Cari iCrewers, il mondo dello sport è vasto per le tante discipline che troviamo, e per i suoi beniamini tanto “osannati”; in primis troviamo i rappresentanti del calcio, a seguire tennis, pallacanestro e pallavolo, boxe, e poi tutti gli altri. Ma, se si tratta di donne che balzano agli onori della cronaca, la notizia rimane giusto il tempo di “digerirla” e poi cade nel dimenticatoio.
Noi di iCrewPlay invece, evidenziamo tutte le notizie. Questa riguarda una Donna, Tania Cagnotto, ed è una notizia speciale; e si, anche lei ha scritto un libro:
[amazon_link asins=’8891814202′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a146971d-6b25-11e8-9d8c-7d8ad41b8b0d’]
- Copertina flessibile: 165 pagine
- Editore: Mondadori Electa (12 giugno 2018)
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8891814202
- ISBN-13: 978-8891814203
“Una carriera di trionfi e successi, di sacrifici, lavoro e determinazione. Nel corso degli anni, con le sue prodezze dal trampolino, Tania Cagnotto è riuscita ad appassionare milioni di tifosi e si è imposta come una delle atlete italiane più apprezzate, anche a livello internazionale. In questo libro Tania ripercorre i momenti più significativi del suo importante percorso sportivo, ma non solo: attraverso un racconto che procede per temi e parole chiave, ci accompagna alla scoperta della sua adolescenza, del rapporto con gli amici e con i genitori, della sua quotidianità e della sua famiglia. E ci parla delle paure, dei sogni, dei rimpianti e dell’universo di una ragazza straordinaria e semplice al tempo stesso.”
E’ la sua vita raccontata in 165 pagine ripercorrendo la sua carriera a partire dal primo tuffo in piscina (il padre non voleva), alle medaglie, al tonfo alle Olimpiadi di Londra, alla sua rinascita grazie anche alla “gemella sportiva” Francesca Dallapè, con brevi incursioni nella sua vita privata.
Uno dei momenti che Tania ricorda nel suo libro
Il problema dello sport è uno ed uno solo e si chiama cultura sportiva, che passa attraverso una costituzione che sancisca il diritto allo sport e da una scuola che ne prenda atto, facendone uno strumento di crescita per i giovani. Dobbiamo ricordarci che i campioni non si sfornano come il pane.
Proviamo a cambiare registro, torniamo a pensare mens sana in corpore sano e meno ignoranza nel senso letterale della parola, ovvero cultura in senso lato. Anche sportiva.
E quindi ben vengano libri scritti da persone come TANIA CAGNOTTO se possono riuscire a reindirizzare le “modalità” sportive che albergano in ciascuno di noi e con essa la dignità personale.