Caro lettore, oggi ti parlerò di Semplicemente amami, un romanzo di Federico Moccia, edito dalla casa editrice Nord.
Il libro è il seguito dell’Uomo che non voleva amare che fu pubblicato da Rizzoli nel 2012. I lettori di Federico Moccia desideravano un seguito, ma è stato lo stesso Moccia che ha avvertito l’esigenza di approfondire ulteriormente il personaggio della pianista Sofia, mentre il primo era incentrato sul personaggio di Tancredi.
Semplicemente amami, Federico Moccia, casa editrice Nord
La musica e i sensi, in particolar modo il gusto, scandiscono la narrazione, rendendosi protagonisti e accompagnando il viaggio di Sofia, alla scoperta della sua essenza, dei suoi desideri, dei suoi sentimenti.
Il romanzo inizia a volume basso, ma si possono percepire i battiti del cuore e i respiri di Tancredi, il ricco uomo d’affari, L’Uomo che non voleva amare, la cui vita e le cui convinzioni saranno sconvolte proprio dall’arrivo di Sofia, donna di talento, intelligente, bella, orgogliosa e consapevole delle proprie potenzialità.
Pur cominciando in sordina, scoprirai quelle sottili corrispondenze amorose che si creano guardando lo stesso cielo da punti diversi e cercando un punto di congiunzione tra una stella di un paese e quella di un altro.
Tancredi dalle isole Fiji e Sofia da Mosca si cercano. Il primo la sente in ogni elemento della natura, la seconda cerca di fuggire da quel sentimento che metterà a tacere per tutta la durata del romanzo tranne in alcuni brevi momenti.
Come un abile regista o un narratore interno, Tancredi sarà una presenza che seguirà le vicende da dietro le quinte e che grazie all’aiutante Savini scoprirà risvolti sconosciuti e sorprendenti della vita di Sofia, ancor prima di lei.
Semplicemente amami, un trionfo di sensi, di viaggio, di musica e di bellezza
Nella prima parte del romanzo, Sofia è a Mosca, poi a Roma, poi nelle varie tournée, fino a quando non incontrerà di nuovo Tancredi, che diversi mesi prima a Mosca aveva cacciato via in malo modo.
Il rapporto più autentico è quello con la sua maestra di pianoforte, Olja, scherzosamente definita “Il plotone Olja”. La donna sarà dall’inizio alla fine del romanzo maestra di pianoforte e di vita di Sofia, per certi versi anche una madre severa e allo stesso tempo amorevole. Uno scambio fecondo tra le due che ti farà scoprire l’importanza di un talento e di una vocazione e l’importanza di avere dei validi maestri.
Apparentemente sereni i rapporti con Andrea, il marito e Lavinia, la moglie fedifraga di Stefano, lo psicanalista di Andrea. Leggerai con piacere del ritorno a Roma di Sofia, perdendoti nella bellezza dei vicoli della capitale, in particolar modo nel rione Monti, nei sapori di piccoli locali e ristoranti, di feste programmate nei minimi dettagli, tuttavia dopo aver appagato i tuoi sensi, il tuo palato e il desiderio di bellezza, avvertirai nelle brevi ed intense pause di riflessione di Sofia un elemento di disturbo, una perplessità, una voglia di conservare dei segreti, un pensiero che torna a Tancredi, ma che immediatamente viene rimosso.
Lo stesso Moccia ammette di amare i rioni di Roma, determinati locali, un aspetto attraverso il quale è riuscito a coinvolgere i suoi lettori, che spesso sono partiti alla ricerca del determinato ristorante o del determinato locale citato nel romanzo.
Un altro punto fondamentale è il rapporto di Sofia con la famiglia di origine, in particolar modo sarà la madre che le riserverà ulteriori sorprese e colpi di scena.
Un attacco stonato durante un suo concerto, il primo durante la sua carriera, metterà in crisi la sua esistenza e la sua emotività già provata da ulteriori segreti che l’hanno convinta a riprendere la carriera concertistica. E sarà a questo punto che il dramma di Sofia girerà e gli enigmi che hanno percorso l’intero romanzo troveranno la risoluzione.
Una lettura che ti coinvolgerà dall’inizio alla fine, che ti farà anche venire “l’acquolina in bocca” e che appagherà il tuo desiderio di bellezza, la tua voglia di scoprire la musica classica, di rivedere alcuni film citati nel romanzo. In alcuni momenti Tancredi ti sembrerà il Robert Redford di Proposta indecente, in altri momenti ti sembrerà una silenziosa e tenace spia, ma poi resterai sorpreso dai risvolti che prenderà la vicenda.
Caro lettore, segui Federico Moccia sul suo canale ufficiale di Facebook.