Caro iCrewer, se stai seguendo la rassegna Genius Loci. Portami un libro ti regalo l’anima, non puoi perdere gli appuntamenti previsti per sabato 11 e domenica 12 settembre. I protagonisti degli incontri di Macchiagodena saranno il cinema e i libri.
A Macchiagodena La Madonna del Parto di Alessandro Perrella
Sabato 11 settembre 2021, alle ore 21, il regista Alessandro Perrella presenterà nel paese della provincia di Isernia, il DocuFilm La Madonna del Parto. Introduzione all’evento da parte della presidente della Pro Loco macchiagodenese, Anita Manocchio.
Questa serata il regista Alessandro Perrella, nato proprio a Macchiagodena, rappresenterà un omaggio a tutta la sua Comunità:
Io sono molto legato a questo mio bel paese, che si sta distinguendo in Italia con diverse iniziative e progetti tutti con la Cultura che la fa da protagonista. La giornata che trascorrerò con tutta la mia gente, immerso in infiniti ricordi, sarà dedicata al mio primo cugino Alessandro Manocchio. Con lui ho vissuto momenti indimenticabili.
Il docufilm La Madonna del Parto nasce dall’analisi di tutti gli elementi che si possono ritrovare sul territorio irsinese. Infatti. l’opera di Piero Della Francesca è stata realizzata tra il 1455-1460 per la chiesa di Santa Maria di Momentana o Santa Maria in Silvis, che sorgeva in un luogo da tempo immemorabile legato al culto della maternità. Il quadro andò a sostituire, sopra l’altar maggiore, una precedente immagine di Madonna del latte.
L’Idea. Un capolavoro per secoli dimenticato, rimasto nel paese per il quale era stato creato, un po’ per caso, un po’ per il forte rapporto con il territorio e la sua gente, un custode particolare che ha vissuto un rapporto singolare con quest’opera, vicende storiche che ne hanno messo più volte in pericolo la salvezza, l’evento del restauro e la musealizzazione, questi i soggetti del docufilm.
Il regista, Alessandro Perrella, venuto più volte in visita alla Madonna del Parto era stato colpito dalla figura di Angelo Perla, che ne era al tempo il custode e che narrava in modo avvincente storie, da lui vissute o sentite raccontare.
La conoscenza della professoressa Lina Guadagni, esperta di storia locale e delle vicende passate e recenti del capolavoro, ha consentito al regista di ampliare l’aspetto narrativo con contributi di approfondimento storico e artistico, fissando momenti significativi della vita dell’affresco e procedendo con rigore scientifico alla ricostruzione dell’opera, così come doveva essere in origine.
L’inserimento delle interviste al restauratore Guido Botticelli e al responsabile della diagnostica pre-restauro, Giuseppe Centauro, hanno portato un contributo di eccellenza al lavoro cinematografico, anche con il recupero di immagini autentiche.
L’Ambiente. Per un lavoro di questo tipo non poteva essere che Monterchi il luogo in cui girare le varie scene. Per gli interni dell’affresco è stata utilizzata la chiesetta di San Michele Arcangelo a Pianezze (frazione di Monterchi), che per dimensioni e caratteristiche è molto simile a Santa Maria di Momentana, l’antica chiesa perduta in cui l’artista realizzò il capolavoro. Vedute paesaggistiche del paese, al confine con l’Umbria, richiamano scorci tipici delle opere di Piero della Francesca.
I Personaggi. Più che di fiction, in questo lavoro si può parlare di cinema-verità in quanto, fatta eccezione per i sei interpreti principali, tutti gli altri sono cittadini di Monterchi, legati strettamente a questa Madonna e che conoscono bene le vicende narrate o per esperienza personale o per i racconti dei genitori e dei nonni
La Colonna Sonora. Marco Frisina, musicista di fama mondiale, autore di importanti colonne sonore, quali il Mosè interpretato da Burt Lancaster e l’episodio di Abramo nella serie televisiva della Bibbia, ha saputo valorizzare ogni sequenza con perizia magistrale producendo sonorità e linee melodiche di un’efficacia eccezionale.
Chi è Alessandro Perrella?
