Italia dove vivo. Se ben ricordi, durante questi mesi, ti ho spesso parlato di eventi, iniziative, libri e idee che hanno come minimo comune denominatore il territorio che comprende le provincie di Monza, Lecco, Como e Milano.
Oggi, quindi, ti parlo de Le sfogliatelle, una associazione culturale di base a Cantù, nel comasco, nata dall’idea di due amiche unite dalla grande passione per i libri e per la letteratura. La stessa passione che alimenta noi, redattori di questo blog, e che per questo conosciamo benissimo. E condividiamo.
Ho incontrato qualche anno fa Armidina e Alida, le due socie fondatrici de Le Sfogliatelle, avendole ospitate nel mio programma radiofonico, proprio con lo scopo di conoscere più a fondo il loro lavoro nel mondo dei libri, che, devo dire, in questi anni è cresciuto esponenzialmente. Ne sono veramente contento.
Intervista a Le Sfogliatelle
Proprio come allora, anche in questo articolo, vorrei che fossero proprio loro a raccontarsi: ecco quindi l’intervista a Armidina, Alida e alla loro compagna di avventura Maria.
Buona lettura:
Ciao ragazze, partirei da Le Sfogliatelle, perché questo nome? Che significato ha?
Ciao Stefano, Le Sfogliatelle è nato per gioco. Volevamo un nome allegro per la nostra community e dal verbo sfogliare libri è nata questa associazione di idee.
Il 9 dicembre 2019 abbiamo registrato il nome in agenzia entrate come associazione culturale senza scopo di lucro. Prima però abbiamo interrogato l’agenzia sulla possibilità di battezzare così l’associazione senza incappare in vizi di forma o denunce.
Come è nata questa vostra collaborazione? Quale è stata la vostra prima volta?
Le Sfogliatelle nascono come community di appassionati di libri, con la prima cena letteraria in cui Alessio Mussinelli ci parlava del suo libro Nemmeno Houdini. Serata divertentissima durante la quale abbiamo gustato piatti tipici lariani, come il risotto al pesce persico, citati nel libro.
Esattamente che iniziative fate con la vostra associazione?
La nostra associazione organizza prevalentemente incontri con gli autori e le autrici.
Ma i format realizzati sono stati tanti da Scevro chi legge, tutti i colori delle parole fino a Uomini che leggono le donne, Non c’è due senza Tè, Questione di stile con Raul Montanari, SfogliaLive, la Floreria Letteraria e le Libere Letture Condivise.
Ci siamo anche reinventate editrici stampando un libro sui racconti della quarantena. E abbiamo anche fatto parlare due calzini con le avventure di Sfoglia&Tella.
Ora Le Sfogliatelle, come detto, è una associazione culturale; è innegabile che c’è stato un bel percorso di crescita. Che effetto vi fa guardare indietro a quando, come dite voi, lo facevate per gioco?
Come dicevamo è nato tutto davvero per gioco e passione, ma come tutte le cose belle le energie si moltiplicano e gli stimoli fanno crescere. Se guardiamo indietro vediamo un cielo costellato di libri e tanta felicità.
Riuscite a quantificare il numero della presentazioni e incontri con autori che avete fatto?
Sono ormai tre anni che ci incontriamo regolarmente, ma sai che non abbiamo fatto una conta?
Per ogni incontro sia in presenza che on line c’è sempre tanta emozione e tanto lavoro. E se non li contiamo significa che sono davvero tanti. Un sogno!
Come scegliete i libri? E come gli autori?
Ti rispondiamo dicendo che siamo in primis delle forti lettrici e che ogni libro prima di entrare nella nostra casa viene letto e amato.
Collaborate anche con altre realtà del territorio?
Il comune di Cantù e di Cermenate ci supportano su alcuni nostri format. Le librerie ci aiutano quando organizziamo incontri fornendoci e vendendo i libri. E collaboriamo anche con altre associazioni. Condividere e collaborare è sempre un momento di bellezza estrema.
Pensiero che sposo al duemila per cento. Quest’anno molto particolare immagino abbia ridotto anche i vostri eventi, ma non mi sembrate donne capaci di stare ferme. Avete ovviato con i mezzi tecnologici immagino. Ma diciamoci la verità, quanto vi manca il contatto con i lettori?
Ci manca immensamente l’abbraccio. Abbiamo ovviato con le dirette on line e la presenza sui social. Ma vorremmo tanto tornare a incontrarci, abbracciarci e guardarci negli occhi.
Che idee vi siete fatte di questa situazione dettata dalla pandemia? Abbiamo letto di più rispetto al passato?
La sensazione è che questo tempo di “letargo” per molti sia stato l’ideale per riprendere la lettura. Per altri gli incontri on line hanno aiutato ad uscire dall’isolamento. Già prima della pandemia noi abbiamo ricevuto sempre tanto affetto, forse perché non abbiamo mai creato un’élite ristretta ma abbiamo accolto e avvicinato tutti, portando i libri anche al di fuori dei soliti contesti, come i bar o i centri estetici.
Adesso il libro è diventato maggiormente via di fuga e sicuramente c’è stato un aumento delle letture.
Prima di salutarci, dovete sottoporvi alla regola del nostro blog che è quella di dover per forza abbinare un libro ad ogni articolo: ci consigliate una bella lettura da fare?
Vi consigliamo Figlio del lupo di Romana Petri, perché con una scrittura intensa compie magicamente un’operazione letteraria a cuore aperto, quello di Jack London. Consigliatissimo.
(libro recensito anche dal nostro blog)
Che c’è nel futuro de Le sfogliatelle?
Ci sono tantissimi nuovi progetti top secret per adesso.
Siamo sicure che ci divertiremo ancora e invitiamo tutti, ma proprio tutti a seguirci.
Continuate con noi a Sfogliare i libri e Buon Natale.
Le Sfogliatelle
Conclusione
Ringrazio di cuore Alida e Armidina che hanno dedicato il loro tempo e la loro passione al nostro blog. Come avrai capito, caro iCrewer, anche per loro i libri e la lettura sono linfa vitale.
Auguro a loro, e a te caro lettore, un augurio di buone feste.