Un ragazzino non dovrebbe mai vedere l’uccisione di un genitore, soprattutto della madre; questa visione rappresenta il punto di rottura, il cancro della vendetta.
Caro iCrewer ho tra le mani un romanzo di JD Hurt forte come pochi, ma non forte nel senso di gagliardo, ma forte nel senso di intenso, duro, tenace. Me la sono cercata da sola… e ora mi toccherà leggere anche gli altri due, perchè questo è il primo volume della serie Honorable Men Series.
Il Conte di Long Island di JD Hurt – La recensione
L’autrice ama scrivere romanzi del genere perchè è affascinata dal buio, il lato oscuro delle persone, la zona nascosta che non è il bene, ma neppure soltanto il male. Tanto è vero che nella maggior parte dei suoi romanzi, tutti in self-publishing, consiglia sempre che la lettura sia fatta da un pubblico adulto e consapevole, un po’ come nei migliori film, perchè nel romanzo sono contenute scena violente e situazioni inquietanti che potrebbero turbare.
Questo romanzo non ha veli, la Hurt non ha peli sulla lingua e non si nasconde dietro un dito! E proprio per questo motivo bisogna affrontarlo lasciando da parte pregiudizi e false nozioni.
Il Conte di Long Island di JD Hurt
Non è semplice da comprendere per i tanti personaggi che utilizza e per le tematiche, difficile da digerire, ma se ami il genere Mafia Romance questo è il libro da cui non riuscirai a staccarti.
Per nulla al mondo avrei rinunciato a quella sensazione, tantomeno alla vendetta. Se non ero riuscito a scoprire l’identità dell’assassino di mio padre, potevo comunque vendicare mia madre. E potevo farlo divertendomi un mondo.
Tony Mancuso, Dora, Camille, Rose, Lolita, il Conte, le famiglie Capascio e Cattari, New York, Honduras, Mr Destino, la mafia, ma non quella nata come braccio armato della nobiltà feudale latifondista e poi sostituta e intermediaria nei rapporti con il ceto contadino; no, questa è la mafia del traffico della droga, del controllo delle attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici per realizzare profitti e avere il controllo totale.
Una storia nella storia questa raccontata da JD Hurt, dove tutto è collegato, tutto ha un origine e una fine, non scontata, come il diavolo con l’acqua santa.
“Si parla sempre del fuoco dell’inferno, ma se il diavolo esiste deve essere questo. Una creatura oscura fatta di ghiaccio… L’orrore sul tuo viso è bello in maniera distorta. La cattiveria nel tuo animo copula col mio odio.”
Rose considera il Conte un mostro… eppure i loro sguardi si riincontrano dopo tanto tempo; cosa è successo! Cosa succederà?
“Da bambina la mia vita era una musica che suonava sempre più lieve. Mi limitavo ad esistere. Mia madre, mio nonno, il mio clan scandivano ogni minuto del mio tempo. Mi dicevano: “è colpa della Mafia. Devi rassegnarti”. Finché ho scoperto che era tutta una bugia. Allora sono scappata.
Credevo che sarebbe stato facile perdermi nel mondo e capire chi sono veramente, ma poi è comparso lui: il mostro, l’adulto che vuole distruggermi. Il Conte di Long Island. Pensa di addomesticarmi, ma io sono stata prigioniera, mai ingenua.
E imparo in fretta.
Grazie a lui ho capito che non esiste gloria facile. Ci si deve scontrare col sangue, con le ossa. Mi chiamo Rose Capascio e ora sono pronta.
Pronta per la guerra contro il Conte di Long Island.”
In questo mondo così cruento può sbocciare l’amore che tuttavia non è mai tenero e romantico, ma duro, passionale e malato.
Una storia complessa e articolata, dove la vita di ciascun personaggio si intreccia agli altri misteriosamente, eppure via via si svelano con colpi di scena che ti lasciano senza fiato.
Se devo trovare qualche neo potrei accennare ad alcuni refusi, ma questi non incidono sul rendimento della storia.
Non è finita finché non è finita!
To be continued…