Erato e Belen: se ti stai chiedendo con le parole di un noto ex-politico nonché giudice di qualche battaglia giudiziaria fa, che c’azzeccano insieme, sei in ottima compagnia. Penso che chiunque sia venuto a conoscenza della “cosa”, per altro più che pubblicizzata nei vari social e affini, si sia fatto la stessa domanda.
Erato e Belen, niente male come coppia male assortita. Andiamo per ordine però. E come dice il commissario più famoso d’Italia, nonchè invenzione letteraria dell’indimenticabile Camilleri, tirato in ballo a sproposito e infilato tra le due che poco hanno a che spartire l’una con l’altra: Vengo e mi spiego. Ammesso che possa interessarti una notizia di questo genere, tra il gossip e la curiosità (una tantum si può e forse si deve).
Chi o cosa rappresenta Erato, se un minimo hai frequentazioni con poesia e affini, dovresti saperlo perciò non ti dico che, secondo la mitologia greca, Erato è la musa del canto corale e della poesia amorosa. Fai conto di non averlo letto, lo sai già. Come saprai chi è la Belen più famosa d’Italia. Un nome, una marca, una quasi garanzia, anzi no, si potrebbe dire un prototipo: la strafiga esotica che fa fortuna in Italia, grazie ad una buona dose di c… ops, si dice fortuna e a mamma e papà che hanno fabbricato un prodotto d’eccellenza, almeno da ciò che si vede.
Sul resto non indago per due motivi: primo, perchè non mi piace giudicare a prescindere; secondo, perche non posso esprimere pareri senza aver conosciuto veramente una persona. Sia essa la Belen argentina naturalizzata italiana, sia essa la signora di mezza età che incontro al supermercato tra una lattina di pelati e il detersivo per la lavatrice.
Erato ispira Belen
Vengo e mi spiego avevo detto e invece fra un’incidentale e l’altra, che non sono disgrazie inattese ma proposizioni, mi sono persa in giri di parole lasciandoti con la curiosità… Dicevo Erato e Belen, musa greca la prima, bellezza esotica la seconda, cosa hanno in comune a parte l’avvenenza che se per la seconda è tangibile, per la prima è assolutamente immaginaria?
La risposta più normale, quella che viene spontanea quasi come le domande di Marzullo, è niente assolutamente niente. Se non che la prima pare abbia ispirato alla seconda, in un momento di “grazia” particolare dei… Come devo chiamarli, versi? E qui sta il busillis, dico così e apro tre parentesi.
Parentesi Prima
La questione è sempre quella: cosa è poesia e cosa non è poesia? Le risposte sono varie, molteplici, differenziate, opinabili, contestabili e controvertibili. Di vero c’è che la poesia per essere considerata tale deve, seppur in piccola misura aderire a delle regole precise, perchè come sempre mi ammazzo a dire, non basta andare a capo per scrivere di poesia, nè usare un linguaggio aulico o essere languidamente romantici e sentimentali. Ergo, secondo questa prima parentesi la nostra Erato con l’altrettanto nostra Belen non c’azzecca niente.
Parentesi seconda
La sensibilità può, per un qualsiasi avvenimento che colpisce la nostra esistenza, tramutarsi in poesia: lo sappiamo leggendo le biografie dei più famosi poeti che poveracci loro, ne hanno passato di cotte e di crude e hanno sublimato le loro avventure, disavventure, i dolori o le gioie che la vita non nega a nessuno, in maniera alta regalandoci versi sublimi che li hanno resi immortali e immortalati nei libri e nei secoli.
Di contro la sensibilità non è prerogativa esclusiva dei poeti laureati: chiunque in un momento particolare può tramutare le emozioni che si agitano nel suo intimo in parole scritte in forma di versi. Erato è una musa magnanima e generosa che non delude chi attinge dal suo capitale, anzi lo regala a piene mani. Ed ecco perchè Erato collima con Belen.
Parentesi terza
Se ti stai perdendo appresso alle mie elucubrazioni mentali non posso darti torto, anzi sono assolutamente solidale con te. E te lo dimostro finalmente, spiegandoti la faccenda. Pare, dico pare perchè il gossip riguardante i divi nazionali o internazionali, non è argomento che mi tange più di tanto… Dicevo, pare che la nostra Belen stia attraversando un periodo non proprio felice nella sua vita matrimoniale.
“Saranno fatti suoi e del suo consorte”, obietterai tu. “Sì”, ti rispondo è vero ma ho letto, molto casualmente giuro, che la nostra Belen, nonchè farfallina amorosa, pare stia già svolazzando altrove. E non solo, fra un volo e l’altro chi ti incontra dispersa nell’aere come i mille pollini primaverili che svolazzano liberi e felici di provocare riniti allergiche e starnuti a profusione? La musa Erato. Non stupirti è proprio così.
Belen ispirata
E cosa produce l’incontro tra Erato e Belen? Leggi sotto e l’arcano si svelerà ai tuoi occhi quasi come una rivelazione ultraterrena:
Che il tuo respiro sia potente, che il tuo ossigeno destabilizzi l’aria con una composizione molecolare superiore. Lascia la tua impronta. Lascia la tua impronta, per Te, per non perderti. Per i coraggiosi, per i puri, per i sinceri, per gli autentici. Fai una giravolta e lascia altre due impronte ancora cosicché qualcuno potrà imitare questa buona danza.
Per te, per non perderti è il titolo di questi versi (?) la cui autrice, ispirata dalla nostra Erato, è l’altrettanto nostra Belen. Stupito caro lettore? Io non ti nego che sì, sono stupita. Per diversi motivi.
- Non è che quanto hai letto sopra, sia di alto valore poetico: se potessi chiedere a Belen qualche spiegazione su quanto ha scritto, la prima cosa che mi piacerebbe capire è che cosa intende dire con composizione molecolare superiore, perchè giuro che con tutta la fantasia e la buona volontà che posso metterci il significato intrinseco mi sfugge parecchio. Potrei azzardare delle ipotesi ma è meglio di no, credimi. A parte questo i pensieri espressi dalla soubrette, non sono tanto malvagi, anzi.
- Non si può certo definire poesia, Per te, per non perderti. Definirei piuttosto quanto Belen ha scritto uno sfogo interiore: ciò che stupisce è la sofferenza tramutata in autoconsolazione che se ne coglie. Per la serie anche le bellone soffrono e hanno bisogno di conferme. E quando soffrono si sfogano e si consolano scrivendo, come le comuni sfigate.
- Lo stupore maggiore è invece l’avere scoperto che una qualsiasi Belen che scrive una altrettanto qualsiasi pensiero più o meno poetico o più o meno intenso, fa notizia come o addirittura di più delle ultime uscite letterarie. Com’è vero che tira più un pelo di donna che un carro di buoi, la saggezza popolare sarà pure allusiva e leggermente maschilista ma a volte, è vera.
E per oggi ti lascio così, spero con un sorriso sulle labbra.
Pina solo tu!!
Un articolo insolito, per sorridere un po’. Grazie Cris.