Oggi, per la rubrica di Leggiamo per i piccoli, vorrei soffermarmi su uno dei generi musicali del momento, icona per i giovanissimi, la trap.
Ogni generazione ha avuto un genere musicale preferito, dal rock, al metal, alla musica alternativa, al reggae fino ad arrivare all’indie, che è stato letteralmente sovrastato dalla trap.
Ma vediamo insieme che cos’è esattamente questo tipo di musica e perché piace così tanto ai ragazzi.
Musica Trap: da fenomeno di nicchia a commerciale
La musica trap ha origini negli Stati Uniti, principalmente nella città di Atlanta, Georgia, nei primi anni 2000. È un genere che combina influenze di musica rap, hip-hop e musica elettronica.
Il termine deriva dalle espressioni trap house o trap spot, che si riferiscono a luoghi in cui si vendono droghe.
Il genere musicale prende ispirazione dal contesto delle strade e della vita di strada, raccontando spesso le esperienze legate al crimine, alla violenza, all’economia illegale e alla lotta per l’ascesa sociale.
La musica trap è caratterizzata da diversi elementi distintivi:
1. Beat: I beat sono spesso caratterizzati da bassi forti e profondi, percussioni incisive e campionamenti tratti dalla musica elettronica. Questi elementi contribuiscono a creare un ritmo pulsante e coinvolgente.
2. 808 Bass: è una caratteristica distintiva della trap. L’808 bass è un suono di basso profondo e potente che è diventato un elemento centrale nel genere.
3. Hi-hats e snares: Le tracce di trap spesso presentano hi-hats rapidi e snares taglienti, che danno un senso di urgenza e ritmo alla musica.
4. Testi: I testi della trap spesso riflettono il contesto delle strade e delle esperienze di vita legate alla criminalità, alla povertà, all’ascesa sociale e alla lotta quotidiana. Le tematiche possono variare da brani che celebrano il successo e il denaro, a quelli che esplorano le difficoltà della vita di strada.
5. Flow rap: Nella trap, il flow rap è spesso caratterizzato da un ritmo sincopato e cadenze rapide. Gli artisti spesso giocano con le rime, le assonanze e le metafore per creare testi accattivanti e orecchiabili.
Negli anni, la trap si è evoluta e ha sperimentato diverse influenze e sottogeneri, spaziando da stili più melodici e cantati a stili più aggressivi e duri. Oggi, la trap è diventata un genere molto popolare a livello internazionale, con artisti come Future, Migos, Travis Scott e Lil Uzi Vert che hanno contribuito a definirne il suono e lo stile.
Musica trap: perché piace ai ragazzi
La musica trap è un genere musicale che ha guadagnato popolarità tra i ragazzi per diversi motivi:
1. Ritmo coinvolgente: La musica trap ha un ritmo energico e coinvolgente che spesso include bassi pesanti, percussioni incisive e melodie orecchiabili. Questo tipo di ritmo accattivante può far sì che i ragazzi si sentano attratti e si coinvolgano emotivamente nella musica.
2. Testi e tematiche rilevanti: I testi della musica trap spesso affrontano temi che possono essere rilevanti per i ragazzi, come la vita di strada, il successo, il denaro, le relazioni amorose e la ribellione. Queste tematiche possono risuonare con l’esperienza e le emozioni dei giovani, facendo sì che si identifichino con la musica.
3. Cultura giovanile e identificazione: La musica trap è spesso associata a una cultura giovanile, con i suoi stili di moda, l’immagine ribelle e l’atteggiamento non convenzionale. I ragazzi possono sentirsi attratti da questa cultura e identificarsi con gli artisti trap come modelli di comportamento e di espressione di sé.
4. Accessibilità e diffusione online: La musica trap è facilmente accessibile attraverso piattaforme di streaming online come Spotify, YouTube e SoundCloud. Questo rende più facile per i ragazzi scoprire e ascoltare nuovi artisti trap, espandendo così la loro conoscenza musicale e permettendo loro di connettersi con i loro artisti preferiti.
5. Influenza dei social media: I social media hanno svolto un ruolo significativo nella diffusione della musica trap tra i giovani. Gli artisti trap spesso utilizzano piattaforme come Instagram, TikTok e Twitter per promuovere la loro musica e interagire con i fan. Questa presenza online può contribuire a creare una connessione più forte tra gli artisti e i giovani, aumentando così l’attrazione verso il genere.
Il mutamento delle subculture. Dai teddy boy alla scena trap di Francesco Caroli
Per approfondire meglio questo tema ti consiglio vivamente il libro-saggio del sociologo Francesco Caroli intitolato Il mutamento delle subculture, edito da Meltemi: lo scrittore analizza il genere trap, amato dai giovanissimi ma ripercorre anche mode e fenomeni pop del passato. Ecco la sinossi!
Dai teddy boy del Secondo dopoguerra ai punk della fine degli anni ’70, passando per rocker e modder, le sottoculture giovanili hanno affascinato generazioni di ragazzi e intimorito generazioni di adulti, quasi mai in grado di comprenderle e analizzarle fino in fondo.
Questo fino alla loro scomparsa, complice la progressiva espansione della cultura hip-hop, partita dalla New York degli anni ’70 e culminata col fenomeno trap. Parlare di “sottocultura” trap, infatti, appare semanticamente errato: di sotterraneo e nascosto c’è poco o nulla, gli artisti trap svettano nelle classifiche globali e il tardo-capitalismo fagocita tutto ciò che può essere reso vendibile.
Francesco Caroli prova ad analizzare il fenomeno con un approccio sociologico, cercando di indagarne le significazioni per i giovani e studiandone gli aspetti dissacranti rispetto ai valori della società tradizionale, con l’obiettivo di categorizzare il genere musicale secondo le nuove forme di aggregazione sociale.