Il fantasma di Canterville è una famosa novella scritta da Oscar Wilde nel 1887. La storia racconta di un fantasma che infesta il castello inglese di Canterville, il quale viene affittato ad una famiglia americana.
Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde
Il fantasma che vive nel castello di Canterville è un personaggio molto particolare: diversamente dagli altri fantasmi che solitamente spaventano le persone, egli sembra essersi ormai abituato al suo ruolo e non riesce più a mettere paura a nessuno. Inoltre, la famiglia americana che si stabilisce nel castello non si fa certo impressionare dalle sue apparizioni e persino i suoi tentativi di spaventarli si rivelano infruttuosi.
La novella, attraverso la figura del fantasma, rappresenta in modo ironico la contrapposizione tra il vecchio mondo europeo e il nuovo mondo americano, ma anche la concezione tradizionale del fantastico che Wilde mette in discussione. In particolare, la storia riflette sulla nozione di spettro come presenza reale e tangibile, in cui il personaggio del fantasma appare come una metafora della vecchia Europa, mentre la famiglia americana simboleggia il progresso e la modernità.
La novella è una delle opere più celebri di Oscar Wilde e rappresenta un esempio emblematico della sua abilità di coniugare l’umorismo con tematiche più profonde e universali.
Il messaggio che ha trasmesso Oscar Wilde
Il messaggio del racconto è complesso e può essere interpretato in diversi modi. Tuttavia, la novella di Oscar Wilde può essere vista come una riflessione sull’importanza di abbracciare il cambiamento e di adattarsi alle nuove situazioni.
Da un lato, il fantasma di Canterville rappresenta la vecchia Europa e il suo attaccamento alle tradizioni e ai valori del passato. Dall’altro, la famiglia americana rappresenta il nuovo mondo e la sua apertura al cambiamento e alla modernità.
Attraverso la figura del fantasma, Wilde mette in discussione la concezione tradizionale del fantastico e del soprannaturale, che spesso viene utilizzata per rappresentare la paura dell’ignoto e della novità. Invece, la novella suggerisce che l’ignoto non deve essere temuto, ma invece affrontato con coraggio e curiosità.
In definitiva, Il fantasma di Canterville può essere letto come una riflessione sulla necessità di abbracciare il cambiamento e di adattarsi alle nuove situazioni, senza rimanere intrappolati nel passato e nelle vecchie tradizioni.
I protagonisti
Il fantasma è un personaggio molto particolare, descritto come un ex nobile inglese che è stato maledetto a infestare il castello per secoli. Nonostante abbia un aspetto spettrale e inquietante, il fantasma si rivela subito essere un personaggio molto ironico e, in un certo senso, disilluso rispetto al suo ruolo di spettro.
La famiglia americana, composta da Mr. Hiram B. Otis, sua moglie e i loro quattro figli, rappresenta invece il nuovo mondo che si scontra con la vecchia Europa. I membri della famiglia sono descritti come persone razionali e scettiche, che non si fanno impressionare dalle apparizioni del fantasma e cercano sempre di spiegare razionalmente ciò che accade nel castello.
In questo modo, la storia rappresenta un contrasto tra il vecchio mondo europeo e il nuovo mondo americano, ma anche una riflessione sulle diverse concezioni del fantastico e dell’immaginario collettivo.
Una delle frasi più celebri de Il fantasma di Canterville è la seguente:
“Non c’è niente al mondo di così terribile come la noia, non c’è niente di così pericoloso. Porta a commettere errori terribili.”
Questa frase, pronunciata dal fantasma di Canterville durante una conversazione con Virginia, la figlia maggiore della famiglia americana, riflette sulla noia come uno stato d’animo pericoloso che può portare le persone a commettere azioni negative o sbagliate. In un certo senso, la frase rappresenta anche un monito a non sottovalutare il potere dell’immaginazione e dell’avventura, ma anzi a coltivare la curiosità e la voglia di scoprire il mondo.