Caro iCrewer, oggi, per l’appuntamento giornaliero del Festival Romance del 29 giugno a Milano, vorrei presentarti altre due scrittrici che presenzieranno all’evento: Monica Peccolo e Pitti Duchamp.
Vive a Livorno ma il suo sogno è quello di “viaggiare come una volta, con tempi lenti e parecchie fermate nel mezzo”.
Cresciuta circondata dai libri, ha studiato informatica, fatto volontariato e lavorato come EDP manager, ma presto la vita l’ha portata a fare scelte diverse e attualmente è una libera professionista.
Balla antiche danze gitane, da cui attinge ispirazione per scrivere. Ha esordito nel 2012 con Il senso interno del tempo (Linee Infinite), a cui è seguito Il senso del nostro amore (Linee Infinite, 2014), e pubblicato diversi racconti. Il suo ultimo romanzo è Niente è come sembra (2017).
Pitti Duchamp è nata a Firenze nel 1981, vive attualmente sulle colline del Mugello, in provincia di Firenze, con il marito e i due figli. Laureata in scienze politiche decide però di dedicarsi al marketing. Dopo la nascita dei due figli si concede una pausa dal lavoro, ed è proprio allora che riscopre la passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque, ama collezionare pizzi vintage per arredamento e moda. Il periodo storico che l’appassiona di più è quello tra il 1500 e il 1900. Ed è proprio in questo periodo storico, in cui si sono fondate le basi del mondo moderno, che lei ambienta i suoi romance. In Self ha pubblicato oltre a “L‘Arabesco”, “La gran dama“, “Lupo di primavera”, “Il pugnale e la perla nera” e “La fiamma del ghiaccio“. A questi sono seguiti Sabbia Bianca (romanzo contemporaneo) e con Dri editore Frittelle al miele e altre dolcezze.
Abbiamo fatto due domande a Pitti Duchamp sul suo percorso di scrittrice:
Il 29 giugno si terrà a Milano la prima edizione del Festival Romance. Cosa si prova ad essere tra gli autori presenti?
Ricordo i primi messaggi su facebook, un gruppo di autrici, self e non, nel quale io fui tirata dentro senza ben sapere come. Ricordo che dissi tra me: certo, se riescono a organizzarlo è la cosa più bella del mondo. Mi piacerebbe esserci ma figurati… Detti la mia disponibilità sperando ma senza credere che poi la cosa sarebbe davvero andata in porto. E poi le cose hanno preso forma e Lidia Ottanelli insieme allo staff che sta dietro all’organizzazione del festival hanno fatto un incredibile lavoro di organizzazione. E’ importante esserci perchè non è più possibile ignorare il self publishing, perchè questo è il primo evento che legittima gli autori self come veri autori. E’ fondamentale esserci per la risonanza che avrà e perchè tra noi, tra gli autori che parteciperanno al festival ci sono quelli che diventeranno le punte di diamante dell’editoria ‘tradizionale’. Il self non è spazzatura, il self non è roba che è stata scartata scritta da grafomani convinti di essere grandi scrittori. Il self è una realtà editoriale che vanta profitti, che offre prodotti a volte scadenti, a volte buoni, a volte eccellenti proprio come le tradizionali case editrici. Il festival è ovviamente aperto a tutti gli autori, anche a chi ha alle spalle case editrici molto grandi ma è l’unica manifestazione di rilievo che è aperta anche al self.
Tra romance storico e contemporaneo cosa preferisci?
Io a scrivere romance contemporanei ci ho provato, ne scriverò ancora ma nasco come scrittrice storici e quello rimango. E’ nelle mie corde, solletica tutte le mie passioni. Ho in programma un regency che uscirà tra non molto e un altro, sempre regency che sto ultimando. Mi piacerebbe poi spostarmi su altri periodi. Trovo molto affascinante il medioevo: ho trovato una location straordinaria nel castello di Castrocaro. Sto aspettando che la storia ambientata in quel posto magico venga da me per essere scritta.
Caro iCrewer non perdere l’appuntamento di domani con la presentazione di due nuove autrici.