Enzo Traverso, uno degli storici più autorevoli del nostro tempo, propone una nuova prospettiva sul conflitto israelo-palestinese nel suo ultimo libro “Gaza davanti alla storia“. Questo saggio, pubblicato da Laterza il 7 giugno e si pone l’obiettivo di indagare le radici profonde del conflitto, sfidando le narrazioni unilaterali a cui siamo abituati.
Traverso, professore alla Cornell University e già docente in varie università francesi, pone domande cruciali: parlare di genocidio è antisemitismo? La distruzione di Gaza è una conseguenza dell’attacco del 7 ottobre o è il risultato di un lungo processo di oppressione e sradicamento? I palestinesi hanno il diritto di resistere all’occupazione?
Gaza davanti alla storia: un viaggio nella coscienza morale
L’autore ci invita a riflettere su come gli eventi a Gaza abbiano minato i presupposti della nostra coscienza morale: la distinzione tra bene e male, oppressore e oppresso, carnefici e vittime. Secondo Traverso, la storia sembra essere tornata al XIX secolo, quando l’Occidente perpetrava genocidi coloniali in nome della sua missione civilizzatrice. I presupposti rimangono gli stessi: civiltà contro barbarie, progresso contro intolleranza.
Israele è spesso descritto come un’isola democratica in mezzo a un oceano oscurantista, mentre Hamas viene dipinto come un esercito di belve assetate di sangue. Tuttavia, Traverso sottolinea che, accanto alle dichiarazioni sul diritto di Israele a difendersi, raramente viene menzionato il diritto dei palestinesi a resistere a un’aggressione che dura da decenni.
Strumenti critici della ricerca storica
L’attacco del 7 ottobre è stato atroce, ma per Traverso deve essere analizzato, non solo condannato. Bisogna farlo utilizzando tutti gli strumenti critici della ricerca storica. Se la guerra a Gaza dovesse concludersi con una seconda Nakba (l’esodo palestinese del 1948), la legittimità di Israele ne uscirebbe definitivamente compromessa.
Enzo Traverso conclude che né le armi americane, né i media occidentali, né la memoria distorta della Shoah potranno riscattare una legittimità messa in discussione da un conflitto tanto prolungato.