Conosciuta come la festa della donna, ma in realtà ha un altro nome: l’8 marzo è la Giornata internazionale della donna o Giornata mondiale della donna, il cui scopo è ribadire e risaltare le conquiste sociali, politiche ed economiche condotte dalle donne, ma anche evidenziare il tema della violenza sulle donne, che si ricorda il 25 novembre.
Giornata internazionale della Donna: ecco com’è nata
La Giornata internazionale della donna inizia a prendere forma a partire dai primi anni del Novecento, grazie ad alcuni avvenimenti di rivendicazioni politico-sociali indirizzati all’equità sociale.
Il primo grande avvenimento che costruì le basi per la futura Giornata risale al periodo che va dal 18 al 24 agosto 1907, in occasione del VII Congresso della II Internazionale socialista, che ha avuto luogo a Stoccarda, dove si discusse del voto delle donne, una delle principali battaglie civili del Novecento a favore del suffragio universale.
Un altro periodo simbolo quello dal 26 e al 27 agosto 1907 quando a Stoccarda fu istituito l’Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zerkin fu eletta segretaria.
Resta comunque molta confusione sull’origine precisa della Festa delle donne. Nel Secondo Dopoguerra la ricorrenza dell’8 marzo fu associata alla morte di centinaia di operaie della fabbrica di camicie Cotton o Cottons, perite nel 1908 a New York a causa di un incendio divampato in una fabbrica.
Questa vicenda sembra non essersi mai verificata, ma venne confusa con un fatto di cronaca realmente accaduto il 25 marzo 1911, l’incendio della fabbrica Triangle, dove persero la vita 146 lavoratori, di cui 123 donne. Anche altri eventi sono stati indicati all’origine della Giornata mondiale della donna, tipo alcune repressioni poliziesche presumibilmente avvenute manifestazioni sindacali di lavoratrici.
Il 3 maggio del 1908, la socialista Corinne Brown presiedette una conferenza del Partito socialista a Chicago, che fu ribattezzata “Woman’s Day” (Giornata della donna) perché si discussero temi come lo sfruttamento lavorativo delle donne, la discriminazione sessuale e il diritto al voto.
Successivamente, il Partito socialista decise che l’ultima domenica di febbraio del 1909 sarebbe stata dedicata all’organizzazione di una manifestazione per il diritto di voto delle donne, dando vita così alla prima festa della donna il 23 febbraio del 1909.
Il movimento nato negli Stati Uniti si diffuse rapidamente in tutto il mondo. Nel 1917, ad esempio, le donne di San Pietroburgo, in Russia, manifestarono l’8 marzo per chiedere la fine dei conflitti causati dalla Prima Guerra Mondiale. Quattro anni dopo, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, l’8 marzo fu ufficialmente designato come la Giornata internazionale dell’operaia.
L’Unione Donne in Italia sceglie l’8 marzo come data ufficiale
In Italia, la prima celebrazione della giornata della donna avvenne il 12 marzo del 1922 per iniziativa del Partito comunista d’Italia. Nel 1945, l’Unione Donne in Italia (UDI) spostò la data al 8 marzo per celebrare la giornata della donna nelle zone dell’Italia liberata. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’8 marzo 1946 divenne la prima festa della donna ufficiale in Italia e fu contraddistinta dalla mimosa, un fiore di stagione a basso costo e di colore giallo che simboleggia il passaggio dalla morte alla vita e rappresenta una metafora delle donne che hanno lottato per i propri diritti. La mimosa fu scelta su idea di Teresa Noce, Teresa Mattei e Rita Montagnana.