L’offerta del giorno di oggi è un romanzo pubblicato dalla casa editrice UTET. Si tratta del libro di Tadeusz Pankiewicz, da titolo Il farmacista del ghetto di Cracovia.
Ecco la trama dell’opera di Tadeusz Pankiewicz
Una testimonianza straordinaria, la storia vera dell’unico farmacista non ebreo che tenne aperto il suo negozio nel ghetto istituito dagli occupanti nazisti, diventando un “Giusto tra le nazioni”.
Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d’autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l’unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza.
Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia.
Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la “soluzione finale” e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine…
Il farmacista del ghetto di Cracovia racconta tutta l’assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l’incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all’orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: «Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?».
«Uno sguardo da cronista partecipe su una grande tragedia che si compie in pochi mesi all’interno di un perimetro limitato» – Umberto Gentiloni, la Repubblica
«Tadeus Pankiewicz restituisce la sua versione di questa tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subìto impotente la “soluzione finale”» – il Libraio.it