Il Medioevo è uno dei periodi storici che mi ha da sempre affascinato. Uno dei motivi è la presenza di alcune donne che si sono distinte per loro capacità e intelligenza, basti pensare a Giovanna D’Arco, l’Imperatrice Teodora o a Matilde di Canossa. Tra queste una figura di spicco è stata certamente Eleonora D’Aquitania. Ma facciamo prima una premessa sulla figura femminile nel Medioevo.
Le donne nel Medioevo
Elena Percivaldi, saggista e storica nel suo libro La vita segreta del Medioevo, scrive della donna che viveva a quell’epoca:
La vita media della donna era di trentasei anni. Si sposava prestissimo, tra i dodici e i quindici, partoriva molti figli e solo il 38% arrivava ai 40 anni. Angelo del focolare, in genere sottomessa agli uomini (padre, marito, fratello) e a Dio, aveva scarsa autonomia e subiva gli strali di una cultura diffusa che la indicava come sentina di ogni peccato, tentatrice e causa di perdizione.
Una delle eccezioni fu una delle figure più potenti del Medioevo che riuscì a influenzare l’immagine delle donne del suo tempo: Eleonora D’Aquitania.
Eleonora D’Aquitania: la sua vita intensa da doppia regina
La duchessa nasce a Bordeaux nel 1122 e cresce in una corte dove le è insegnato a leggere e scrivere in latino, a suonare strumenti musicali, a cavalcare e andare a caccia. A otto anni, godeva già di un vasto territorio e nel 1137 ci fu il primo matrimonio con il re Luigi VII; un’unione infelice durata quasi otto anni. Il matrimonio viene poi annullato per motivi consanguinei (in realtà pure strategia politica).
A 30 anni Eleonora diventa regina d’Inghilterra e sposa Enrico Il Plantageneto e 20 anni dopo organizza lei stessa una rivolta insieme ai suoi figli contro di lui: per questo motivo viene catturata e imprigionata per circa dieci anni fino alla morte del re. Madre di dieci figli, la coraggiosa Eleonora prende le parti del figlio prediletto Riccardo Cuor di Leone nella contesa per la corona. Questa donna, spregiudicata e forte, è sepolta tuttora nel monastero di Fontevrault e sul sarcofago ha un libro tra le mani.
Regina dell’Amor Cortese e dei fabliaux erotici
Eleonora D’Aquitania vive in un’epoca di rinascita delle lettere, delle arti e della cultura. Lei e sua figlia si circondarono di poeti, musicisti, letterati e trovatori che cantavano in lingua occitana l’amor cortese in dolci melodie, una sorta di corteggiamento elegante.
Quando invece si ritrovò prigioniera relegata nel suo castello si dedicò alla composizione di versi che raccolse in un testo intitolato i Detti segreti di Eleonora (ritrovato casualmente nel corso degli scavi condotti nella Torre di Londra nel 1946) dove con un linguaggio libero e osceno fece una raccolta di memorie, pensieri, aforismi, poesie, principalmente di contenuto erotico alle sue ancelle. In questo testo Eleonora parla della sua vita privata e allude a vicende di esperienze sessuali, una sorta di erotic romance dei giorni nostri.
Libri su Eleonora D’Aquitania
La medievista e scrittrice Elena Percivaldi delinea con La vita segreta del Medioevo i retroscena di quest’epoca di mille anni contornata da tanti misteri, riti e superstizioni, parlando di come sono realmente vissuti i nostri antenati, le loro passioni svelando alcuni aneddoti di personaggi di spicco tra cui anche quello di Eleonora D’Aquitania.
“Età oscura” e “millennio della superstizione” sono solo due delle tante definizioni date, nel tempo, al Medioevo.
Ma questo periodo storico fu davvero “buio” come si è ormai cristallizzato nell’immaginario collettivo? In realtà, la maggior parte degli studiosi del Nuovo Millennio afferma che quel periodo della storia dell’umanità contenga già, in embrione, molti degli aspetti determinanti dell’Europa moderna.
Questo libro, lasciando sullo sfondo le grandi vicende militari, gli scontri epocali tra Impero e Papato, i nomi e le date che hanno fatto la Storia e che si trovano sui manuali, cerca di cogliere gli aspetti più insoliti e curiosi dell’epoca: cosa si mangiava, come ci si vestiva, come si impiegava il tempo libero, come si faceva l’amore…Mille anni di storia, dalla caduta dell’impero romano d’occidente (476) alla scoperta dell’America (1492), che hanno plasmato una delle civiltà più ricche, affascinanti e contraddittorie di tutti i tempi.
Altra trilogia che celebra invece la figura della duchessa diventata poi doppiamente regina è quella di Elisabeth Chadwick con La regina ribelle, La corona d’inverno e Il trono d’autunno, dove si snoda la vita intera e intensa di una donna che ha cambiato le sorti dell’Europa e ha prevalso sugli uomini con la sua determinazione.
Dalle nebbiose città inglesi all’Oriente delle Crociate, dalla Terrasanta al lusso della corte bizantina, Elizabeth Chadwick dipinge il ritratto di una donna straordinaria per la sua modernità, che ha amato, tradito, sofferto e lottato contro rivalità, odi e pregiudizi, proprio come una donna di oggi.