I computer o la carta?
Utilizzi più il computer, con tutti i diversi utilizzi (ricerca di ricette, lettura riviste, lettura libri) o più la carta e la penna? Io mi sono fermata a riflettere…
Qualche giorno fa il quotidiano “Il secolo XIX” ci ha rimandato con la memoria al 1995, quando il settimanale di economia Forbes fece una previsione: l’olandese Elsevier, la maggiore casa editrice al mondo di riviste scientifiche, sarebbe stata la “prima vittima di Internet”.
Leggendo questa notizia la mia mente ha fatto un viaggio. Arpanet, la prima rete internet studiata e realizzata per uso militare nacque nel 1969; il primo approccio di internet ad uso civile nacque nel 1983. Nessuno mai si sarebbe immaginato che l’utilizzo dei computer e di internet sarebbe arrivato dov’è oggi!
Libro o ebook o ereader?
Questa è la domanda che spesso noi amanti della lettura ci sentiamo rivolgere. Per quanto mi riguarda uno non esclude l’altro. Se devo fare un viaggio sono più comoda con la leggerezza dell’ebook; se sto preparando una ricetta, sono più comoda se ho qualcuno che mi legge i passaggi, quindi ereader; se sono comodamente seduta in poltrona o in spiaggia sicuramente un libro con il suo odore della carta e il piacere di sfogliare le pagine… senza tralasciare la mia ammirazione nell’osservare una bella biblioteca.
Rivista scientifica o internet?
E’ lo stesso principio: uno non esclude l’altro. Se sono un esperto di un settore (medico, cuoco, tecnico informatico) mi piacerà leggere la rivista, seguire le novità che escono, sapere come migliorare il mio lavoro. Se sono una persona interessata ad un argomento specifico, per qualsiasi motivo, e cerco una risposta adeguata sicuramente una ricerca in internet mi può aiutare più velocemente. Inoltre molte riviste scientifiche pubblicano anche la versione online, con i links, cioè i collegamenti, ad altri articoli per spiegare gli argomenti correlati al testo trattato.
La tecnologia può “uccidere” il cartaceo?
Gemma Hersh, vice-presidente della divisione “open science” di Elsevier, attribuisce gli ottimi risultati della sua azienda ad una suddivisione dei costi con le altre società del gruppo.
Da giovane cittadina, cresciuta con l’avanzare della tecnologia, secondo me, è solo questione di capire come usarla per migliorarci la vita, siccome siamo e pensiamo in maniera diversa non ci saranno “vittime”, ma solo differenti acquirenti rispetto a quelli del passato.