iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Leggilo anche tu: Il giornalino di Gian Burrasca
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Cerca
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotizieNotizie in Vetrina

Leggilo anche tu: Il giornalino di Gian Burrasca

Alessandra Di Maio 5 anni fa Commenta! 6
SHARE

Il giornalino di Gian Burrasca è una lettura che, a mio personale giudizio, va bene sia per i più piccoli che per i più grandi, un libro che non ha età, una storia che ti fa sorridere e che ti fa capire quanto la spensieratezza dei bambini vada spesso a mitigare la severità degli adulti, quanto spesso le loro classiche marachelle debbano essere viste sotto una luce diversa e non necessariamente punite.

Contenuti
Il giornalino di Gian Burrasca: quando la lettura diventa puro divertimentoPerché devi leggere Il giornalino di Gian Burrasca

Il giornalino di Gian Burrasca: quando la lettura diventa puro divertimento

Il Giornalino di Gian Burrasca è una storia che risale al ‘900, quando il suo autore Luigi Bertelli, meglio noto con lo pseudonimo di Vamba, decise di regalarci l’esilarante storia di bambino e di raccontarci le sue (dis)avventure; un libro inizialmente pubblicato a puntate nel 1907 e poi per intero nel 1912.

Un romanzo che ha acquisito grande popolarità e del quale ne sono state tratte anche delle riproduzioni  per la Tv e, d’altro canto, non si può non restare affascinati da questo ragazzino, di appena nove anni, che ne combina di ogni, non sempre riuscendo a cavarsela, oseremmo dire, per il rotto della cuffia.

Leggi Altro

Che succede a Baum? Woody Allen pubblica il suo primo romanzo in contemporanea con gli USA
Dan Brown torna in libreria il 9 settembre con L’Ultimo Segreto: un thriller tra Praga, scienza e mistero
Lifestyle. Giorgio Armani: la rivoluzione che cambiò la moda per sempre
Ocean Vuong a Mantova con L’imperatore della gioia: “Combattiamo le idee, non le persone”

E se Giannino Stoppani in arte Gian Burrasca per un verso è la disperazione dei suoi genitori, delle sorelle e di chi gli sta accanto, per altro verso non possiamo non amarlo.

E così all’alba dei suoi nove anni, la mamma decide di regalare a questo suo figlio, che non fa che combinare marachelle una dietro l’altra, un bel diario nuovo di zecca ove il ragazzino deciderà di imprimere tutto ciò che gli accade per filo e per segno, tutto ciò che questi combinerà da solo o in combutta con qualche suo amichetto. Il bambino, coraggiosamente, andrà a imprimere in questo suo memoriale anche i castighi che gli verranno imposti.

Tu che leggi, e nonostante ne combini davvero delle belle, pensi che è quasi impossibile arrabbiarsi con un bambino che alla fine quello che fa, lo fa solamente per fare del bene – secondo la sua visione dei fatti -, per far divertire e che mai e poi mai avrebbe pensato che le sue azioni potessero generare guai, confusione e arrabbiature.

«…tutto questo dimostra che in fondo quelle che chiamano le mie birbonate sono vere inezie, e che sarebbe ora di finirla  con le esagerazioni e le persecuzioni».

Povero Gian Burrasca, alle volte sembra proprio che gli eventi gli siano proprio avversi!

Perché devi leggere Il giornalino di Gian Burrasca

In occasione dell’evento #ioleggoperché, che ti consente di recarti in una delle librerie che aderiscono a questa iniziativa e scegliere un qualsiasi testo da donare ad una scuola, mi sono recata, come usualmente è mia abitudine fare in occasione di questo progetto, in un libreria per acquistare dei testi da dare in dono alle scuole frequentate dalle mie bambine; tra i testi ho scelto Storie della buonanotte per bambine ribelli: 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo, Alieni e proprio Il giornalino di Gian Burrasca: potrebbe sembrare una decisione strana questa, che non collima con le precedenti, come se in un cestino del pane ci trovassi una brioche.

In realtà, quando la libraia me lo ha proposto non ho indugiato, ho detto solamente prendo questo! la mia scelta insomma è stata voluta.

Vedi, caro lettore, avrò letto questo libro innumerevoli volte e l’ho fatto in diverse fasi della mia vita e ti posso assicurare che ogni volta è stato sempre terapeutico: mi ha svuotato la mente, mi ha rilassata e fatta sorridere tantissimo.Il giornalino di Gian Burrasca

Voglio a questo proposito narrarti un episodio: per la festività di Ognissanti solitamente mi trovo al cimitero per commemorare i miei cari defunti, benché la ricorrenza sia tutt’altro che lieta, mi viene comunque da sorridere e sai perché? Perché mi torna in mente l’episodio nel quale il nostro Giannino, in visita ai suoi defunti con la propria famiglia, pur trovandosi in un luogo sacro riesce comunque a combinarne una delle sue trastullandosi con gli amici che incontra proprio in quel luogo e suscitando le ire paterne

«E qui il babbo, la mamma e l’Ada si son messi a chiacchierare tra loro, e siccome io mi seccavo, avendo visto di lontano Renzo e Carluccio li ho raggiunti e ci siamo messi a fare ai cavalli lungo i viali che si prestano molto bene, essendo tutti coperti di ghiaia e avendo ai lati le barriere da saltare nei recinti pieni d’erba, purché però non vengano i guardiani perché è proibito. Ad un tratto mi son sentito pigliar per il goletto.

Era il babbo tutto infuriato perché, a quanto pare, mi cercava da un pezzo con la mamma e l’Ada. – Proprio non c’è nulla di sacro per te! – mi ha detto con voce severa. – Anche qui, dove si viene per piangere, trovi il modo di far delle birichinate!…»

Consiglio a tutti, grandi e piccini, di leggere Il giornalino di Gian Burrasca proprio perché ti aiuta vedere sempre il lato positivo delle cose.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?