Caro iCrewer, quella che mi appresto a fare oggi è una recensione difficile.
Gli ultimi giorni della nuova Parigi di China Miéville
Edito Fanucci Editore e disponibile dal 24 giugno 2020 è un romanzo che oscilla tra il distopico e il surrealista.
Sono due generi che non conosco e che non ho mai letto e decisamente non è nelle mie corde, infatti il romanzo mi ha lasciato molto confusa e per il quale non ho un metro di paragone se non il mio giudizio personale. Cercherò comunque di essere il più obiettiva possibile.
Parto subito con la parte più difficile: Il romanzo non è mi piaciuto. Le motivazioni sono quelle dette precedentemente. Non è nelle mie corde e non sono riuscita ad immergermi completamente nella lettura, come invece faccio con romanzi che mi prendono e coinvolgono. Non me ne vogliano l’autore e casa editrice, capisco che è un mio limite.
Ho trovato la storia difficile per me; un commento di Michael Moorcok in copertina recita: “Una storia sofisticata che mi ha lasciato senza parole“. Ed è proprio così, è una storia sofisticata, difficile da comprendere e che spesso mi ha lasciato spaesata.
La narrazione è al presente, spesso volutamente interrotta da frasi al passato dovuti ai numerosi flashback del protagonista. L’immagine che mi è venuta alla mente più spesso è quella di una Parigi desolata, grigia con sfumature di rosso, cupa, le cui strade sono coperte di macerie e le persone vivono nascoste.
In questo China Miéville è stato davvero bravo: ha dato una descrizione dettagliata dei luoghi e dei vari personaggi che si incontrano tra le pagine. Una cosa che ho trovato davvero geniale e che mi ha portato a fare qualche ricerca, è stata che l’autore è riuscito ad inserire nel romanzo come personaggi tantissime opere surrealiste, nel romanzo chiamate Manif. Nelle ultime pagine, per ogni personaggio, ha inoltre messo una piccola spiegazione e da quale opera è stata tratta, che sia un quadro oppure un’opera letteraria aiutandomi un po’ a provare di capirci qualcosa.
Sono andata a cercare la definizione di surrealismo e questo è quanto ho trovato: “Movimento letterario e artistico d’avanguardia, sorto in Francia dopo la prima guerra mondiale, che, proponendosi di esprimere il funzionamento reale del pensiero al di fuori d’ogni controllo esercitato dalla ragione e fuori d’ogni preoccupazione estetica o morale, s’ispira all’inconscio dell’uomo, ritenuto come il grado più profondo e più vero della realtà, e di conseguenza a tutte le manifestazioni di questo (sogni, stati sonnambolici, trance medianica, alienazione mentale).”
In copertina è presente un’immagine presa dall’opera surrealista del 1938 di Andrè Breton, Jacqueline Lamba e Yves Tanguy attualmente conservata allo Scottish National Gallery of Modern Art conosciuta con il nome “Cadavre exquis“.
Il gioco dei Cadavre exquis (Cadaveri eccellenti oppure Cadavere squisito), è un gioco non competitivo, legato alla cultura surrealista, probabilmente nato in Francia, in cui si usano solo un foglio di carta e una matita il cui scopo è quello di creare un testo oppure un’immagine, come in questo caso, tramite un lavoro di gruppo. La particolarità consiste che nessuno sa quale sia il contributo degli altri partecipanti.
3,5 stelle per il romanzo Gli ultimi giorni della nuova Parigi di China Miéville perchè se, caro iCrewer, è vero che a me personalmente non è piaciuto trovandolo difficoltoso, ho comunque trovato geniale l’autore e la sua scrittura con la quale è riuscito a trasmettermi l’immagine di una Parigi ferita e devastata che cerca comunque di rinascere. Oltre che avermi spinto a fare ricerche sul surrealismo.
Alcuni commenti:
“Se qualcuno dovesse scrivere un sequel di Le città invisibili – il catalogo onirico di luoghi fantasmi di Italo Calvino – allora China Miéville potrebbe benissimo essere l’uomo per quel lavoro… China Miéville ha sempre avuto un talento per evocare un’inquietante immaginazione, mai senza grazia e precisione” Times Literary Supplemnt
“Inizialmente gioioso, fondamentalmente agghiacciante… rivoluzionario… Con le sue opposte fazioni, la profonda amarezza, la demagogia e le mostruose alleanze sembra fin troppo attinente alla realtà” Spectator
Chi è China Miéville autore de Gli ultimi giorni della nuova Parigi
China Miéville classe 1972 è nato in Inghilterra a Norwich. È l’autore di numerosi romanzi, pubblicati con Fanucci Editore e vincitori di diversi premi, tra cui Perdido Street Station che nel 2001 ha vinto il premio Artur C. Clarke e il British Fantasy.
Con La città delle navi nel 2003 ha vinto il British Fantasy Award e il premio Locus per il miglior romanzo fantasy. Il treno degli dèi ha vinto nel 2005 i premi Locus e Arthur C. Clarke. La città e la città, vincitore nel 2010 dei premi Arthur C. Clarke e Word Fantasy, è stato anche nominato per il Nebula.
Con il romanzo Embassytown nel 2012 è stato nominato per i premi Nebula, Hugo, Arthur C. Clarke, vincendo lo stesso anno il premio Locus come miglior romanzo di fantascenza. Nel 2011 il suo romanzo La fine di tutte le cose ha vinto il premio Locus come miglior romanzo fantasy. Gli ultimi giorni della nuova Parigi è l’ultimo romanzo pubblicato con Fanucci editore.