Caro Lettore, condivido con te la mia lettura di Il Pescatore di sogni di Marco Maria Ferrari edito Il Viandante.
Il romanzo racconta di un sogno che riconduce l’autore ai tempi della sua infanzia a Giulianova (Te). Ma è anche un piccolo e prezioso saggio sul porto di Giulianova e sui suoi tesori, i segreti e qualche ombra (come il vizio del gioco di alcuni pescatori); su come si viveva e su cosa era essenziale, sull’importanza di rispettare la natura e i suoi tempi.
Il pescatore di sogni
A riportare l’autore proprio nei luoghi del suo passato è l’odore del pane appena sfornato. Un profumo che non potrà mai dimenticare, insieme a tutte le storie che il vecchio marinaio Roberto gli concedeva mentre erano insieme al porto.
Il racconto che l’autore ci regala è impregnato degli odori, dei sapori, delle avventure che hanno caratterizzato la sua infanzia. Ma protagonisti sono soprattutto i luoghi e le genti che hanno riempito quelle sue giornate contribuendo al legame indissolubile con il mare, il porto e i loro segreti.
La narrazione è intima: questo romanzo non è solo un’autobiografia. Ti pare proprio di essere in un sogno dove gli eventi sembrano non legarsi. Ma il legame c’è eccome: il filo conduttore è l’esperienza, l’importanza che ha nella nostra vita e che diventa patrimonio per chi viene dopo.
Il pescatore di sogni è chi non si stanca mai di cercare:
“Figlio mio, se hai nell’anima il desiderio di scoprire sempre mondi nuovi e la fantasia che solo un Pescatore di sogni possiede, anche da vecchio avrai la chiave per aprire le numerose stanze dell’immaginazione”
Questa è “l’esperienza” tramandata all’autore da suo padre, questo è uno dei motivi più profondi, credo, per cui ha scritto questo romanzo.
La narrazione si inoltra nel mondo del mare utilizzando termini tecnici e anche parole dialettali, sempre allo scopo di mostrare i punti fermi della storia dell’autore: così ho imparato parole nuove come salipicci (gamberi rossi), caliscendi, la panarella, le lancette.
E “aggrappando” le parole alle immagini ha reso vivido quel passato catturando la mia attenzione, nonostante la mia estraneità al mondo della pesca.
Roberto è colui che gli ha insegnato i segreti del mare, ma anche della vita, e parlando del caliscendi, un attrezzo da pesca costruito con materiali da recupero, ne esalta la flessibilità:
“Questo è il segreto per superare le difficoltà della vita e adattarsi ai cambiamenti del mondo senza lasciarsi spezzare”.
L’epilogo mi ha rattristato un po’, forse avrei preferito continuare a sognare, ma chi non lo vorrebbe!
Consiglio questo romanzo a chi ha voglia di immergersi in una storia molto personale nella quale ci si può comunque immedesimare, o per prendere spunto e immergersi nei ricordi e ripercorrere il proprio passato.
Marco Maria Ferrari è nato a Giulianova nel 1950 e ha iniziato ad esercitare la professione forense nel 1976. Ha frequentato la facoltà di diritto comparato a Strasburgo, per anni ha collaborato con la cattedra di diritto del lavoro all’Università di Teramo.
Come sempre buona lettura!