Alessandro Perrella è nato a Macchiagodena il 21 dicembre 1945. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia nel biennio 1967-69, è stato assistente di Roberto Rossellini, Luchino Visconti e numerosi altri registi, nonché produttore cinematografico e televisivo di svariati film nel settore documentaristico e pubblicitario. Tra questi, filmati istituzionali, didattici, d’arte, turistici, spots per il cinema e la televisione.
Dal 1980 si occupa anche di doppiaggio, creando una propria società, la Tecnofilm srl. Con l’avvento della fiction, la Tecnofilm diventa responsabile di post-produzione di alcune società che lavorano per le reti Mediaset e Rai, oltre ad altre indipendenti.
Nel 2004 dirige il film Vicino al fiume. Nel 2006 dirige il film Hell’s fever. Nel 2009 dirige il film Night of the Sinner con Robert Englund. Nel 2013 dirige il docufilm La Madonna del Parto di Piero Della Francesca, presentato e proiettato alla Camera dei deputati.
Nel 2015 dirige il docufilm La Leggenda della Vera Croce di Piero Della Francesca. Nel 2021 dirige il corto A occhi chiusi con Milena Vukotic e Valentina Perrella. Nel 2021 scrittura e direzione dell’edizione italiana del film muto Inferno 1911 su incarico della Cineteca di Bologna. Questo capolavoro celebrerà i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri a Macchiagodena.
A Macchiagodena Maria Grazia Calandrone con Splendi come vita
La rassegna culturale promossa dal comune irsinese di Macchiagodena è anche letteratura. Il giorno dopo l’incontro con Alessandro Perrella, domenica 12 settembre, alle ore 17,30, la scrittrice Maria Grazia Calandrone presenterà il libro Splendi come vita (Ponte alle Grazie), romanzo in concorso all’ultima edizione del Premio Strega, nella dozzina finale e tra i tre più votati. Modererà il giornalista Giuseppe Rapuano, dialogherà con l’autrice la giornalista de Il Mattino, Nadia Verdile.
Le parole di Franco Buffoni sul romanzo:
Il romanzo “Splendi come vita” è un’ideale lunga lettera stilisticamente compatta – pur se composta di pagine di diario, episodi narrati in prima persona, ricordi brucianti, ferite mai rimarginate – scritta dall’autrice cinquantenne, ben nota come poetessa, alla madre adottiva.
“Splendi come vita” è una storia di amore e odio (o disamore, come lo definisce l’autrice) di fronte a comportamenti “materni”, non più comprensibili né concepibili. O forse, meglio, è la storia di una perdita, di una cacciata, di un paradiso perduto: con quanto di biblicamente ineluttabile tali termini connotano e comportano. Perché la bambina adottata ama profondamente la madre. Poi succede qualcosa nella sua crescita e da quel momento la madre non crederà più all’amore della figlia.
Trascorrono i mesi e gli anni e la faglia di incomprensione si allarga sino a divenire incolmabile, fino al finale del romanzo – che non sveliamo nella sua essenza – ma che ci riconsegna due donne adulte entrambe bisognose di amore e per questo “amabili”.
Maria Grazia Calandrone: biografia di un’autrice
Maria Grazia Calandrone è nata a Milano nel 1964, vive a Roma. Poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, insegnante, autrice e conduttrice Rai, scrive per «Corriere della Sera» e «7». Dal 2010 pubblica poeti esordienti sul mensile internazionale «Poesia» e divulga poesia a RaiRadio3, in programmi come «Alfabetiere Poesia», «Poesia in technicolor» e «Da poeta a poeta», antologia sonora di poesia contemporanea e «Esercizi di poesia», innovativa scuola di poesia aperta agli ascoltatori.
Codirige la collana «i domani» di Aragno Editore ed è nel Comitato di redazione di «Poesia», Crocetti Editore. È regista del ciclo di interviste «I volontari», un documentario sull’accoglienza ai migranti, e del videoreportage su Sarajevo «Viaggio in una guerra non finita», entrambi pubblicati da «Corriere TV». Docente di poesia nella storica scuola «Omero», tiene laboratori gratuiti nella scuola pubblica, in carceri e DSM e presta servizio volontario nella scuola di lettura per ragazzi «Piccoli Maestri».
Non perdete i due appuntamenti proposti dal comune di Macchiagodena per questo fine settimana. Arricchirete le vostre esperienze ed il vostro bagaglio culturale.