Caro iCrewer, per la nostra rubrica Sette o nove arti nei libri sono a segnalarti intanto l’uscita di un nuovo romanzo storico edito Newton Compton, disponibile dalla fine del gennaio scorso; si tratta de Il pittore maledetto, scritto da Luigi De Pascalis, autore molto apprezzato per i suoi romanzi storici curati particolarmente nelle ricostruzioni e traboccanti di misteri, suspense e azione.
Il pittore maledetto
Ecco la trama: “1819. Il pittore spagnolo Francisco Goya si è trasferito da poco alla Quinta del sordo, una casa di campagna alla periferia di Madrid, assieme alla giovane amante Leocadia Weiss, e ai figli di lei Guillermo e Rosarito. L’artista, sordo da anni e chiuso in un mondo sempre più cupo, è intossicato dal piombo contenuto nei colori.
La malattia comporta incubi, allucinazioni, sbalzi di umore sempre più violenti. Per trovare sollievo al male, inizia a dipingere di notte sulle pareti di casa le sue celebri pitture nere. Una sera Rosarito, che ha sei anni e non sa di essere sua figlia, lo scopre mentre si dedica alle sue ossessioni indossando uno strano cappello con una corona di candele accese.
Comincia così tra incubi, violenze domestiche, gesti d’amore e colpi di genio, lo strano rapporto tra l’anziano e famosissimo pittore di corte e la bambina che ha uno straordinario talento per il disegno. L’arte sarà la loro lingua segreta e il loro rifugio. Ma niente, alla fine, sarà come Goya, Rosarito, Leocadia e Guillermo avrebbero voluto.”
Questo genere letterario ha molti seguaci, e devo ammettere che io sono una di questi; adoro i thriller storici per il fatto che rendono una visione assolutamente romantica di molteplici elementi del passato: città, costruzioni, paesaggi, architetture, arti e mestieri; e poi culture, psicologie, aberrazioni, scandali, intrighi e tutto quello che ha caratterizzato il nostro percorso evolutivo, provocando anche inevitabili riflessioni sulla natura stessa dell’umanità.
Non ci si può improvvisare scrittori di romanzi storici: proprio come nella pittura bisogna apprendere le tecniche base per poi sviluppare il proprio stile, nella scrittura non basta l’inventiva ma ci vuole studio, formazione e informazione. Solamente così il risultato regalerà agli appassionati (e noi sicuramente lo siamo) una serie di sfumature e sfaccettature diverse, per poter apprezzare la medesima arte sotto molteplici aspetti.
Sono curiosa riguardo a questo nuovo lavoro di Luigi De Pascalis perché ultimamente ho avuto modo di apprezzare un’altra autrice che ha scritto su Francisco Goya, che è Alex Connor e che ha pubblicato, sempre per Newton, Goya Enigma: il romanzo mi ha entusiasmata e quando ho visto l’anteprima dell’uscita de Il pittore maledetto sono rimasta un po’ perplessa: possibile che nell’arco di pochi mesi due autori abbiano deciso di argomentare su di uno stesso personaggio, col rischio di annoiare i lettori e vanificare i loro sforzi?
Effettivamente le trame sono diverse anche se sempre delle Pitture Nere di Francisco Goya si va a trattare; allora forse sarà il caso di leggere anche quest’ultimo libro e vedere se confermo la mia tesi o la smentisco: mille e più sfumature possibili di un solo personaggio e della sua vita o abile marketing basato su preferenze del momento? Stay tuned caro iCrewer, a breve ti farò sapere com’è andata.