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Lettura: Il romanzo de la rosa, romanzo allegorico medievale 1237
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Il romanzo de la rosa, romanzo allegorico medievale 1237

Francesca Del Campo 4 anni fa Commenta! 4
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Il romanzo de la rosa è un romanzo allegorico medievale.  E va beh, dirai, caro lettore. che roba complicata. Solo a leggere la definizione è spaventoso questo libro. E chi lo dice? Chi dice che il medioevo era un’età fosca e oscura? ebbene, il Romanzo de la rosa è un romanzo erotico!

Sì, proprio erotico, con nulla da invidiare ad Anais Nin- Il romanzo de la rosa è la storia di un giovane che supera mille peripezie per poter conquistare la rosa della sua amata, dove la rosa non è altro che l’organo genitale e l’obiettivo del protagonista è proprio il sesso.

Il Romanzo de la rosa, romanzo allegorico medievale

roman de la rose

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Ma, scusate, ma il medioevo non era quel periodo in cui si compivano barbarie, in cui vigeva lo jus primae noctis (falso storico clamoroso sfruttato da romanzi d’appendice e cinematografia… chi non si ricorda Braveheart?), in cui le donne indossavano le cinture di castità?

Ebbene, io credo che sugli anni dall’incoronazione di Carlo Magno alla caduta di Costantinopoli, siano successe così tante cose, e siano avvenuti così tanti cambiamenti sociali che sia impossibile farsene un’idea così generale. E’ però vero che negli anni in cui, su per giù, trionfava lo stilnovo in Italia, in Francia De Lorraine componeva le prime migliaia di versi di questo poema allegorico in cui l’io narrante ricorda un vecchio sogno, un’allegoria, appunto, in cui cercava di conquistare questa preziosa rosa della sua amata.

Il romanzo de la rosa fu completato da Jean de Meun che quarant’anni dopo la morte del primo autore, ne completò l’opera e la fece pubblicare rendendola uno dei libri più diffusi dell’epoca. Iniziata nel 1237, era ben conosciuta anche da Dante e influenzò moltissimo la letteratura inglese.

Il nostro bel protagonista, dopo aver affrontato i personaggi di Invidia e Bell’accoglienza nel mondo fantasioso di Amore, riceverà l’aiuto di Venere per arrivare finalmente a compiere l’atto d’amore. Il personaggio del narratore giura fedeltà ad Amore con il vero e proprio rito cavalleresco e si fa vassallo, servitore di Amore e della sua amata in perfetto stile amor cortese.

Il concetto di amore cambia all’interno del libro perchè cambiano gli autori e l’epoca di scrittura: da amante vassallo ad amante amante, questo succede negli ultimi versi del romanzo. Ovvero l’amore concepito come atto fisico, come carne e sessualità, si citano perfino i genitali maschili in un modo per niente edulcorato! E chi lo ha detto che il medioevo fosse un’epoca priva di piaceri carnali? Preda di violenze e ipocrite superstizioni? Esiste una poesia più delicata e una concezione di amore più pura di quelli pensati dagli stilnovisti?

Rispondo io, no, non esiste. Ebbene, Le roman de la rose trascfina il lettore verso un erotismo palpabile, un desiderio carnale e tangibile seppur allegorico, che rende la lettura eccitante proprio perchè è un unicum, un esempio sublime di un tipo di letteratura che nel medioevo cercava di rivoluzionare la mentalità dell’epoca.

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