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Libri dalla Storia: Il Galdrabok e la magia islandese

Uno dei libri di magia più affascinanti del nord Europa

Giuseppe Fumarola 10 mesi fa Commenta! 5
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Bentornato, caro Icrewer, con il nostro consueto appuntamento con i Libri dalla Storia!
Con il caldo che si fa sempre più soffocante ho pensato di portarti in una terra del lontano nord alla scoperta di un curioso quanto misterioso libro antico . Sto parlando dell’Islanda e il libro in questione prende il nome di Galdrabok.

Contenuti
Galdrabok: storia ed originiFormule e incantesimi

Scopriamo assieme di cosa si tratta!

Galdrabok: storia ed origini

Galdrabok

Il Galdrabok, un manoscritto affascinante e misterioso, è uno dei grimori più importanti e singolari della tradizione magica europea. Scritto in Islanda a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, questo libro rappresenta una finestra unica sulla pratica della magia in un contesto culturale dove si intrecciano tradizioni pagane nordiche e influenze cristiane. Questo libro degli incantesimi, il cui nome deriva dall’islandese “galdr” (incantesimo) e “bók” (libro), è un tesoro di conoscenze magiche e simboliche, che ci offre uno sguardo raro e prezioso su un mondo ormai perduto.

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Questo grimorio è stato scritto in un periodo in cui l’Islanda era già stata cristianizzata ma la religione pagana era tutt’altro che scomparsa, anzi! Tradizioni, miti ed usanze degli antichi culti norreni sopravvivevano ancora accanto alle pratiche luterane. Per questo la magia era vista come una superstizione da perseguire e, allo stesso tempo, come una pratica antica da rispettare.
Il Galdrabok riflette perfettamente il risultato di questo strano sincretismo culturale e religioso.

Sembra sia stato scritto inizialmente da sacerdoti e maghi degli antichi culti islandesi a cui poi si sono affiancati scribi e studiosi cristiani provenienti da fuori, probabilmente dalla vicina Danimarca. Si tratta di un grimorio, un manoscritto antico e pregiato in cui sono raccolti incantesimi e rituali di ogni tipo, utili nella vita di tutti i giorni. In essa convivono formule in lingua latina, insieme a segni e simboli pagani come i famosi galdrastafir, una sorta di disegni geometrici con specifiche funzionalità esoteriche.

Questo libro di incantesimi è stato oggetto di numerosi studi e traduzioni, che hanno contribuito a diffondere la conoscenza delle pratiche magiche nordiche. Una delle traduzioni più note è quella in inglese di Stephen Flowers, che ha reso accessibili i contenuti del manoscritto a un pubblico più ampio e ha offerto una preziosa analisi delle sue origini e del suo significato.

Formule e incantesimi

Galdrabok pagina galdastrafir
Una pagina del Galdrabok con alcuni galdrastafir.

All’interno del Galdrabok si trovano incantesimi di vario genere, destinati a scopi pratici come la guarigione, la protezione, la divinazione e la maledizione. Alcuni di questi incantesimi sono piuttosto semplici, mentre altri sono elaborati e richiedono l’uso di specifici materiali, rituali o dei galdrastafir. Questi disegni geometrici sono dei veri e propri sigilli magici che dovevano servire a potenziare l’effetto di formule ed incantesimi comuni ed il Galdrabok è uno dei pochi grimori che ne registra diversi al suo interno.

L’altra particolarità di questo grimorio è il carattere estremamente pratico della sua magia. Mentre molti altri grimori dell’epoca sono spesso teorici o filosofici, destinati a maghi di alto rango o studiosi, il Galdrabok sembra essere stato utilizzato da persone comuni per affrontare i problemi della vita di tutti i giorni. Questo lo rende non solo un documento magico, ma anche un’importante testimonianza storica della vita e delle credenze della popolazione islandese del XVII secolo.

La maggior parte degli incantesimi sono a scopo protettivo: servivano ad allontanare gli spiriti maligni, i nemici o anche a difendersi da malattie, furti e pestilenze. Nel XVII secolo, infatti, l’Islanda fu funestata da numerose epidemie. Secondo una formula del grimorio, ad esempio, per salvaguardare il bestiame bisognava apporre sul dorso dell’animale uno specifico galdrastafir.

Per far fuggire un nemico, secondo un altro incantesimo, bisognava incidere dei simboli su un pezzetto di legno di quercia da portare sempre sul petto. Il talismano, però, aveva effetto solo se chi lo possedeva guardava per primo l’altro!

Oltre a questi, il Galdrabok contiene anche formule da usare in tutt’altra situazione. Ci sono formule divinatorie ma anche incantesimi per contare le carte coperte quando si gioca d’azzardo, rituali per impedire ai vicini di farti visita ed infine anche un calendario che elenca i giorni che portano sfortuna, seguendo tradizioni cristiane, norrene e persino egizie!

E a tal proposito, fate attenzione! Secondo il Galdrabok uscire di casa il 10 e il 13 di luglio potrebbe essere pericoloso!

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