Caro lettore, oggi ti voglio presentare il libro Elogio dell’ospitalità. Riflessioni sul cibo e sul significato della generosità di Priya Basil, pubblicato dalla casa editrice Il Saggiatore.
Come ripeto sempre, non so perchè i libri mi arrivano tra le mani… ma, ho verificato più volte, che il messaggio che lo scrittore voleva trasmettere, mi colpisce il cuore e l’anima.
Ho letto la prima frase della trama Riesci a immaginarti a una cena con il tuo fidanzato tedesco e tua madre indiana? e, nella mia testa ho risposto No, ma so cosa vuol dire sedere a tavola con amiche croate, albanesi, tedesche e giapponesi.
Le mie amiche sanno che alcune pietanze le cucino anche ora che abitiamo distanti, grazie a loro ho imparato a conoscere ed apprezzare numerose spezie, che non avrei mai osato comperare, per la paura di sprecare.
So cosa vuol dire organizzare una cena, pensando agli invitati, escludendo questa o quella pietanza, così da rispettare tutti i commensali e non lasciare nessuno senza pasto.
Al tempo stesso, so cosa vuol dire sedersi a tavola, rendendosi conto che la cuoca non si è ricordata della mia scelta vegetariana, e degustare, comunque, ciò che c’era nel piatto. Per me tutto questo rientra nella parola più bella che mi sia mai stata insegnata: RISPETTO.
Il rispetto dello straniero, del diverso, di colui che incontro per la strada della vita e decido di accogliere nella mia casa, colui sarà un ospite e, come tale, rispettato e lodato.
Io cresco, mentalmente, culturalmente e, purtroppo, anche fisicamente, solo nel confronto. Non affermo mai che qualcosa non mi piace, se prima non ho intinto un dito, infilato il naso o visto con gli occhi, perchè solo con la conoscenza posso esprimere un parere, in caso contrario, secondo me, è un preconcetto.
Ecco perchè amo essere una redattrice di iCrewPlay Libri: mi permette di infilare gli occhi nelle trame, conoscere libri che, forse, non sarebbero mai arrivati sulla mia strada, consentendomi così di apprendere da mondi diversi e, solo dopo, esprimere un parere.
Ti aspetto alla recensione di questo libro, perchè sono curiosa di conoscere il messaggio di una scrittrice che incarna in sè numerose tradizioni mondiali, infatti ha origini indiane, è nata a Londra, è cresciuta in Kenya e, attualmente, vive a Berlino.
Priya Basil, autrice di Elogio dell’ospitalità
La scrittrice ha raggiunto il successo, sul territorio italiano nel 2011, anno di pubblicazione del libro, ora fuori produzione, Profumo di spezie proibite, segnalato per il premio Commonwealth Writers e tradotto in più di dodici lingue.
Narra la storia d’amore tra Sarna e Karam, lei indiana, lui pakistano. I due innamorati si conoscono proprio nel momento di separazione tra le due nazioni.
È cofondatrice di Autori per la pace e promotrice del movimento contro la sorveglianza di massa, Writers Against Mass Surveillance.
È una grande donna, impegnata su molti fronti, per la pace, la liberta, la democrazia e la cultura letteraria.
Mi piace molto la definizione della rivista mensile statunitense Wired, perchè rende l’idea di questa DONNA, da cui c’è tanto da imparare, ecco perchè ho deciso di riportarla.
Una scrittrice di narrativa britannica, keniota, indiana, residente in Germania. Priya è un altro di quei romanzieri contemporanei la cui vita non andrebbe bene all’interno di un romanzo, perché è semplicemente troppo poco plausibile.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!