inQuiete 2019 il festival giunto alla sua terza edizione, un evento dedicato al talento, all’intelligenza e la creatività delle scrittrici di ieri e di oggi dall’11 al 13 ottobre
inQuiete un festival tutto al femminile, oserei dire che è femminista e ostinato quanto basta, nel panorama del Bel Paese ci mancava questa forma rivoluzionaria di fare letteratura. Un’evoluzione del talento letterario quindi che ripercorre le tappe delle scrittrici del passato e del presente. Tre giorni ricchi di eventi, quelli che si terranno presso l’isola pedonale del quartiere Pigneto a Roma, che vedrà protagoniste autrici italiane, europee, statunitensi, indonesiane, curde e turche, tra le quali Kathleen Alcott, Valeria Ardone, Miriam Toews, Chiara Gamberale, Feby Indirani, Michela Marzano, Valeria Parrella. Ci sarà un incontro con Michela Murgia dedicato alla teologia femminista, sulle donne che hanno spostato in avanti i confini della libertà femminile; sarà presentato un libro edito da Mondadori e scritto a quattro mani, dalla Murgia e dalla Tagliaferri intitolato Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe: di cosa avrebbe potuto parlare questo libro? Donne.
Controcorrente, strane, pericolose, esagerate, difficili da collocare. E rivoluzionarie. Sono le dieci donne raccontate in questo libro e battezzate da una madrina d’eccezione, la Morgana del ciclo arturiano, sorella potente e pericolosa del ben più rassicurante re dalla spada magica. Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid. Morgana non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare. Il nemico simbolico di questa antologia è la “sindrome di Ginger Rogers”, l’idea – sofisticatamente misogina – che le donne siano migliori in quanto tali e dunque, per stare sullo stesso palcoscenico degli uomini, debbano sapere fare tutto quello che fanno loro, ma all’indietro e sui tacchi a spillo. In una narrazione simile non c’è posto per la dimensione oscura, aggressiva, vendicativa, caotica ed egoistica che invece appartiene alle donne tanto quanto agli uomini. Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile. Le loro storie sono educative, non edificanti, disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.
Festival, organizzato dall’Associazione Mia e dalla Libreria delle donne Tuba Galassia inQuiete con incontri nei locali e spazi culturali del Pigneto, ospitato oltre che dalla Libreria delle donne Tuba, dalla Biblioteca Goffredo Mameli, e grazie alla prosecuzione della collaborazione con Biblioteche di Roma, per la prima volta niente di meno che al Cinema Avorio. Il 10 ottobre si terrà un’anteprima con la presentazione del programma del 2019 a “Grande come una città“, in gemellaggio con le attività culturali che si svolgono nel Terzo municipio, con la presentazione di Barracoon, l’ultimo schiavo di Zora Neale Hurston che è stata una scrittrice statunitense di colore, studiosa del folklore; fece parte del movimento dell’Harlem Renaissance e questo libro è molto di più di una semplice storia, è la testimonianza diretta dell’unico sopravvissuto, Clotilda, dell’ultima nave negriera sbarcata in America lungo la tratta Atlantica.
Le ospiti di turno che si avvicenderanno su questa grande piattaforma per riaffermare il valore della scrittura delle donne e difendere lo spazio conquistato negli ultimi anni saranno: Nadia Terranova, Miriana Trevisan, Simona Vinci, Loredana Lipperini, Annalena Benini, Cristina Cassar Scalia, Elisa Casseri, Gaja Cenciarelli, Concita De Gregorio, Nadia Fusini, Veronica Raimo, Lidia Ravera ed Elvira Serra.
Alle presentazioni delle ultime uscite editoriali si alterneranno a confronti, brevi ritratti di scrittrici del passato, reading e laboratori di lettura per bambine e bambini.
