Caro lettore di ICrewplay, oggi parliamo di una casa editrice entusiasta di proporci le sue ultime novità. Si tratta di Black Coffee.
Cosa ci propone Black Coffee?
Lettore di ICrewplay è con grande piacere e soddisfazione che ti presentiamo una nuova collana: Americana, che va ad affiancare la giovane This Land. Anche questa collana raccoglie testi di saggistica – autobiografie, memoir, saggi narrativi. Ma che cos’è Americana? Sul sito della casa editrice Black Coffee c’è un video in cui la curatrice in persona, Federica Principi, spiega il motivo di questa nuova Collana.
Primo libro della Collana Americana proposto da Black Coffee è Finché non ci ammazzano del poeta e critico Hanif Abdurraqib
In questi saggi scritti tra il 2016 e il 2017, periodo cruciale per la storia politica e culturale degli Stati Uniti, Hanif Abdurraqib utilizza la musica e la cultura popolare come lenti attraverso cui osservare il mondo e raccontarci qualcosa di sé. Si reca a un concerto di Bruce Springsteen il giorno dopo aver visitato il memoriale per Michael Brown, ragazzo afroamericano assassinato dalla polizia. Ripercorre la storia dei Fall Out Boy, il gruppo guidato da Pete Wentz, intessendola dei ricordi di un amico scomparso. Racconta il legame del presidente Barack Obama con l’attuale generazione di rapper di colore.
In questi brevi saggi, con una scrittura lirica e magnetica, Hanif Abdurraqib compone un mosaico della società americana e di come agisce sulla pelle scura di alcuni suoi cittadini. Finché non ci ammazzano ci regala un nuovo modo di osservare la cultura che ci circonda.
Invece, tra pochi giorni uscirà in tutte le librerie il secondo titolo che compone questa Collana. Si tratta di Storia del mio breve corpo, uno straordinario memoir in frammenti che racconta la vita di Billy-Ray Belcourt, scrittore e poeta nativo canadese appartenente alla nazione Cree.
Belcourt traccia la propria storia personale nel tentativo di riconciliarsi con la realtà in cui è venuto al mondo. Inaugurate da una lettera a nôhkom, la nonna con cui l’autore è cresciuto nella riserva della Driftpile Cree Nation, in Canada, queste meditazioni ci invitano a esplorare la realtà di un’esistenza queer e il mondo spezzato in cui le popolazioni indigene ogni giorno si muovono. Belcourt ce ne illustra le contraddizioni, svela i soprusi subiti per mano dei colonizzatori e valorizza la gioia che, ciononostante, continua a sbocciare. Tra prime infatuazioni e delusioni amorose, sperimentazione sessuale e desiderio d’intimità, scopre nella scrittura uno strumento per sopravvivere ed elaborare la propria complessità. Storia del mio breve corpo non è solo una profonda riflessione su memoria, genere, rabbia, vergogna ed estasi, ma anche un viaggio emotivo che apre gli occhi su una realtà troppo spesso dimenticata e uno sguardo ottimista verso il futuro delle popolazioni native. Mettendosi a nudo con incredibile sincerità, tramite una scrittura lirica e originale, Belcourt si posiziona al centro di un fitto dibattito letterario sulle sfaccettature dell’identità nordamericana contemporanea avviato da autori quali Ocean Vuong, Claudia Rankine e Tommy Orange.
Nella Collana This Land di Black Coffee invece che novità ci sono?
Caro lettore è con particolare orgoglio che ti raccontiamo il secondo titolo uscito quest’estate: si tratta di Attraverso spazi aperti, una raccolta di saggi del grande e compianto scrittore naturalista Barry Lopez. Siamo fieri di aver portato questo autore nel nostro catalogo, e per la precisione in This Land, la nostra collana dedicata al rapporto dell’uomo con la natura che lo circonda.
Barry Lopez era fermamente convinto che l’esistenza umana fosse inestricabile da quella del mondo naturale, e per quasi cinquant’anni ha dunque influenzato l’ambientalismo e i colleghi scrittori che nella natura avevano trovato pace. In molti hanno raccontato la vita di Barry e il suo incommensurabile amore per gli spazi aperti. Anche la stampa italiana ha dato risalto alla sua vita e alle sue opere.
In questi quattordici saggi Barry Lopez indaga il rapporto tra l’individuo e il paesaggio, riflettendo non solo sull’impatto ambientale della presenza umana ma anche sugli effetti intimi della comunione con gli spazi aperti. Esplorando l’Ovest americano del Colorado e dell’Arizona, così come i grandi territori a nord, in Alaska, l’autore osserva le migrazioni delle oche canadesi ed è testimone della morte di un gruppo di balene spiaggiatesi sulle coste; si sposta in canoa acquistando una nuova prospettiva sui canyon; rivive la storia del popolo anasazi percorrendone le tracce rimaste sul territorio. Con una narrazione che racchiude in sé dolore e compromesso, ma anche profonda pace, Lopez si chiede, e ci racconta, qual è il posto dell’uomo nella natura.
Purtroppo Barry Lopez è venuto a mancare nel dicembre 2020 e l’intera comunità di scrittori naturalisti americani è in lutto.
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