A due anni dalla tragica scomparsa esce Il mio Kobe, L’amico diventato leggenda scritto da Christopher Goldman Ward, edito da Baldini+ Castoldi Il nuovo libro, dedicato al grande campione di Basket Kobe Bryant disegna un ritratto del campione più autentico, intimo e personale.
Christopher Goldman Ward di lui ha scritto “Chi ha conosciuto Kobe lo sa: era un tipo particolare, fatto a modo suo. Si dice che non avesse amici e in un certo senso è vero: sono convinto che Kobe Bryant, il Black Mamba, non ne avesse. Kobe il reggiano, invece, ne aveva eccome.» Un delizioso interludio letterario sul ricordo…
Con devozione, poeti delle nostre vite non muoiono, si assentano” “
Un omaggio accorato da parte di chi ha vissuto il Kobe lontano dai riflettori ma chi è Christopher Goldman Ward, il grande amico italiano del campione?
È nato a Varese nel 1977 da padre americano e madre italiana. Architetto si è formato al Politecnico di Milano e trascorre gran parte del suo tempo in aereo, viaggiando per lavoro e con la famiglia.
Ha imparato a vivere a pieno le sue diverse identità – americano e italiano, nero e bianco, sportivo e architetto – e ama il basket, che a 11 anni gli ha regalato l’incontro con un amico straordinario: Kobe Bryant.
Il mio Kobe. L’amico divenato leggenda il ricordo nelle parole del suo migliore amico
Nelle pagine di questo libro, l’autore racconta la storia della sua amicizia con Kobe Bryant.
Un’amicizia che risale all’infanzia, nata durante il periodo in cui la leggenda del basket NBA visse in Italia, in anni che influirono sulla sua formazione e sul suo carattere. Non ci sono dunque statistiche o tecnicismi. Non è quel tipo di libro.
Ci sono invece pagine sul lato più umano di un campione, troppo spesso innalzato a «intoccabile»: l’arrivo di Kobe a Reggio Emilia grazie all’ingaggio di suo padre nella Pallacanestro Reggiana, l’ingresso nella squadra giovanile, la rivalità sportiva con Ward, gli incontri da adulti con guardie del corpo al seguito e limousine, il vederlo allo Staples Center di Los Angeles, in mezzo a 20.000 persone che cantano il suo nome, durante la sua ultima stagione da giocatore.
«Prima di essere un campione osannato in tutto il mondo, Kobe era un bambino come siamo stati tutti noi. C’è un momento in cui siamo tutti alla pari, allo stesso punto di partenza. C’è un momento nella nostra vita in cui ognuno di noi è Kobe.»
Il mio Kobe. L’amico diventato leggenda il ritratto originale del grande campione
Con questo libro vorrei ringraziare tutti voi amici, tifosi e amanti dello sport per la vicinanza che mi avete dimostrato il 26 gennaio 2020 e nelle settimane a seguire: grazie a voi – alle conversazioni faccia a faccia, ma anche alle telefonate o ai semplici messaggi – mi sono sentito meno solo.»
Christopher Goldman Ward, nelle pagine di questo libro, racconta la storia della sua amicizia con Kobe Bryant.
Un’amicizia che risale all’infanzia, nata durante il periodo in cui la leggenda del basket NBA visse in Italia, in anni che influirono sulla sua formazione e sul suo carattere. Non ci sono dunque statistiche o tecnicismi. Non è quel tipo di libro.
Ci sono invece pagine sul lato più umano di un campione, troppo spesso innalzato a «intoccabile»: l’arrivo di Kobe a Reggio Emilia grazie all’ingaggio di suo padre nella Pallacanestro Reggiana, l’ingresso nella squadra giovanile, la rivalità sportiva con Ward, gli incontri da adulti con guardie del corpo al seguito e limousine, il vederlo allo Staples Center di Los Angeles, in mezzo a 20.000 persone che cantano il suo nome, durante la sua ultima stagione da giocatore.
«Prima di essere un campione osannato in tutto il mondo, Kobe era un bambino come siamo stati tutti noi. C’è un momento in cui siamo tutti alla pari, allo stesso punto di partenza. C’è un momento nella nostra vita in cui ognuno di noi è Kobe.»
il mio Kobe è disponibile in libreria e su Amazon!
Buona lettura!