Uno dei temi di spicco sarà quello che tratterà di movimenti e migrazioni, in particolare con Chiara Ingrao politica e sindacalista nonché scrittrice; Elena Stancanelli scrittrice in lizza al Premio Strega con La femmina nuda; Annalisa Camilli giornalista a Internazionale si occupa fondamentalmente di immigrazione e Francesca Mannocchi non ultima per minore importanza, lei è una giornalista freelance anche lei si occupa di migrazioni e conflitti collabora con numerose testate italiane e internazionali. Ha realizzato reportage nei paesi caldi come Siria, Iraq, Libia, Libano, Afganistan, Egitto e Turchia; si rifletterà sull’esilio con Pinar Selek, scrittrice turca condannata all’ergastolo nel suo paese, a causa di una esplosione avvenuta al Bazar delle spezie di Instanbul, ma il motivo sostanziale è quello di essere una femminista che combatte per i diritti delle donne, dei bambini di strada, poveri, minoranze sessuali e comunità curde oltre ad essere uno dei redattori fondatori della rivista femminista Turca di Amargi. Si affronterà il tema dei corpi violati che resistono con la scrittrice francese Adélade Bon autrice della La bambina sulla banchisa la quale dialogherà con Tiziana de Rogatis e le letture saranno in carico a Silvia Gallerano; di corpi liberi che si fanno luogo di sperimentazione una storia contundente intima e carnale ha per protagonista una donna con la pulsione suicida con Eva Baltasar e il suo romanzo Permafrost, Paola Soriga dialogherà con l’autrice spagnola; l’attrice e performer Chiara Bersani che leggerà Marina Cvetaeva grande e sfortunata poetessa Russa morta suicida nel 1941 e Widad Nabi poetessa contemporanea che presenta Il luogo è illuminato dal ricordo.
Gli appuntamenti con Ritratti di Signora rievocheranno Mercè Rodoreda, Edith Wharton, Virgilia D’Andrea, Susan Sontag, Nella Nobili, Clarice Lispector, Dolores Prato, Lucia Berlin e Chavela Vargas. In un reading di Iaia Forte, introdotto da Romana Petri, si ricorderà Elsa Morante mentre Margherita Giacobino, Cristina Petrucci e Monica Pietrangeli parleranno di Valerie Solanas fra opera ed editoria. In continuità con le scorse edizioni si parlerà di poesia con Widad Nabi, poeta curdo-siriana e all’incontro La poesia è viva con Manuela Fraire, Silvia Bre, Laura Pugno e Lidia Riviello. E non mancherà lo spazio inQuiete Kids, dai 13 ai 15 anni, tra letteratura e teatro con, tra le autrici coinvolte Ritanna Armeni, Nadia Terranova, Vichi De Marchi, Lilith Moscon e Carola Susani.
Scrivere di questo festival mi ha riportato alla memoria Iacopone da Todi e la distinzione da lui fatta sulla femmina e la mea domina, lieta di averti presentato inQuiete non resta che partecipare in massa e dimostrare il valore assoluto che una “donna” riveste in tutti gli ambiti della vita. Così detto ti lascio leggere alcuni degli aforismi più celebri per celebrare la donna scritti da donne:
Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna portante della società.
Rita Levi Montalcini
Ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee.
Dacia Maraini
Io ho sempre considerato la donna molto più forte dell’uomo, perché la donna dona la vita.
Claudia Cardinale
Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile.
Charlotte Whitton
Sto fatto che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna mi sembra una gran cretinata. E’ la solita storia che puzza di mancia, di gratifica, di carità, di un bel gesto nei confronti di noi donne, esseri inferiori. Io mi sono rotta leggermente le palle. E dietro una grande donna c’è sempre chi o cosa? Solo se stessa, temo.
Mina
E gli uomini i “grandi” letterati cosa direbbero a tal proposito?
Shakespeare
L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.
Wilde
Non bisognerebbe mai avere fiducia in una donna che non mente sulla sua reale età. Quando una donna è capace di quello, è capace di tutto.
Gandhi
Chiamare una donna il sesso debole è una calunnia; è un’ingiustizia dell’uomo nei confronti della donna.
E comunque se questo ti pare poco: chi disse donna disse incanto!