Cari iCrewers, oggi “ospite” della rubrica è una grandissima del rock italiano oserei dire la più grande: Gianna Nannini. In questo libro si racconta come non aveva fatto mai
Quale titolo, se non uno provocatorio come “Cazzi miei” poteva avere la biografia di una rocker come Gianna Nannini? Già da questo si può capire che non è un’ordinaria autobiografia. Mondadori la ripresenta ad un anno della prima edizione.
“Mi piace pensare che nelle pieghe della pelle, in un abito, nel trucco si nasconda qualcosa di te che vuoi proteggere”.
In questo libro la cantautrice racconta le vicende pubbliche e private, partendo dagli episodi scomodi e drammatici della sua vita per arrivare fino ad oggi. Ha lottato contro lo sfruttamento della musica “a tutti i costi” in un susseguirsi di morti e rinascite per diventare “La Nannini”.
Il senso del suo libro: voler sempre lottare per raggiungere se stessi
L’artista
Dalla Biografia ufficiale:
Gianna Nannini nasce a Siena 14 giugno 1956. Studia sette anni di conservatorio e poi lascia la sua terra per Milano. Nel 1976 esce il suo primo album Gianna Nannini, subito un secondo l’anno successivo e da qui una serie infinita di successi. Nel 1979 con l’album California e poi il singolo America ci sarà la svolta rock che segnerà il suo percorso. Due suoi successi, Vieni ragazzo e Come un Treno, saranno parte della colonna sonora del film di Michelangelo Antonioni “Identificazione di una donna”. Nel 1984 conquisterà tantissimi premi con Fotoromanza, successo internazionale.
L’anno della consacrazione è il 1978: con Maschi e altri, sua prima raccolta di hit, vende oltre un milione e mezzo di copie in Europa. L’album viene pubblicato anche in Sud America, Corea del Sud, Israele, Sud Africa e Australia.
Il brano I maschi viene presentato in anteprima al “World Popular Song Festival” di Tokio.
Il 1° maggio partecipa a un concerto eccezionale: insieme a Sting e Jack Bruce canta, alla Schauspielhaus di Amburgo, una selezione di canzoni di Bertoldt Brecht e Kurt Weill.
Nel 1989 Gianna scrive assieme a Edoardo Bennato il testo di Un’estate italiana. Il brano diventa la sigla di Italia ’90; le royalties relative al testo verranno devolute ad Amnesty International.
Realizza nel 2001 la colonna sonora del film d’animazione di Enzo D’Alò, “Momo”, i cui primi 18 minuti saranno proiettati durante la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Da sempre impegnata a favore del disarmo, in risposta all’11 settembre Gianna partecipa in incognito alla Marcia della Pace Perugia-Assisi del 2002. Il 2005 è l’anno di IO, il suo primo libro edito da Rizzoli
PIA, opera lirica moderna (libretto di Pia Pera) composta da Gianna già 12 anni prima viene messa in scena da David Zard nel 2007; nel frattempo viene realizzato l’album Pia come la canto io, con la produzione musicale di Wil Malone. Il disco rappresenta una sorta di florilegio della stessa Opera, dove la voce di Gianna interpreta tutti i personaggi.
Nel 2009 esce per Bompiani il volume “Gianna Nannini, Stati D’Anima”, un libro di testi e immagini che contiene pensieri di Gianna, un racconto di Edoardo Nesi con il progetto visivo di Alberto Bettinetti.
Anche interprete nel film “Genitori e figli” di Giovanni Veronesi a cui concede il brano Maledetto Ciao e l’inedito Sogno scritto appositamente per il film, che riceverà anche una nomination ai Nastri d’Argento.
Il 15 novembre del 2012, e poi anche nel 2015, riceve il Premio Elsa Morante per la categoria Parole in musica.
Il 1° dicembre 2014 esce HITALIA pubblicato da Sony Music.
HITALIA è un progetto importante per la cantautrice senese, è l’album della grande canzone italiana del 900, una straordinaria raccolta di alcune tra le più belle canzoni della musica popolare italiana, interpretate per la prima volta dalla voce unica e inconfondibile di Gianna Nannini.
Esce il 15 settembre 2017 il nuovo singolo Fenomenale che anticipa il nuovo disco Amore gigante del 27 ottobre.