Il mistero dell’Ombra dell’alba, Paolo Roversi
Metti un caldo pomeriggio d’estate, aggiungici una terrazza arroventata dal sole, una fresca brezza ti spettina i capelli e un gruppo di ragazzini, i tuoi nipoti, organizzano scherzi armati di gavettoni.
Un libro rimane incustodito su un muretto e la copertina gialla e nera attira la tua attenzione, da redattrice interessata ai libri per ragazzi ricordi perfettamente la serie del Battello a Vapore, dedicata ai gialli e che porta come titolo Giallo e Nero e così, certa che qualche gavettone ti sta per colpire ti armi dell’unico oggetto che può salvarti, quell’insieme di carta e inchiostro, ebbene ora ne sono consapevole un libro può salvarti la vita, beh dai almeno la messa in piega.
Il mistero dell’Ombra dell’alba, Giallo e Nero. Il Battello a Vapore, Piemme
Quando Il mistero dell’Ombra dell’alba finisce tra le mie mani, devo dire, mi sono sentita da subito molto incuriosita. Conosco l’autore Paolo Roversi per fama ovviamente. Si tratta di un giornalista, sceneggiatore e autore di soggetti per il cinema, il teatro e le serie tv; come scrittore predilige i gialli, dirige il MilanoNera e ti avevo parlato di lui in occasione del Festival NebbiaGialla. Un evento dedicato alla letteratura di genere Noir e gialla e nato appunto da un’idea di Paolo Roversi.
Devo dire che ho fatto proprio bene a leggerlo!
Si tratta di un libricino, 170 pagine circa molto simpatico e ben scritto ed è ambientato a Milano, quindi tu che mi conosci sai quanto io adori questa come location in cui ambientare i romanzi. Per la precisione la vicenda si svolge presso l’aeroporto di Linate in un hangar che è diventato l’abitazione di Mac il compagno della mamma del protagonista: Ricky un ragazzino di tredici anni.
L’hangar è un luogo fantastico in cui un ragazzino curioso e intelligente come Ricky non può far altro che desiderare trascorrere le proprie giornate, tuttavia un giorno, in seguito al ritrovamento di un cane che verrà ribattezzato Wolf, iniziano ad avvenire dei fenomeni veramente incresciosi.
Un rapimento si trasforma in un omicidio e i due protagonisti, Mac e Ricky, grazie all’aiuto dei loro amici si trovano ad affrontare una vera e propria indagine: nulla è come sembra e i nostri due personaggi alla ricerca di una preziosissima statuetta etrusca ci portano fino alla magica Volterra. Volterra è città di origine etrusca che io stessa ho visitato per via della mia passione per la serie di Twilight, lo sai che il secondo volume della Saga New Moon è in parte ambientato lì.
La lettura diventa scorrevole e le pagine si voltano che è un piacere, fino al colpo di scena finale che ti fa proprio dire: “Elementare Ricky”.
I personaggi sono ben delineati e dalle caratteristiche molto curiose. Mac è un ex-poliziotto che ha lasciato l’arma per costruire un velivolo, un Aermacchi degli anni sessanta per dedicarlo a suo padre; Ricky è invece un ragazzo molto intelligente che sta cercando di creare una propria app, ma non finisce qui! Abbiamo archeologi, tombaroli e un intero aeroporto che fa da sottofondo…
Non posso fare altro che consigliare questo libro e augurarti una buona estate.