Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey di Mary Ann Shaffer & Annie Barrows.
Caro Lettore, in questo periodo di “reclusione forzata” i libri possono avere ancora di più un ruolo importante nelle nostre vite, un sentimento su cui proprio si basa questa rubrica. Dietro al Leggilo anche tu c’è l’idea di condividere con ancora più forza l’amore e la passione per i libri, offrendo consigli di lettura, come una vera e propria chiacchierata tra amici. Per il Leggilo anche tu di oggi voglio parlarti di questo romanzo dal titolo lungo quanto stravagante, ma di cui mi sono letteralmente innamorata.
È stato il caso a portarmi alla lettura di suddetto romanzo: in un giorno di pioggia cercavo sul catalogo Netflix un film da guardare e guidata dalla mia ammirazione per l’attrice Lily James e per le ambientazioni storiche, mi sono cimentata nella visione del film de Il Club del libro.
Mi sono innamorata così tanto della sua storia, dei suoi personaggi e della sua ambientazione che non accettavo l’idea che l’incanto finisse lì.
Volevo gustare questa vicenda sotto un altro punto di vista, avere uno sguardo più ravvicinato e intimo sui personaggi e magari godere di aspetti che erano stati tralasciati dalla versione cinematografica. Se avevo incommensurabilmente amato il film, inutile dirti che cosa è stato per me leggere questo bellissimo romanzo, a mio avviso conosciuto da troppi pochi lettori.
Il Club del libro: la storia
Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un romanzo epistolare incentrato proprio sul potere salvifico dei libri, persino davanti alle peggiori atrocità della storia. Una storia avvincente e brillante che celebra l’amore per i libri e che parla di scrittori, editori e lettori, ma anche di grande lealtà e coraggio davanti al male. La storia è ambientata nel 1946, tra Londra e Guernsey, un’isola poco nota della Manica, a metà tra Gran Bretagna e Francia.
La protagonista è la giovane scrittrice londinese Juliet Ashton, in cerca della giusta storia per il suo nuovo romanzo. Improvvisamente riceve la lettera di Dawsey Adams, che per caso ha comprato la copia di un libro che una volta era appartenuta a Juliet, e su cui era appuntato il suo indirizzo.
I due iniziano un’appassionante corrispondenza, animati dal comune amore per i libri. Quando Juliet scopre dell’esistenza di un Club del libro a Guernsey nato durante l’occupazione nazista, la giovane scrittrice è ancora più curiosa di conoscere la storia di queste persone che hanno trovato nella letteratura un rifugio nei tempi più oscuri. Insieme a Juliet veniamo a conoscenza delle vicende di uomini, donne e famiglie straziate dall’occupazione tedesca e che con resilienza cercano di ricostruire le loro vite.
Andando avanti di pagina in pagina, l’affezione per i personaggi, così bizzarri ma anche così umani, cresceva sempre di più. Ma non solo: l’Isola di Guernsey è diventata per me una seconda casa che spero un giorno di poter visitare, come la giovane protagonista del romanzo. Coraggio, amicizia, resistenza al nazismo, solidarietà, amore per i libri raccontati con voce allegra e travolgente nella cornice di una meravigliosa storia d’amore: Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è tutto questo e molto di più.
Vorrei concludere lasciandoti le parole di Mary Ann Shaffer sulle ragioni di questo romanzo, parole quanto mai attuali:
Spero anche che queste pagine illustrino la mia convinzione che l’amore per l’arte – sia essa poesia, narrativa, pittura, scultura o musica – mette le persone in condizione di trascendere qualunque barriera l’uomo riesca a escogitare.