Oggi, 19 marzo, è la festa del papà. Fin da piccoli siamo abituati a vedere i padri come guerrieri invincibili pronti a difenderci da tutti i nostri mostri e rassicurarci quando abbiamo paura, ma al contempo sono autorevoli e sanno sfoggiare un aspetto austero che tende a intimidire il nostro lato più ribelle.
Poche volte, però, si parla di padre in relazione alla gravidanza, sminuendo il valore che hanno in una coppia che ha desiderato ardentemente un figlio o una figlia. Per la festa del papà condivido un pensiero molto significativo per tutti i papà.
Christian Bergamo nel febbraio 2017 ha aperto per gioco la pagina Facebook “Quasi Padre” per raccontare l’esperienza dell’attesa di un figlio. I suoi post hanno avuto successo, fino alla pubblicazione del primo libro. Sono post che hanno dato voce a tutti quei padri che vivono la gravidanza in modo vivo e partecipativo.
La riflessione di Christian Bergamo per la festa del papà
Sul sito ilLibraio.it Christian Bergamo ha parlato dell’inadeguatezza dell’essere padre. Ecco un estratto:
L’inadeguatezza dell’essere padre nasce nel momento in cui un figlio pretende risposte, prima vuole solo attenzioni e lì sei a posto, non serve altro che sapere amare, cosa che finora mi è riuscita piuttosto naturale. Chiedere spiegazioni sul mondo, però, ha a che fare con una stima tutta da conquistare, con quel modello che ogni figlio desidera costruire intorno al padre e che spesso è solo una proiezione non realistica delle proprie aspettative su di lui. Non c’entrano niente i mantelli da supereroi o le scarpe larghissime, è più una finestra, che dovrebbe proteggere, filtrare e mostrare.
È così che raffiguro dentro di me ciò che io sono per mio figlio: una finestra con i vetri pieni di ditate, e la mia inadeguatezza a fare da tenda. Sono sincero, mi piacerebbe tanto scostarla per consentirgli di vedere meglio cosa c’è di là, ma per adesso quella tenda non ne vuole sapere, ci rimane tra i piedi, penzoloni, e in qualche modo separa i suoi dubbi dalla mia esperienza, come un’utilissima pausa tra la sua domanda e la mia risposta, tempo di sbirciare su Google.
Christian Bergamo, autore di Quasi Padre
Christian Bergamo (Roma, 1985) ha lavorato come barista, postino e animatore turistico, prima di diventare direttore creativo e socio di un’agenzia pubblicitaria. Nel febbraio 2017 apre per gioco la pagina Facebook Quasi Padre per raccontare l’esperienza dell’attesa di un figlio. I suoi post diventano virali e oggi sono seguiti da oltre 20.000 follower. Da quell’esperienza nasce un romanzo e nella primavera 2019 il primo capitolo viene pubblicato su Bookabook, prima realtà editoriale italiana in crowdfunding. È un grande successo: in poche ore il romanzo stabilisce un record di adesioni.
Quasi padre è stato pubblicato per la Festa del Papà del 2020 in ebook e successivamente in versione cartacea: dall’orizzonte stretto di una sala parto, Bergamo sbircia il mondo fuori, per ripercorrere la strada che lo ha portato fin là. Perché un figlio cambia tutto prima ancora di nascere.
Anche gli uomini aspettano un bambino. Lo fanno tormentandosi, con la malinconia delle rinunce, la paura di non essere all’altezza e quell’ansia di non darlo troppo a vedere. Anche gli uomini partoriscono. Lo fanno in silenzio, digrignando i denti o forzando un sorriso fintamente rassicurante. Questa è la storia di un Lui che insieme a una Lei percorre la strada che lo porta a diventare padre e nel frattempo a girare intorno a sé stesso e alla propria vita. Un racconto di trentenni alle prese con i primi traguardi adulti dell’esistenza, tra riflessioni, paranoie, sbronze con gli amici e un viaggio in solitaria, alla ricerca del proprio modo di diventare grandi, senza mai smettere di essere sé stessi.
Vi lasciamo con questo consiglio di lettura e facciamo gli auguri a tutti gli uomini che si sono comportati da padre e sono padri!