Il best seller di Ilaria Tuti, Fiori sopra l’Inferno – i casi di Teresa Battaglia per Rai Fiction è diventata una miniserie, molto apprezzata dal pubblico. La particolarità di Teresa Battaglia, interpretata da Elena Sofia Ricci, è che soffre di Alzheimer. La fiction è ambientata sulle Dolomiti, nel paese immaginario di Travenì. La fiction, diretta da Carlo Carlei, si compone di sei episodi divisi in tre prime serate.
Fiori sopra l’Inferno
Fiori sopra l’Inferno, scritto dalla scrittrice italiana Ilaria Tuti, è un romanzo giallo che segue le vicende dell’ispettore Teresa Battaglia che si occupa di un caso di omicidio in una piccola città di montagna nel nord Italia. Il libro ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico ed è stato tradotto in numerose lingue.
Chi è Teresa Battaglia? La profiler interpretata da Elena Sofia Ricci è un’ispettore di polizia di origini torinesi che lavora in una squadra di investigatori a Cittàglio, una piccola città di montagna nel nord Italia.
Teresa è una donna coraggiosa e intelligente, ma anche molto complessa. Ha una personalità forte e decisa, ma allo stesso tempo è afflitta da problemi di salute mentale, tra cui l’ansia e la depressione. Nonostante le difficoltà, Teresa si dimostra una professionista attenta e capace, che cerca sempre di trovare la verità nei casi che le vengono affidati.
Una caratteristica che la distingue da molti altri personaggi di detective nella letteratura gialla è che è una donna matura, con una grande esperienza alle spalle. Questo le consente di avere un approccio unico alle indagini, e di utilizzare le sue conoscenze e le sue intuizioni per risolvere i casi. Inoltre, Teresa è anche una madre e una nonna premurosa, e questo aspetto della sua vita si intreccia spesso con le sue indagini.
Alcune curiosità sul libro
Ci sono diverse curiosità interessanti sul libro “Fiori sopra l’Inferno” di Ilaria Tuti. Ecco alcune. La prima è sicuramente legata al Premio Bancarella, vinto nel 2018.
Il personaggio dell’ispettore Teresa Battaglia è stato ispirato dalla madre dell’autrice, che ha sofferto di disturbi mentali simili a quelli descritti nel libro.
Il titolo del libro è ispirato a una poesia di Emily Dickinson. La poesia in questione recita:
Dopo un grande dolore, i sensi solenni s’atteggianoCome tombe i nervi siedono cerimoniosi –Il cuore, irrigidito, si chiede: fui io a sopportaree fu ieri, o secoli addietro?
Questa è l’ora di piombo –che ricorda chi sopravvive,come gli assiderati, la neve –Dapprima una sensazione di freddo – poi lo stupore –Infine la resa.
La poesia riflette la tematica del libro, ovvero la sofferenza e la morte, ma anche la possibilità di trovare la bellezza e la speranza anche in situazioni difficili.