Chi era Giorgio Nada?
Non ho la presunzione di averlo conosciuto, né di avere avuto estrema conoscenza delle sue collezioni editoriali. Da donna, senza voler etichettare il genere, sono stata attratta da una cultura sportiva meno roboante, più incline alle mie passioni. Mi sono dovuta ricredere. Quando è la passione a smuovere l’anima, siamo tutti uguali. E più facile comprendere le dinamiche, inevitabile riconoscersi.
Scoprendo la passione di Giorgio Nada sono riuscita a capire la sua personalità. Un personaggio fuori dal comune, umile ma con le idee chiare, forte di esperienze pregresse importanti, la voglia di mettersi in gioco, senza timori reverenziali. Attraverso le parole degli addetti ai lavori ho compreso appieno quanto Nada fosse stimato nel mondo dell’editoria; il “guru del motorismo”, fautore esclusivo di una cultura editoriale sportiva che per 50 anni non ha avuto rivali.
Giorgio Nada, “il motorismo è arte”
Navigare nel sito dell’omonima casa editrice è significato immergersi nel suo mondo “a quattro ruote”, libri inediti, collezioni, i volumi più ricercati. Il più gettonato è quello della mitica Ferrari ma ce ne sono di tutti i tipi e tutti bellissimi.
Il più recente è quello di Ayrton Senna il predestinato, consigliato per la quarantena, quello dedicato a Schumacher, e la collezione della Alfa Romeo. A questi si aggiungono le auto d’epoca, l’annuario delle due ruote, i libri vincitori dei premi sportivi più prestigiosi come il Bancarella. Se hai il desiderio di avere per te una pagina autografata dal tuo idolo, sei presto accontentato. “Se la passione arde in te seguici, ne leggerai delle belle“, lo trovi scritto sulla pagina Facebook.
Ricerca del passato, lo sguardo attento al futuro, un presente da affrontare con prudente ottimismo e la passione che non è mai venuta meno. È questa l’eredità che Giorgio Nada ha lasciato alla sua famiglia prima di essere colpito dal virus. Una malattia che non gli ha dato scampo strappandolo pochi giorni fa alla sua famiglia e a tutti coloro che, in tutti questi anni e non sono pochi, hanno condiviso i suoi progetti editoriali.
La sua scomparsa ha fatto il giro della rete e dei media in brevissimo tempo. Il mio non vuole essere la mera notizia di un evento doloroso già diffusamente trasmesso. È il mio personale omaggio. Ho sentito la necessità di capire chi fosse quest’uomo, così stimato, principale figura di riferimento per tutti coloro che, in qualche modo, ne hanno condiviso la passione.
Giorgio Nada, l’amore per i libri e i motori
La vita di Giorgio Nada, per quanto si possa leggere nella biografia, va comunque raccontata. È una testimonianza importante, di coraggio, forza e determinazione.
Il coraggio di partire da Londra per tornare a Milano, concretizzare i suoi progetti rilevando, a pochi passi dal Duomo, nello storico palazzo dell’Aci, la “Libreria dell’Automobile,“una piccola libreria dedicata agli appassionati di motori e di auto.
Pur se piccola, la libreria acquista e vende volumi italiani e stranieri, legati al mondo delle quattro e delle due ruote. I programmi sono ambiziosi e in poco tempo raggiunge il successo producendo libri con il marchio personale come lo storico volume della ” Moto Guzzi, pubblicato con il frontespizio “Edizioni La Libreria dell’Automobile”.
Solo nel 1987 Nada decide di lasciare al figlio Sergio la responsabilità di gestire l’attività della libreria e di creare la nuova casa editrice, sostenuta dalla moglie e il figlio Stefano. Nel 2006 si avvia la collaborazione commerciale ed editoriale della Giorgio Nada Editore con Giunti storico editore italiano.
Nonostante sia forte l’esigenza di guardare alle innovazioni, non si trascura l’essenza delle tradizioni. A distanza di anni, lo stile della libreria non è cambiato. L’arredamento in legno, lo stesso odore della carta stampata, tutto catalogato e diviso per settori, 1000 titoli pubblicati dal 1988 ad oggi. Libri che raccontano i grandi miti delle quattro ruote, volumi e collane sui massimi campionati, il libro ufficiale del mondiale Superbike,
Una passione trasmessa, fin dall’inizio, attraverso iniziative importanti come la vendita online senza spese di spedizioni, la rassegna Pomeriggi d’Autore, un momento di confronto personale tra l’autore e i lettori. Nel febbraio la casa editrice aveva festeggiato i 50 anni di attività con una bella foto di famiglia e tanti ricordi e tutti di grande soddisfazione. Anche durante l’emergenza, costretta ad osservare un periodo di chiusura a causa del coronavirus, l’editore aveva deciso di riaprire la vendita per corrispondenza offrendo libri disponibili in magazzino consegnati a domicilio senza spese di spedizione.
Alla domanda quando fosse iniziata la passione per il suo lavoro, Nada ha risposo candidamente:
Sono nato qui!
Se n’è andato a 77 anni, tra lo smarrimento e il dolore della famiglia, dei suoi collaboratori più fedeli, i suoi estimatori. Non sarà facile sostituirlo. L’editoria ha perso un personaggio importante, un uomo che amava realizzare i propri sogni e chissà quanti ancora custoditi nel cassetto. Ad aprirlo sono certa, ci penserà, ricordandolo, la sua straordinaria famiglia!