Il “Festival del classico” in programma dal 18 al 21 ottobre è una delle tante interessanti iniziative proposte dalla Fondazione Circolo dei Lettori.
Una Fondazione nata nel 2006, con sede a Torino e a Novara, che offre un programma molto fitto di incontri, reading, presentazioni, gruppi di lettura e altri appuntamenti e si propone come guida selettiva, ma al contempo aperta ai nuovi modi di raccontare e leggere, in un mondo letterario sempre più vivace e creativo.
Guardando il sito internet del Circolo dei Lettori mi ha colpito in particolare la scelta della sede del circolo a Torino: un elegante palazzo settecentesco, Palazzo Graneri della Roccia, in pieno centro, con ben otto sale, ognuna dedicata ad un’attività culturale diversa: la galleria, la sala grande, la sala gioco, la sala artisti, la sala filosofi, la sala di lettura, il salotto cinese e la sala biliardo. Davvero un luogo incantevole.
Altrettanto suggestiva la sede del Circolo dei lettori a Novara situata nel Complesso Monumentale del Broletto, in via F.lli Rosselli, composto da edifici di epoche diverse. Anche in questa sede l’obiettivo è quello di riscoprire la funzione del racconto, di trasmettere saperi e conoscenze attraverso lo stare insieme.
Interessanti anche i gruppi-di-lettura con appuntamenti dal lunedì al giovedì fino a dicembre, che prevedono analisi di autori e libri in italiano e in lingua, focus su voci inconsuete di poesia contemporanea, libri a km 0, scienza e letteratura e molto altro. Questa la frase di presentazione che chiarisce perfettamente lo scopo di questa iniziativa:
“CHI LEGGE NON E’ MAI SOLO
Perché leggendo, la vita si popola di nuove esistenze.
E intorno ai libri ci si ritrova, condividendo pagine, autori, sottolineature.
Perché chi ama le storie è legato da un filo fatto di sorrisi, passione, amicizia.”
Tornando al Festival del classico, l’idea è quella di riproporre antichi dilemmi, parole della letteratura, della filosofia e degli storici antichi e usarli come spunto per farsi nuove domande e trovare nuove soluzioni.
Tra gli ospiti, Luciano Canfora, Gian Luigi Beccaria, Paolo Mieli, Andrea Marcolongo, Ivano Dionigi, Lucio Russo, Salvatore Veca, Alessandro Baricco, Luciano Violante, Gustavo Zagrebelsky, Eva Cantarella, Roberto Vecchioni e tanti altri.
Tra gli appuntamenti in programma:
Giovedì 18 ottobre alle 18.30: “Viviamo nel dopo Pericle? dilemmi della politica” con Paolo Mieli, giornalista e Luciano Canfora, Università di Bari, durante il quale ci si domanderà se il dilemma principale della politica sta nel suo difficile rapporto con la morale.
Venerdì 19 ottobre alle ore 11: “I classici hanno un futuro? Riflessioni sulla strada del tempo” con Luciano Canfora, Università di Bari, Ivano Dionigi, Università di Bologna e Lucio Russo, Università di Roma Tor Vergata. Il mondo classico, fatto di ragione ed equilibrio, cos’ha in comune con questo mondo che delegittima ogni limite? Atene e Roma cosa dicono all’Europa, meta dell’arrivo di nuovi popoli che ne accelera il tramonto? Le parole dei classici come interessano l’uomo tecnologico che, frastornato dall’immensa rete dello spazio, ha smarrito la strada del tempo?
Sabato 20 ottobre: si parla, tra gli altri temi, di Giustizia e mito (Il Mulino) con gli autori Marta Cartabia, giudice costituzionale e Luciano Violante, giurista, modera Gustavo Zagrebelsky, giurista, affrontando dilemmi del diritto già raccontati nei miti: coscienza individuale verso ragion di stato (Antigone), verità storica verso verità soggettiva (Edipo), legge verso sua opposizione (Creonte). Più tardi Roberto Vecchioni, cantautore parla dei “classici che insegnano a vivere”: oggi che l’individuo rischia di naufragare in una collettività senza confini, perdendo il proprio centro, emotivo e di valori, le parole di antichi autori possono fargli da guida fra incertezze e sbandamenti, regalando punti fermi sui cui costruire la propria individualità.
Domenica 21, infine, Luciano Canfora terrà una lezione conclusiva dedicata alla concezione delle leggi e dello stato nel tempo, partendo dalla Costituzione degli Ateniesi dello Pseudo-Senofonte, per passare all’Epitaffio di Pericle di Tucidide e alla tragedia Le Supplici di Euripide.
Durante il Festival, nella sala dei Mappamondi dell’Accademia delle scienze a Torino, gli studenti di tutti i licei che prevedono l’insegnamento del latino del Piemonte e della Valle D’Aosta, si sfideranno in un “torneo di Disputa classica“.
Il torneo prevede delle squadre formate da quattro persone l’una. Prima dell’inizio di ogni dibattito viene sorteggiato un tema e alle squadre vengono affidate due posizioni opposte da difendere. Vincerà chi adotterà la strategia più convincente. I temi trattati saranno: “L’amore degli dei e degli uomini”, “agonismo arcaico” e “che cos’è il classico?”, introdotti, prima delle sfide, rispettivamente dalla scrittrice e insegnante Paola Mastrocola, lo scrittore Matteo Nucci e l’autore di “La lingua geniale” e “La misura eroica” Andrea Marcolongo. Un nuovo modo per avvicinare gli studenti allo studio dei classici, appassionandoli tramite una competizione che li stimola anche ad esercitarsi su abilità spesso trascurate come saper argomentare, essere sintetici e chiari nell’esposizione.
Il programma completo lo trovate sul sito internet della Fondazione, che vi consiglio di visitare perché secondo me è ben fatto e pieno di iniziative ed eventi davvero interessanti per gli amanti della lettura.