Caro Lettore, oggi nel nostro appuntamento del lunedì parliamo di empatia, cioè della capacità di “mettersi nei panni dell’altro” percependo le sue emozioni e pensieri come se fossero proprie.
L’empatia è una vera e propria abilità, una competenza emotiva molto importante grazie alla quale è possibile entrare con più facilità in sintonia con gli altri.
Nelle relazioni interpersonali chi ha capacità empatiche può non solo afferrare il senso di ciò che dice il suo interlocutore, ma cogliere anche il significato non esplicito del messaggio, espresso soprattutto attraverso il linguaggio del corpo, riuscendo a entrare davvero in contatto con le sue emozioni.
Empatia: perché è importante essere empatici?
- per ampliare il nostro punto di vista: aprendoci all’altro e al suo modo di guardare il mondo possiamo osservare la realtà utilizzando nuove prospettive, che magari non avevamo neanche preso in considerazione;
- per comunicare efficacemente con gli altri, generando uno stato positivo e di fiducia tra tutte le persone coinvolte nella conversazione;
- per sviluppare la collaborazione piuttosto che il perseguimento di obiettivi individualistici.
Sarebbe bello pensare come fa il filosofo sociale Roman Krznaric alla possibilità di una rivoluzione empatica, verso una società basata sui valori di compassione, accoglienza e inclusione piuttosto che sul bieco individualismo.
Il suo libro Empatia. Perché è importante e come metterla in pratica ci spiega come possiamo aumentare il nostro potenziale empatico per migliorare le relazioni, stimolare la creatività, ripensare le priorità nella vita, smontare pregiudizi e risolvere conflitti a tutti i livelli, dall’ambito personale a quello politico.
L’Autore svela le sei abitudini delle persone molto empatiche, che permettono di entrare in contatto con gli altri nei modi più originali. Scopriremo come funziona il cervello empatico, come i neonati possano insegnare l’empatia, cosa accade in una Empathy Library e nel primo Empathy Museum al mondo.
Roman Krznaric è stato nominato da “The Observer” come uno dei più importanti filosofi della Gran Bretagna. Le sue opere hanno influenzato attivisti in ambito politico ed ecologico, esperti di educazione e imprenditori sociali.
È il fondatore del primo Empathy Museum al mondo e della Empathy Library.
Il Museo è costituito da una serie di installazioni dell’artista Clare Patey. Il suo scopo è di aiutare i visitatori a vedere il mondo attraverso la prospettiva degli altri, utilizzando lo storytelling e il dialogo partecipativi.
Nel 2018 è stato avviato anche un podcast settimanale, A Mile in My Shoes per condividere le storie di varie persone in tutto il mondo.
L’empatia è l’atto immaginativo di mettersi nei panni di un’altra persona e vedere il mondo dalla loro prospettiva
The Empathy Library è la prima raccolta di “empatia online” al mondo per catapultare l’immaginazione di ognuno di noi nella vita di altre persone attraverso libri e film: come potrebbe essere essere un bambino che cresce a Teheran, o nascere senza vista, o essere un soldato che combatte la guerra di qualcun altro? La biblioteca ti accompagna in questi viaggi in mondi sconosciuti.
Sia il museo che la libreria sono due meravigliosi esempi da replicare, secondo me, in tutto il mondo.
Come sempre Ti aspetto per il prossimo appuntamento con il caffè letterario motivazionale del lunedì. Buona lettura!
Bello, colmo di forza, noi donne dovremmo imparare ad attingere dalla Forza di Fernanda o perlomeno, a ripiegarci meno su noi stesse e far emergere i nostri sentimenti. Molte di noi sono potrebbero essere
allodole….