Caro Lettore, pensavo all’estate: una stagione meravigliosa piena di occasioni di incontro (attualmente, con le dovute distanze eh!), di musica, spettacoli teatrali all’aperto, piscine, passeggiate in montagna, e mare!!!
Per me, infatti, l’estate è il mare, ma non quando la spiaggia è affollata e c’è confusione:
Estate
Fa caldo, troppo caldo, sto sudando, mi si appiccica tutto addosso.
Sono le sette di sera.
È il momento migliore per un tuffo.
Sono tre chilometri in macchina.
Prendo uno zainetto, metto dentro un asciugamano.
Indosso il costume, rigorosamente intero.
Eccomi in macchina.
Abbasso i finestrini: il caldo è ancora afoso, il sole è basso, il vento mi accarezza il viso, i capelli svolazzano liberi.
Il mare ormai è vicino, riesco a sentirne il profumo.
Scendo.
I piedi, già scalzi, affondano nella sabbia calda ma non bollente.
Butto lo zainetto, corro e mi tuffo.
Riemergo.
Adesso si che è estate!
Anna Francesca Perrone
Ecco, l’estate per me è quel tuffo rinfrescante e rinfrancante che fa scivolare via ogni tensione e ti libera.
Parlando di libri estivi, ambientati in questa stagione, ti propongo L’isola che brucia di Gianni Farinetti edito Marsilio.
Un giallo ambientato a Stromboli, dove l’isola viene raccontata fedelmente nei suoi odori e colori. Leggere questo libro durante le vacanze estive, è come fare un viaggio proprio lì.
L’autore è nato a Bra nel 1953 e cresciuto a Torino. Si è affermato nel panorama del giallo italiano nel 1996 con il suo romanzo d’esordio Un delitto fatto in casa, con cui ha vinto il Premio Grinzane Cavour, Il Première Roman di Chambéry e il Premio Città di Penne.
Nel 1998 ha vinto il Premio Selezione Bancarella proprio con L’isola che brucia. I suoi romanzi sono tradotti nei maggiori paesi europei.
“Dal mare Iddu è ancora più imponente. Chiude nel suo abbraccio tutta l’isola, essendo lui stesso tutta l’isola…”
L’isola è Stromboli. Iddu è il suo vulcano, protagonista assoluto della oscura e solare vicenda. L’oscura vicenda di un corpo assassinato, sepolto sotto la sabbia; di qualcuno precipitato (buttato) in un mare di scogliera; di un furioso incendio nell’isola. La solare vicenda di un’estate calda e dorata: belle ville, rosmarini, gelsomini e bougainville, cene sulle terrazze, giardini incantati; cani, gatti, vegetali, minerali; sofisticate nobildonne, uomini di successo, affascinanti efebi.
E Gli anni veloci di Carmine Abate edito Mondadori che con la sua scrittura suggestiva racconta un’avvincente storia di passioni ambientata in Calabria, intensa come il sole d’estate.
L’autore è nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Come narratore, ha esordito in Germania con Den Koffer und weg! (1984), cui sono seguiti romanzi di successo e raccolte di racconti. I suoi libri, vincitori di numerosi premi, e tradotti in diversi paesi. La collina del vento ha vinto il 50° Premio Campiello.
Hanno quattordici anni e molti sogni, Nicola e Anna, quando s’incontrano nella bella Crotone.
Lui ha il mito di Pietro Mennea, vuole diventare un grande velocista. Lei adora Lucio Battisti e spera di sentirlo interpretare i testi che gli manda. Nicola ci mette poco a innamorarsi di Anna.
Lei all’inizio è ritrosa, ma davanti al mare scintillante di Capo Colonna, nei campi dai mille profumi, in mezzo ad amici rari come Rino Gaetano che canta e ama la vita, è difficile non cedere alla felicità.
Per i due ragazzi saranno anni belli e pieni. Ma veloci, veloci per il bisogno di allontanarsi, crescendo, da quella terra meravigliosa eppure dura, e di seguire, con caparbietà, strade che li separeranno.
Fino a quando, dopo quattordici anni dall’ultimo incontro, Nicola decide di rimettersi sulle tracce di Anna, per confidarle il segreto che lo tormenta…
Il mio libro dell’estate è La Tempesta di William Shakespeare, opera teatrale in cinque atti scritta tra il 1610 e il 1611. Il richiamo all’estate è solo la presenza del mare, ma l’opera è davvero un capolavoro.
Il duca di Milano, Prospero, spodestato dal fratello Antonio, regna su un’isola deserta, un mondo di creature fatate. Qui Prospero ha sconfitto la strega che vi abitava, ha liberato gli spiriti da lei imprigionati e ha sottomesso il figlio di lei, l’orribile Calibano.
Dopo dodici anni trascorsi sull’isola assieme alla figlia Miranda, Pospero fa naufragare con la sua magia la nave che trasporta l’usurpatore Antonio con il suo alleato, il re di Napoli, il figlio di questi Ferdinando e il consigliere Gonzalo.
Prospero tiene in pugno i naufraghi che credono distrutta l’imbarcazione e morto Ferdinando. Il giovane è salvo, incontra Miranda, se ne innamora e i due si fidanzano. Intanto Antonio si pente e si riconcilia con il fratello.
Come sempre buona lettura!